Le misure della UE a tutela della convenienza e igiene del cibo

Che impatto sui prezzi agricoli dal caro materie prime e fertilizzanti? La risposta della Commissione europea

Nicola
Nicola Novelli
02 aprile 2023 17:59
Le misure della UE a tutela della convenienza e igiene del cibo

BRUXELLES- Ridurre l’impiego di fertilizzanti e comunque eliminare la dipendenza da quelli importati è uno dei nuovi obiettivi della politica agricola comunitaria. La Commissione europea intende supportare gli agricoltori nella transizione verso pratiche più sostenibili attraverso l’innovazione delle tecniche di coltura.

Produrre cibo per un mercato di 450 milioni di abitanti è sempre stata una grande sfida, oggi però acuita dalle incognite del cambiamento climatico. La cui complessità è balzata agli occhi di tutti a causa degli effetti del lockdown provocato dalla pandemia del Covid-19.

Insieme all’approvvigionamento di fertilizzanti anche il tema energetico è esploso insieme alla guerra russa in Ucraina. Un altro fattore ad concentrare l’attenzione di Bruxelles sull’eccessiva esposizione alle importazioni. L’aumento dei prezzi di energia e fertilizzanti ha acuito le difficoltà vissute dall’agricoltura europea negli ultimi due anni.

Approfondimenti

Non è facile governare la stabilità dei prezzi delle materie prime, ma le istituzioni continentali si sono impegnate per quanto possibile a ridurre l’esposizione al rischio sistemico.

L’Unione europea ha messo in atto misure per riorganizzare i mercati e l’approvvigionamento delle materie prime, oltre a fornire agli agricoltori supporti e ammortizzatori contro l’instabilità dei prezzi.

I fertilizzanti

Le colture moderne hanno bisogno di fertilizzanti. I fertilizzati vengo usati sopratutto per le produzioni di frutta, olive da olio, orticoltura, uva per la vinificazione e di foraggio per gli allevamenti.

Ma ci sono alternative a quelli minerali? Si tratta di una sfida di lungo periodo in cui l’Europa ha iniziato a fare progressi, che diventano sempre più necessari alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Il costo dei fertilizzanti è infatti schizzato alle stelle nel 2022, molto più in Europa che in USA e Giappone. Ciò a causa della dipendenza da Russia Bielorussia, principali fornitori di fosfati e potassio. Più in generale lo scorso anno sono aumentati i prezzi di tutte le materie prime di produzione dei fertilizzanti: ammonio fosfato, fosforo, minerale fosfato, potassio azoto, uree. Una situazione acuita dalla crisi ambientale che stiamo già vivendo.

Nel 2023 l’andamento dei prezzi pare meno critico. Ma il rincaro dei prodotti agricoli è ormai sopra la media rispetto all’indice dei prezzi generale. Come sempre capita la pressione dei costi si è scaricata più sugli agricoltori, che sui distributori e i consumatori finali. La Commissione europea si è allora attivata per stabilizzare i prezzi dei prodotti energetici, supportare finanziariamente i produttori, rendere più trasparenti i mercati, diversificare le fonti di approvvigionamento.

Ma anche se le tensioni all’origine si stanno allentando sul mercato delle materie prime, gli effetti stanno continuando a trasmettersi, anche se più blandamente, sui prezzi di mercato finale.

Naturalmente c’è ancora molto da fare verso obiettivi di lungo termine verso la sostenibilità ambientale: ci si riferisce al ritorno ai fertilizzanti organici, al bio-metano, a una maggiore efficienza nell’impiego delle materie nutritive nelle coltivazioni. L’Europa può aggirare la dipendenza dalle importazioni infatti attraverso l’autoproduzione di sostanze come l’ammoniaca e i fertilizzanti organici.

Climate change

Le mutazioni climatiche sono il tema più delicato e pericoloso di tutti. Alla riduzione del consumo di fertilizzanti si aggiungono altre linee di intervento: sono le nuove tecnologie di irrigazione e conservazione delle acque e una maggiore consapevolezza dei consumatori nelle loro scelte di acquisto alimentare.

La resilienza al cambiamento climatico passa attraverso la salute dei suoli, la riduzione del rischio siccità, dell’impatto delle attività umane sulla biodiversità, anche attraverso un’analisi puntuale di tutti gli indicatori a disposizione. Incontrare la sensibilità del mercato verso i temi ambientali è l’obiettivo di imprese agricole che intendono minimizzare il proprio impatto e migliorare le rese.

La sicurezza del cibo

La massima igiene è un obiettivo centrale del governo del mercato continentale, in connessione con la salute animale e l’eliminazione di fattori contaminanti, o scorie nel ciclo produttivo. Necessità acuita dal recente aumento dei prezzi delle materie prime in conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina.

Gli interventi della Commissione europea sono indirizzati alla solidarietà internazionale, alla sostenibilità delle produzioni e del sistema di trasformazione, la regolazione dei mercati e il multilateralismo. A cui si sono aggiunti recentemente la vigilanza sulla sicurezza alimentare e il rafforzamento del sistema difensivo contro le crisi improvvise, come quella divampata nel 2022 con l’invasione russa in Ucraina.

Anche la riduzione degli sprechi alimentari è un obiettivo perseguito con il monitoraggio dell’efficienza dei processi produttivi, di distribuzione e conservazione del cibo.

La solidarietà agricola internazionale

Si esprime dal giugno 2022 con l’abbattimento sino al 2024 dei dazi doganali in entrata per le merci ucraine, fattore che ha creato nuova concorrenza su alcune produzioni europee. D’altra parte la guerra della Russia ha generato tensione sui mercati del grano e del granturco a causa dei problemi di approvvigionamento. In Italia ad esempio l’importazione dall’Ucraina ha triplicato i suoi valori per il grano, raddoppiato quelli del granturco, quadruplicato quelli dell’orzo e del girasole nel giro di un solo anno.

Le più innovative imprese agricole europee dimostrano che si può andare oltre la semplice attenzione alle coltivazioni, ottimizzandole anche con un minore impatto ambientale. La prospettiva del mercato continentale è di stagnazione nel lungo termine. Perciò una delle poche prospettive di crescita per le aziende è quella di elevare la qualità dei prodotti per offrire maggiori garanzie ai consumatori.

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