​Mercato delle Cure: durante i cantieri banchi al Parterre, no allo Stadio

Gli operatori riuniti in assemblea hanno espresso perplessità riguardo alla planimetria del futuro mercato rionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2017 18:59
​Mercato delle Cure: durante i cantieri banchi al Parterre, no allo Stadio

Un’assemblea molto dibattuta quella indetta del direttivo di Assidea per relazionare agli operatori del mercato delle Cure sull’incontro di concertazione avuto lo scorso 9 maggio con l’assessore alle attività produttive Cecilia Del Re. Durante la concertazione in Comune a Firenze i rappresentanti di Assidea hanno rimarcato la loro posizione che prevede di rivedere la piantina definitiva del futuro mercato delle Cure con lo spostamento di tre banchi nello spazio antistante la gelateria Cavini e l’esigenza indispensabile di aumentare la concessione del suolo pubblico a 6x5 m come superficie totale a spazio, per permettere agli operatori di parcheggiare i propri furgoni sull’area dove lavorano, sia per offrire un miglior servizio, sia soprattutto per non togliere inutilmente parcheggi sia ai frequentatori del mercato che ai residenti.

Durante l’assemblea sono emerse molte proposte dai partecipanti che hanno le idee chiare sul proprio lavoro; “l’assemblea chiede con forza - sintetizza il Presidente Assidea Alessio Pestelli - che nel periodo dei lavori il mercato venga trasferito nell’area adiacente al Parterre ritenendo l’area adiacente alla Maratona completamente inadeguata, quindi riteniamo questa proposta dell’amministrazione comunale inaccettabile. Ne va della sopravvivenza stessa del mercato visto la lunga durata dei lavori, previsti in 15 mesi. Rimanendo nella zona Parterre si rimane nel quartiere e il mercato sarebbe ancora molto vicino alla vecchie ubicazione e agli affezionati clienti”.

Il direttivo di Assidea registra "la soddisfazione dei partecipanti all’assemblea perché è forse la prima volta che degli operatori vengono coinvolti direttamente ad esprimersi sulle problematiche riguardanti un mercato senza il filtro, a volte inefficace o peggio dannoso, di alcune associazioni di categoria".

In evidenza