Prosegue l'allerta meteo

Domani 31 ottobre torna il codice giallo. 930 mila cittadini vivono in aree a rischio idraulico elevato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2023 15:23
Prosegue l'allerta meteo

Prosegue l’allerta meteo in corso in Toscana. Il ‘codice arancio’ per forti temporali e rischio idraulico ed idrogeologico è confermato per tutta la giornata di oggi su quasi tutta la regione. La perturbazione proseguirà anche nella giornata di domani, martedì 31 ottobre, ma il codice di criticità cambierà e tornerà al ‘giallo’. Per temporali e rischio idrogeologico ed idraulico l’allerta terminerà alle ore 8 di domani, mentre per vento forte e mareggiate proseguirà fino alle ore 20.

La perturbazione in transito porterà precipitazioni diffuse e venti forti di Scirocco in rotazione a Libeccio. Tra il pomeriggio di oggi, lunedì, e la prima parte della mattinata di domani, martedì, a partire dalle province nord occidentali si verificheranno precipitazioni, anche a carattere temporalesco. Le intensità maggiori sono previste a ridosso dei rilievi e sulla Toscana centrale, m a temporali localmente forti sono possibili in tutta la regione. Nel corso della mattinata i fenomeni andranno ad attenuarsi.

Fino al tardo pomeriggio di oggi, lunedì, venti di Scirocco/Ostro soffieranno con raffiche fino a 70-90km/h sulla costa, sull’Arcipelago e sulle aree sottovento all'Appennino, con punte fino a 80-100 km/h sui crinali appenninici. Nelle restanti aree possibili raffiche fino a circa 50-60 km/h. Rotazione dei venti a Libeccio in serata.

Approfondimenti

Domani, martedì, venti di Libeccio/Ponente soffieranno sulle zone centro-settentrionali della regione con raffiche fino a 80-100 km/h sulla costa centro-settentrionale, sulle aree sottovento ai rilievi appenninici e sui crinali. Fino a 50-60 km/h sul resto della regione.

Il mare oggi sarà agitato a largo e a sud dell'Elba. Dal primo mattino di domani e fino al tardo pomeriggio, mare agitato a nord di Capraia (molto agitato a largo), con tendenza ad attenuazione del moto ondoso in serata.

CERTALDO

Nella mattina di oggi, lunedì 30 ottobre, il Comune di Certaldo ha attivato il Centro Operativo Comunale per la pianificazione/gestione dell'emergenza di rischio idrogeologico-idraulico reticolo minore e temporali forti.Il COC si trova nella sede individuata nel Piano Comunale di Protezione Civile, presso il cantiere comunale in Via della Canonica. L'obiettivo dell'attivazione è quello di assicurare, nell'ambito del territorio certaldese, la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, in seguito al bollettino di valutazione di criticità per allerta meteo di codice arancione, emanato dal Centro Funzionale Regionale della Toscana, e valevole dalle 17 alle 23:59 di oggi.L'attivazione del Centro Operativo Comunale, il quale opera sotto la gestione del capo della Protezione Civile e coinvolge tutte le organizzazioni, associazioni e forze dell'ordine associate alla Protezione Civile, è stata disposta con l'ordinanza numero 213 datato 30 ottobre 2023.

Il C.O.C. verrà mantenuto in funzione fino al ripristino delle condizioni di normalità.

COLDIRETTI TOSCANA: GIA’ 16 EVENTI ESTREMI DA INIZIO AUTUNNO

Sono già 16 gli eventi estremi che si sono abbattuti dall’inizio dell’autunno in Toscana dopo la sesta estate più calda dal 1955. La nuova ondata di maltempo che ha fatto scattare l’allerta arancione in gran parte del territorio regionale dove le piogge sono incessanti con punte che hanno superato in Lunigiana i 150 mm in 24 ore provocando diverse frane, alberi caduti e problemi alla viabilità. La sempre più ricorrenza dei fenomeni estremi e l’eccessivo consumo di suolo unito all’abbandono delle aree rurali montane pongono la Toscana in una posizione di estrema fragilità con il 100% dei comuni che si trovano in aree a pericolosità frana ed idraulica elevata. A dirlo è Coldiretti Toscana in seguito al peggioramento delle condizioni meteo per temporali forti e pioggia diffusa sulla base dei dati di European Severe Weather Database.

I grandi disagi causati dalla abbondanti precipitazioni e la frequenza degli eventi estremi sempre più caratterizzati da forti nubifragi e bombe d’acqua fanno emergere le criticità idrogeologiche di un territorio che prosegue purtroppo la sua pericolosa corsa al consumo di suolo con oltre 141 ettari di nuove aree artificiali ed impermeabili realizzate nel 2022 secondo l’ultimo rapporto Ispra che da un lato contribuiscono all’aumento delle temperature soprattutto nelle aree urbane e dall’altro espongono la popolazione al rischio alluvioni con 930 mila cittadini che vivono in aree a rischio idraulico elevato e al rischio frane che invece riguarda complessivamente da vicino 1,5 milioni di persone.

Il primato tra le province toscane più a rischio è Grosseto che ha la maggior estensione di territorio a rischio idraulico con 684 chilometri quadrati di superficie e 881 a rischio frane P2 e P3. Livorno ha invece il primato per la percentuale più alta di territorio a rischio idraulico: il 44%.

Per questo – continua Coldiretti Toscana – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni. In Toscana il 40% della superficie agricola abbandonata tra il 2010 ed il 2020 si trova nelle zone montane dove viene a mancare la manutenzione idraulico-agraria, cura e controllo da parte degli agricoltori contribuendo al verificarsi di fenomeni franosi e di aggravare.

Per Coldiretti Toscana “occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”. Ma servono anche investimenti grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

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