Ponte di giugno: prenotata l’88% della disponibilità ricettiva online

L’analisi di Coldiretti e Terranostra per gli agriturismi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2023 15:01
Ponte di giugno: prenotata l’88% della disponibilità ricettiva online

Firenze, 31 maggio 2023 – Dopo il ponte del 25 Aprile e del Primo Maggio, prosegue il trend positivo del mercato e le prospettive sono decisamente favorevoli anche per il prossimo ponte del 2 giugno, per il quale sono attesi 740mila pernottamenti. A dichiararlo è Confesercenti Toscana sulla base dell’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze sulla disponibilità ricettiva nei diversi portali di prenotazione online, la saturazione delle strutture per i giorni della Festa della Repubblica è dell’88%. Il movimento sarà percepito in quasi tutte le aree della regione, anche se i tassi di saturazione più elevati sono stati rilevati per le strutture delle città d’arte, delle località costiere e delle aree rurali e di collina.

Un trend positivo è atteso anche per le località termali, mentre le località di montagna segnerebbero un valore al di sotto della media regionale.

“Il ponte del 2 giugno dà ufficialmente il via alla stagione estiva 2023, portando la Toscana ad essere ancora una volta tra le mete italiane preferite dei turisti - afferma Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Se le città d’arte rimangono le più scelte con il record di prenotazioni e le località montane ancora non decollano, la vera sorpresa sono gli elevati tassi di occupazione nelle aree del Chianti, della Val d’Orcia e della Val d’Elsa. Un segnale molto importante che indica come il modello di turismo diffuso si stia sviluppando e affermando nella nostra regione: da anni, infatti, Confesercenti Toscana sta lavorando affinché i flussi turistici non si concentrino solo nelle città d’arte o nelle località costiere o montane più rinomate, ma si diffonda a tutti i molteplici territori che caratterizzano la Toscana”.

In generale la tendenza positiva della domanda turistica è attesa in molte aree della regione. In particolare, i risultati fanno emergere valori elevati per il Chianti, la Val d’Orcia, la Val d’Elsa e l’Isola d’Elba. In generale, le aree della fascia costiera raggiungono un’occupazione sostanzialmente in linea con il dato medio regionale. Valori leggermente inferiori sono stati rilevati per il Mugello, la Garfagnana e la Lunigiana.

Approfondimenti

La classifica delle province con più transazioni digitali provenienti da carte internazionali è dominata dalle province del Nord e Centro Italia. In particolare, il podio è occupato da Venezia (45,1%), Firenze (44,7%) e Siena (44,4%). Seguono Bolzano (43,7%), Imperia (40,5%) e Como (40,4%). Infine, dopo Verbano-Cusio-Ossola (40,3%), La Spezia (39,8%) e Aosta (36,1%), il Centro torna in decima posizione con Roma (35,7%).

Sono alcuni dei dati che emergono dall'Osservatorio Turismo Cashless 2023 di SumUp, fintech che opera nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative cashless per business di ogni dimensione, che ha analizzato i dati sul turismo primaverile per offrire una panoramica sui trend di pagamento che riguardano i turisti internazionali nel nostro paese.

 Il 2022 è stato l’anno migliore di sempre per gli agriturismi toscani con quasi 5 milioni di presenze, il 13,8% in più rispetto al 2019 che era stata la stagione record per il settore e quasi 1,2 milioni di arrivi (+7%). Il periodo pre-Covid non è stato solo recuperato ma addirittura superato. A dirlo è un’analisi di Coldiretti Toscana e Terranostra sulla base dei dati Istat in vista del Ponte del 2 Giugno.

Un altro test importante per il comparto, motore del turismo rurale regionale. Con 5.400 strutture agrituristiche la Toscana è la regina del turismo rurale nel Bel Paese: 4.912 le strutture che offrono alloggio per 84 mila posti letto, 1.998 la ristorazione, 2.583 attività ricreative, 1.651 degustazione e 172 piazzole di sosta per l’agricampeggio secondo il rapporto 2022 di Ismea

.“Gli agriturismi hanno avuto un ruolo strategico nella tenuta del turismo toscano durante la fase più acuta della pandemia e nella sua successiva ripartenza dimostrando una straordinaria elasticità nel rispondere ad uno scenario in continua evoluzione. – spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana – La Toscana è la prima regione al mondo per l’accoglienza rurale, la prima per numero di strutture, per posti letto e per multifunzionalità capace di intercettare, da sola, un turista su tre che arriva nel nostro Paese.

Il 2022 è stato un anno straordinario, sospinto dalla grande voglia dei turisti di tornare alla normalità e dal ritorno soprattutto degli stranieri. La nuova stagione è partita bene con i ponti di Pasqua e del 1 Maggio che hanno registrato il tutto esaurito. Anche per il ponte del 2 giugno ci sono buone previsione con il tasso di occupazione che ha raggiunto, in molte strutture, il 90%. Molto dipenderà dal meteo e dalle prenotazioni all’ultimo momento che caratterizzano queste occasioni. Siamo fiduciosi”.

Nel 2022, secondo l’elaborazione dei dati Istat da parte di Coldiretti e Terranostra Toscana gli arrivi negli agriturismi sono stati, per la precisione, 1 milione 173 mila mentre gli arrivi 4 milioni 909 mila. Fondamentale il ritorno in Italia, dopo la fase pandemica, degli stranieri con un incremento del 14,5% degli arrivi e dell’11,6% delle presenze. A determinare il rilancio dell’accoglienza rurale, che nel 2020 aveva conosciuto un vero e proprio tracollo con il 43% in meno di presenze, è la grande capacità delle aziende agrituristiche di proporre a fianco di pernottamenti, cucina tipica locale e servizi, tantissime attività che spaziano dalle visite in cantina all’equitazione, dall’aperitivo tra i filari alle fattorie didattiche, dai corsi di cucina, all’escursionismo e alle passeggiate a cavallo, dallo yoga alla tree-therapy, dalla presentazione di libri ed incontri all’ombra di alberi secolari.

Le aziende agrituristiche toscane sono campionesse di multifunzionalità: il 69,2% delle aziende agricole che propongono attività connesse è un agriturismo secondo l’ultimo rapporto di Ismea. Grazie infatti alla legge sulla multifunzionalità sostenuta da Coldiretti oggi più di una struttura su due organizza e propone attività collaterali tra le più diverse che rappresentano un nuovo valore aggiunto nella scelta della vacanza da parte dei turisti che vogliono vivere un’esperienza all’aria aperto avvolgente magari a metà strada tra borghi e città d’arte.

“Le attività negli agriturismi avvengono outdoor, in spazi aperti e questo è stato, ed è tutt’oggi, un enorme vantaggio ed un valore importante per tutto il sistema turistico regionale. – conclude il Presidente di Terranostra, Serafini - Le nostre campagne sono diventate teatri naturali per tante iniziative culturali, dove sono fiorite attività che fanno scoprire le strutture, il territorio, la buona cucina e le tradizioni ponendo sempre al centro il ruolo dell’uomo per la salvaguardia della natura e della biodiversità. Gli agriturismi sono scuole di vita contadina ma anche di cultura civile ed innovazione”.

Per chi ama la vacanza all’aria aperta come i camperisti, gli agriturismi regionali mettono inoltre a disposizione – spiega ancora Terranostra Coldiretti Toscana – oltre 2 mila piazzole attrezzate di sosta, oltre alla novità del glamping, il campeggio di lusso, ma anche spazi per picnic, tende e roulotte per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali.

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