Tramvia: le domande a cui deve rispondere Ataf

Ecco la domanda di attualità che presenterà oggi in consiglio comunale la Lista Spini per Firenze. On. Morganti: “I nuovi tram non rispettano le norme comunitarie sulla disabilità”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2010 14:45
Tramvia: le domande a cui deve rispondere Ataf

La linea uno della tramvia è entrata in funzione domenica, ma è necessario rendere efficiente e conveniente l’utilizzo del mezzo tramviario rispetto al mezzo privato. La sfida politica sulla tramvia da adesso in avanti sarà quella di rivedere i tracciati e le modalità di esecuzione dei lavori futuri, ottimizzando l’efficienza del servizio e delle lavorazioni, facendo tesoro dei limiti e dei danni creati nella realizzazione della linea 1.

Perciò la Lista Spini per Firenze chiede in occasione del Consiglio di oggi:

quando saranno comunicate e quando partiranno le linee ATAF e Linea di adduzione alle fermate della linea 1 della tramvia? su cosa si basa la decisione di non poter trasportare le bici a bordo neanche negli orari di bassa frequenza, se si prevedono ulteriori modifiche per l’accessibilità ai vagoni della tramvia da parte dei disabili motori, se le vetture saranno dotate di sostegni per agevolare i passeggeri in piedi e per quali motivi non sono ancora state rimosse completamente le transenne lungo il tracciato della tramvia? quali sono le cause del rumore in curva, delle frenate brusche e delle fermate durante il tracciato che si sono verificate durante la giornata di ieri sia a pieno carico che a vettura quasi vuota?
. “È incredibile – chiosa l’eurodeputato Claudio Morganti, vicepresidente dell’intergruppo disabilità al parlamento europeo – che un investimento di enormi risorse finanziare come quello della nuova tramvia fiorentina non abbia tenuto conto delle più basilari norme sulla disabilità”.

La barriera architettonica denunciata da alcune associazioni di disabili è costituita da un vuoto tra la banchina ed il tram di cinque centimetri e da uno scalino per salire sul mezzo di trasporto pubblico anch’esso alto circa cinque-sei centimetri. “Per usufruire del tram – conclude l’onorevole Morganti – chi è costretto alla sedia a rotelle rischia di farsi male perché è costretto a sollevarsi per entrarci. Con quel vuoto tra banchina e tram e quello scalino, la tramvia fiorentina non rispetta le norme comunitarie sulla disabilità.

Ed il bello è che è un’opera nuova inaugurata ieri”.

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