Ruffino presenta Modus Primo

Il nuovo vino cru della tenuta Poggio Casciano celebrato ieri sera con una cena esclusiva alla Locanda Le tre rane

Nicola
Nicola Novelli
11 novembre 2021 15:02
Ruffino presenta Modus Primo
Fotografie di Monica Caleffi

FIRENZE- “Poggio Casciano è il luogo della nostra brand experience, con cui intendiamo toccare le emozioni dei nostri ospiti, più bello ogni volta che vengono a trovarci -spiega a Nove da Firenze Sandro Sartor, amministratore delegato di Ruffino- proprio due anni fa inaugurammo la locanda Le tre rane. Poi arrivò la pandemia che ci ha costretto ad alternare chiusure e riaperture.

Lo scorso anno è stata la volta della Bottega del vino, dove offriamo le nostre produzioni, ma anche eccellenze alimentari locali, corredate da un menù per degustazioni conviviali e aperitivi. Dalla scorsa estate l’attività della tenuta è ripartita con intensità, impegnando spesso tutte le sette camere del nostro agri-resort. La mission di questo luogo è importante. Perciò abbiamo deciso di dedicare in esclusiva un vino a Poggio Casciano e così è nato il progetto di Modus Primo”.

Con queste parole il manager torinese ha annunciato ieri sera la nascita del nuovo vino cru, tenuto a battesimo con una cena esclusiva alla Locanda Le tre rane, occasione per i giornalisti di valutare una verticale del Modus, dalle cui origini trae ispirazione il nuovo Modus Primo. In assaggio le annate 1997, il 2007 e il Modus Primo del 2018, prodotto in 10.000 bottiglie (rispetto alle 300.000 del Modus) e proposto sul mercato a € 45,00. Un vino a 15,5 vol. che si compone nella prima annata di uve al 39% Cabernet, al 36% Merlot e al 25% Sangiovese. Sull’etichetta un QRcode che consente di collegare lo smartphone a un sito certificatore (con tecnologia block-chain) della filiera produttiva della bottiglia stessa.

“Emozioni e passione sono fondamentali nella produzione vinicola -afferma Gabriele Tacconi, enologo di Ruffino- A Poggio Casciano produciamo vini importanti, strutturati dalla complessità geologica delle colline e dal loro clima caldo durante la maturazione estiva delle uve. Noi seguiamo giorno per giorno lo sviluppo delle vigne per capire quando si avvicina il momento giusto per la vendemmia. Per Modus Primo ci siamo concessi la libertà di cambiare il blend ogni anno, a seconda delle caratteristiche climatiche e degli effetti sul raccolto. Poi il vino va in botte di legno per 18 mesi a cui si aggiungono sei mesi di affinamento in bottiglia. Il risultato è un Igt molto caratterizzato che può diventare il portacolori fiorentino nel catalogo Ruffino”.

Fotografie di Monica Caleffi

La tenuta, dal 2021 produce integralmente in biologico.

“La storia di Poggio Casciano è radicata nel passato -racconta l’agronoma Lorena Troccoli- quando siamo arrivati alla fine degli anni ’90 abbiamo avviato un intenso lavoro di zonizzazione, per caratterizzare i suoi vigneti con un indagine pedologica che ne individuasse il terroir. In 220 ettari di paesaggio vario, troviamo circa 45 tipi di suolo differente. Una caratteristica che infonde complessità alle uve generate da vitigni che abbiamo scelto proprio in funzione delle specificità del terreno. Un obiettivo produttivo alto, nonostante la tenuta si collochi a poco più di 200 metri sul livello del mare -ironizza la direttrice tecnica di Ruffino- perché questo sito dimostra una straordinaria resilienza alle crisi climatiche che abbiamo fronteggiato negli ultimi anni".

“Un’azienda come Ruffino, grazie al grande lavoro sviluppato in questi anni, ha dato un contributo rilevante alla valorizzazione del territorio” ha commentato il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, ospite ieri sera della cena di presentazione. 

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