L'indignazione della città per l'aggressione al ragazzo gay

Solidarietà verso il ragazzo aggredito, la sua famiglia ed i suoi amici, ma anche la volontà che al più presto siano individuati gli autori dell'aggressione. Sono queste le reazioni delle forze politiche cittadine.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2009 16:06
L'indignazione della città per l'aggressione al ragazzo gay

“Fatico a credere che a Firenze sia successa una cosa del genere. Il mio primo pensiero va al ragazzo, al suo dolore fisico e morale, alla sua famiglia e ai suoi amici”. È quanto dichiara il sindaco di Firenze Matteo Renzi dopo l'agressione che si è verificata nella notte tra il 9 e il 10 settembre in piazza Salvemini, all’uscita di un locale gay. Il Consiglio regionale - ha reso noto il presidente Riccardo Nencini attraverso un comunicato stampa - si mette a disposizione della famiglia del ragazzo aggredito per la sua diversità se avesse bisogno di un eventuale sostegno legale.

Inoltre, questa mattina ho parlato con il questore Francesco Tagliente che mi ha detto che le indagini stanno procedendo con rapidità e determinazione”. Nencini, esprimendo la solidarietà e la vicinanza di tutta l’assemblea di fronte ad un così grave atto di intolleranza, compiuto ai danni di un giovane, riafferma e condanna il gesto “un episodio di estremismo inaccettabile, di mancanza di rispetto nei confronti dell’omosessualità”. “Appena sarà possibile - conclude Nencini - contatterò la famiglia e visiterò il giovane per esprimergli di persona la mia solidarietà”. “In queste ultime settimane stiamo assistendo ad una inquietante escalation di violenze a sfondo omofobico.

Sta succedendo qualcosa di preoccupante che deve spingerci a riflettere su quali siano le priorità che un’Istituzione deve darsi, perché evidentemente esiste un’emergenza culturale e etica non più rimandabile”. Con queste parole il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci e l’assessore Alessia Ballini condannano quanto avvenuto in piazza Salvemini. “Siamo sconvolti, esterrefatti e indignati per questo ennesimo episodio di intolleranza, che è reso ancora più grave dal fatto che è avvenuto poche ore dopo la conclusione di una manifestazione civica e responsabile come la fiaccolata contro l’omofobia sui ponti di Firenze”. “Il presidente della Provincia - aggiunge Andrea Barducci - farà il passo formale verso il Prefetto per chiedere la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico, per mettere in campo tutte le contromisure necessarie ad arginare questa nuova e terribile forma di fascismo”. E solidarietà al ragazzo ed alla sua famiglia è stata espressa anche dai gruppi in Palazzo Vecchio di “Spini per Firenze”, perUnaltracittà e del Partito democratico, oltre che da diverse associazioni. “Un fatto di violenza grave, che prima di tutto ripone all’attenzione di tutti un ‘problema sicurezza’ a Firenze che l’amministrazione deve affrontare con un urgenza”.

E’ quanto dichiara il consigliere comunale del Pdl Emanuele Roselli. “La cosa importante adesso - sottolinea Roselli - è che il ragazzo si rimetta al più presto e che i responsabili di questo grave atto siano assicurati alla giustizia. Occorre poi far luce sulle vere ragioni che sono all’origine di questo ennesimo episodio di violenza”. “Se le indagini - continua il consigliere del centrodestra - confermassero il movente omofobo la situazione sarebbe certamente ancor più grave.

Ma fino a che non saranno accertati gli eventi occorre evitare ogni strumentalizzazione politica”. “Purtroppo - aggiunge - viviamo sempre più in un contesto socio-culturale in cui la dignità e il valore della persona vengono sempre più minati e messi in discussione. Ma dietro a questa intolleranza verso l’altro si nasconde una concezione dell’ ‘io’ violenta e riduttiva. Quanto accaduto - conclude - evidenzia un problema culturale, oltre che sociale, che deve interrogare ognuno di noi personalmente”.

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