Il Sindaco Nardella sull'approvazione dello Statuto della Città Metropolitana nel consiglio di lunedì

Al voto anche alcune delibere, tra cui l’alienazione del palazzo Vivarelli Colonna e gli indirizzi ai rappresentanti del Comune nella Società della Salute. Bassi (Pd): "Stop ai pessimismi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2014 23:17
Il Sindaco Nardella sull'approvazione dello Statuto della Città Metropolitana nel consiglio di lunedì

Si aprirà con la comunicazione del sindaco Dario Nardella sull'approvazione dello Statuto della Città Metropolitana il consiglio comunale di lunedì prossimo, 15 dicembre. La seduta, che si terrà come di consueto a partire dalle 14,30 nel Salone de’Dugento, presenta nell’ordine del giorno anche alcune delibere, tra cui quella sull’alienazione del palazzo Vivarelli Colonna. Altre delibere riguardano gli indirizzi ai rappresentanti del Comune di Firenze nella Società della Salute, l’approvazione dello schema del nuovo statuto del Centro Studi Turistici di Firenze, l’intervento di ristrutturazione del campo di calcio nel Complesso sportivo Pontormo. Numerose, infine, le interrogazioni e le mozioni presentate dai consiglieri.no Statuto snello e incisivo che disegna una Città Metropolitana di Firenze come strumento di servizio ai Comuni e alle comunità che la compongono, in particolare attraveso il Piano strategico Metropolitano triennale come atto di indirizzo per l'Ente e per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni compresi nell'area; il Piano territoriale della Città e il Piano strutturale metropolitano.

Il Consiglio metropolitano di Firenze ha approvato mercoledì sera lo Statuto della Città Metropolitana. Favorevoli i consiglieri del Pd, contrari Forza Italia, Territori Beni Comuni e il Movimento Cinque Stelle. La votazione è stata preceduta dalla votazione di emendamenti al testo, già sottoposto al vaglio dell'Assemblea in una seduta precedente. "I tempi sono stati stretti - ha spiegato il Sindaco Metropolitano Dario Nardella - tuttavia questo non ha limitato il dialogo e la libertà di ciascuno nel portare il proprio contributo, consentendo convergenze e anche posizioni unanimi.

Il passaggio dello Statuto è estramente importante ma è il primo punto di una fase costituente che attraverserà i prossimi mesi, per far crescere un nuovo soggetto che si misurerà con problematiche complessissime e strumenti innovativi come il Piano strategico. Questo spirito costruttivo e pragmatico offerto da tutti non deve venire meno". Lo Statuto rimanda al Regolamento del Consiglio (al momento è in vigore quello provvisorio) per disciplinare il funzionamento degli organi consiliari, le garanzie per le minoranze, le forme di controllo politico amministrativo. Punto qualificante e originale dello Statuto è tra l'altro l'articolo 18 che impone il divieto di istituire enti strumentali e società di diritto privato o assumere partecipazioni in enti e società diverse da quelle già esistenti, con esclusione di quelle senza scopo di lucro.

Inoltre la Città promuove l'accorpamento, la fusione e la dismissione delle società e delle partecipazioni non funzionali ai fini istituzionali allo scopo di conseguire risparmi o una migliore funzionalità nello svolgimento delle attività. D'altra parte il Sindaco metropolitano istituisce presso la Città Metropolitana l'Osservatorio sul lavoro pubblico dipendente al fine di favorire la piena valorizzazione delle risorse umane presenti nel territorio metropolitano (art. 23). Nel corso del dibattito sono stati presentati quattro ordini del giorno, tre dei quali del Pd. Con il primo si chiedono "risorse adeguate", da assicurare mediante la legge di stabilità, perché la Città metropolitana possa essere correttamente operativa; con il secondosi dà pieno mandato al Sindaco Metropolitano Dario Nardella ad operare per concretizzare le condizioni di applicazione della legge Delrio, anche in modo da "evidenziare la discontinuità nella governance rispetto all'esperienza delle Province"; con un altro, approvato all'unanimità, si chiede di mettere in campo ogni azione possibile, nonostante la capacità di spesa ridotta, per salvaguardare l'occupazione di tutto il personale, compreso quello precario. Respinto un ordine del giorno dei consiglieri di minoranza (Territori Beni Comuni, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Liste Civiche per la Città Metropolitana) per istituire un gruppo di lavoro per reintroduzione del suffragio universale. Martedì 16, alle 16, in Palazzo Vecchio, lo Statuto sarà presentato alla Conferenza Metropolitana.

La Città metropolitana di Firenze, con l'approvazione dello Statuto, "sta preparando il terreno alla sua crescita e al suo essere uno strumento agile al servizio dei Comuni", dichiara il consigliere metropolitano del Pd Angelo Bassi. "Dispiace - aggiunge - che i consiglieri di minoranza guardino un po' al passato, pur avendo partecipato a questo inizio di percorso costituente in un clima di rispetto, di ascolto e di convergenza. D'altra parte bisogna rigettare le ondate di pessimismo e anche di allarmismo.

La Città metropolitana di Firenze assicura la salvaguardia del personale e la sua valorizzazione. Ci attendiamo una variazione sensibile, per quanto riguarda le risorse, in sede di legge di stabilità. Tutti, a partire dal Sindaco metropolitano Dario Nardella, siamo impegnati anche in questa direzione"."Nardella ed il Pd blindano la Città metropolitana, negando la partecipazione attiva dei cittadini". Saverio Galardi, che ha rappresentato il Movimento 5 Stelle, boccia lo Statuto approvato mercoledì sera dal Consiglio metropolitano. "Abbiamo registrato una totale chiusura da parte della maggioranza a discutere il futuro di un ente, che a pochi mesi di vita mostra già tutti i suoi limiti - dichiara Galardi - con un'incertezza di risorse e di competenze ma anche con un palese deficit di democrazia.

Lo spot elettorale di Renzi sulla finta abolizione delle Provincie è adesso sotto gli occhi di tutti". "Preoccupante - sottolinea ancora - che venga sbandierato come una vittoria il risparmio ottenuto con la soppressione delle operazioni elettorali; i tagli ai costi della politica per il Pd si attuano abolendo le elezioni e non sui costi delle partecipate?". "In tema di partecipate, avevo proposto un emendamento che introduceva nello statuto l'obbligo per la nuova Città Metropolitana di gestire direttamente i servizi, impiegando i dipendenti dell'Ente e le tante alte competenze ad oggi sottoutilizzate, invece di rivolgersi a costose aziende partecipate.

Ovviamente l'emendamento è stato bocciato." Il consigliere metropolitano che, nei prossimi giorni lascerà la Città Metropolitana, a seguito della sua uscita dal Movimento 5 Stelle, contesta "il colpo di mano" del Pd durante l'approvazione dello Statuto. Galardi ha votato contro l'approvazione e questo è il suo ultimo atto in Consiglio metropolitano: "Tutti gli emendamenti che avevamo presentato, come gran parte di quelli del resto delle opposizioni, sono stati bocciati senza mai approfondire la discussione.

Nardella e i suoi si sono opposti all'elezione a suffragio universale del Sindaco e del Consiglio Metropolitano, così come hanno ritenuto non opportuno inserire nello Statuto il richiamo a diritti fondamentali come quello al lavoro, alla mobilità, alla partecipazione attiva dei cittadini, attraverso referendum deliberativi". Galardi aveva proposto di inserire nello Statuto anche richiami all'acqua pubblica, alla riduzione dei rifiuti e alla gestione diretta dei servizi ma anche al diritto allo studio e alla sicurezza idrogeologica, "tutti temi che dovrebbero essere il faro di un ente appena nato, ma bocciati dai consiglieri del Partito Democratico con l'intento nemmeno tanto celato, di rendere la Città metropolitana un luogo di ratifica di decisioni prese altrove.

Emblematica è l'incertezza del futuro che attende i dipendenti della vecchia Provincia: si naviga a vista, senza certezze e senza una visione a lungo termine. Stiamo facendo i conti con un nuovo ente nato male e che rischia di ripercuotersi sugli stessi cittadini e lavoratori".

La vice sindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, l'assessore al welfere e sanità Sara Funaro, l'assessore allo sport Andrea Vannucci ed una delegazione di consiglieri comunali guidati dalla Presidente della Commissione Pari opportunità, Pace, Diritti umani, relazioni internazionali e immigrazione Serena Perini si recheranno, alle ore 8:00, presso il centro trasfusionale di Careggi, su invito dell'Avis, per donare sangue.

Approfondimenti
Notizie correlate
In evidenza