La città metropolitana per costruire una delle maggiori aree urbane del paese

E perché Firenze non sia impreparata alle sfide del futuro

Nicola
Nicola Novelli
09 novembre 2014 21:48
La città metropolitana per costruire una delle maggiori aree urbane del paese

Riusciremo a fare in modo che nel 2050 la città metropolitana di Firenze sia un luogo di promesse e speranze? Anche a causa dell'attuale e interminabile crisi economica, è probabile che Firenze sarà l'unica area in crescita demografica di tutta la Toscana. Perciò i cittadini e le imprese si rivolgeranno al governo locale per chiedere servizi efficienti, audaci innovazioni e capacità di leadership. La Commissione Europea individua nel miglioramento della capacità di azione della Pubblica amministrazione una priorità.

A questo scopo ha dedicato l'Obiettivo Tematico 11 dei fondi strutturali 2014–2020 a rafforzare la capacità degli enti pubblici. Un banco di prova sono le nascenti Città metropolitane chiamate allo sviluppo strategico del territorio da realizzare nell'ambito appunto delle politiche dell'UE. Lo sviluppo competitivo dei territori impone il superamento della vecchia cultura amministrativa, attraverso l'attivazione di processi inclusivi e partecipativi.

“Le città metropolitane sono la lepre dell’Italia -ha detto il sindaco Dario Nardella, intervenendo nei giorni scorsi alla XXXI assemblea annuale dell’Anci a Milano- e da una recente ricerca emerge che le aree urbane metropolitane italiane hanno reagito con una migliore tenuta alla crisi economica di questi anni. Nelle città metropolitane vivono e lavorano 1 milione e 800mila stranieri, si nasce di più che nel resto del Paese, studiano 1milione di giovani all’Università e 1 milione di bambini compiono il primo passo nella scuole primarie”.

Nei prossimi decenni assisteremo a una grande rivoluzione, con l'avvento di nuove tecnologie che cambieranno il modo di vivere e di operare nella società. Dal momento che le città attraggono maggiormente giovani talenti, i poli di innovazione fiorentini dovranno incentivare nuove relazioni e progetti professionali. Con attenzione alla mobilità personale, a stili di vita sani, a tassi di mortalità favorevoli per i residenti. La città metropolitana dovrà essere motore di prosperità economica. Offrendo soluzioni strutturali ai problemi del crimine, dell'istruzione, delle pari opportunità. Se riusciremo a liberare il pieno potenziale degli abitanti, avremo un incremento della ricchezza economica e sociale. Sostenere lo sviluppo della città metropolitana farà di Firenze un luogo sano e prosperoso.

Approfondimenti

Riuscire a connettere tutti in rete è una delle sfide più importanti della nostra generazione. In molti paesi sviluppati internet rappresenta una componente decisiva delle attività economiche più importanti per la crescita del PIL. Avere accesso di qualità agli strumenti online permette di svolgere meglio il proprio lavoro, cosa che crea nuovi posti di lavoro, attività e opportunità. Internet è la base dell'economia della conoscenza e del mercato di prodotti e servizi immateriali, a condizione che vi si possa avere accesso in modo efficiente, sostenibile e a prezzi contenuti.

Se si è convinti davvero che è una cosa importante si deve procedere alla cablatura in fibra ottica della città, oppure alla sua copertura con una infrastruttura wi-fi. La sfida di governo del territorio sarà quella di sviluppare un modello di accesso collettivo e gratuito alla rete in sinergia con gli operatori di comunicazione digitale incentivati a investire sul territorio fiorentino. Questo porterebbe a un cambiamento del significato globale di comunità. Oggi invece siamo privati della creatività potenziale della fetta di popolazione che non accede online.

Firenze è ormai geneticamente predestinata all'arte, ma in futuro il più naturale strumento di espressione artistica sarà la tecnologia. E più sapremo appropriarci di essa tanto più svilupperemo nuovi modi espressivi. Solo così l'arte resterà onnipresente nella nostra cultura, garantendo che la città continui a rappresentare un mercato per il collezionismo, come per la moda griffata e per la gioielleria. Ma le gallerie d'arte e i musei fiorentini sapranno affacciarsi alle piattaforme online e mantenere quella visibilità globale e di massa che ci ha caratterizzato negli ultimi due secoli? La risposta è sì, se Firenze continuerà a essere un luogo dove crescono artisti e dove si diffonde l'educazione e la passione per l'arte. Per questo sarà fondamentale che la città resti una capitale della tolleranza, non solo un luogo romantico, ma anche accogliente per gli stranieri, le minoranze, le donne.

Che aspetto avrà e come funzionerà l'area urbana di Firenze? La principale responsabilità dell'amministrazione locale sarà garantire la sicurezza pubblica, attraverso un approccio mirato alla riduzione dei tassi di criminalità. In futuro tecnologie predittive aiuteranno a prevenire i reati. Le forze dell'ordine perfezioneranno l'analisi sociologica per contrastare i reati. Si diffonderanno strumenti di video-sorveglianza per monitorare ogni angolo della città 24 ore al giorno.

Il principale mezzo di trasporto dell'Occidente, l'automobile, sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia. In futuro sarà parte di un sistema di mobilità più complesso. Questa prospettiva richiede di modificare la nostra visione dell'auto come strumento individuale. Probabilmente la popolazione dell'area metropolitana tornerà a essere in crescita, con il rischio di un parallelo aumento dei veicoli privati circolanti. E' chiaro che gli attuali modelli di trasporto non saranno sostenibili.

Il peculiare tessuto urbano non reggerebbe al volume di traffico che si formerebbe, senza creare congestioni di massa, con conseguenze sulla salute , la qualità della vita e lo sviluppo. Questa sfida equivale a una opportunità economica. E' necessario continuare a incentivare motori puliti, alimentati a metano, o da fonti rinnovabili. Ma sopratutto le auto dovranno essere più intelligenti e più integrate in un nuovo sistema interattivo di mobilità personale. Grazie ad apposite infrastrutture urbane, i veicoli dovranno integrarsi tra di loro, siano essi treni, autobus, biciclette (anche a tre ruote per il trasporto merci urbano), passaggi pedonali e qualunque altro mezzo aiuti ad attraversare Firenze.

La nascita di soluzioni come Car2Go insegna che non sempre la proprietà individuale è il modo più conveniente per avere accesso a un veicolo, sopratutto in città. Le auto del futuro saranno piattaforme mobili di comunicazione che si interfacceranno tra di loro e con il territorio circostante per rendere la mobilità più sicura ed efficiente, grazie -ad esempio- alla comunicazione wireless e a sistemi di guida e parcheggio automatici. Gli abitanti riceveranno una mappa visiva dei luoghi di destinazione, con l'itinerario ottimale e i tempi di percorrenza, con un mezzo pubblica, in bicicletta, o a piedi.

Quale sarà lo scenario energetico tra 20 anni? Aria e acqua a Firenze saranno più pulite? La prospettiva verosimile è che il gas naturale conquisterà il primato come combustibile. La tecnologia eolica sarà una fonte convenzionale e un ribasso dei prezzi potrebbe accelerarne l'adozione, così come la diffusione del solare e del fotovoltaico, specie grazie all'innovazione nello stoccaggio di energia elettrica. Non dovranno essere solo gli incentivi fiscali a guidare il mercato, quanto il crescente consenso sui rischi che il cambiamento climatico sta provocando sulla meteorologia e un'economica legata alle tipicità locali. Grazie a questi cambiamenti gestiti, i consumi energetici caleranno.

Negli ultimi 50 anni il mercato è stato dominato dall'industria alimentare, con la crescita di una agricoltura intensiva e malattie sociali come l'obesità. Firenze, grazie alle tipicità locali, potrebbe diventare un polo del movimento globale a sostegno del mangiar sano e sostenibile, grazie ai suoi ristoranti e allo sviluppo di imprese agricole territoriali. In futuro sempre più abitanti e turisti identificheranno la città come una delle capitali di questo fenomeno, grazie alla passione di cuochi, agricoltori e imprenditori. Cresceranno i mercati dei coltivatori diretti e giovani agricoltori saranno incentivati a rivitalizzare aree limitrofe alla città da tempo abbandonate.

Dovremo rivalutare i ristoranti a conduzione familiare, interessati alla varietà e alla qualità in relazione con fattorie e coltivatori. L'innovazione in agricoltura sarà chiamata a contrastare i cambiamenti climatici, con impianti all'avanguardia anche in area urbana, in grado di sopportare condizioni estreme. Il governo locale può contribuire a cambiare la politica agricola e alimentare, sovvenzionando le aziende agricole e trasformando la raccolta efficiente di rifiuti in un'occasione di sviluppo.

Poiché l'accesso al cibo di qualità, la guerra agli sprechi e la sicurezza alimentare saranno lo spartiacque della giustizia sociale.  

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