​Il Mostro di Firenze: esultanza Social per il Video di Telefono Giallo

Su YouTube compare la puntata del 6 ottobre 1987 che vede in studio i massimi esperti del caso

Antonio
Antonio Lenoci
19 febbraio 2018 15:43

In poche ore centinaia di visualizzazioni per la trasmissione di Corrado Augias riproposta 30 anni dopo la messa in onda del 6 ottobre 1987. Così ha commentato qualcuno sui social "Finalmente! Aspettavo da 30 anni".

Il Video della puntata è visibile su RaiPlay. Un caso che resta ancora aperto ed è ancora molto discusso in rete, tra link, immagini, documenti e perizie oltre alle numerose pubblicazioni uscite per confutare la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti i "Compagni di merende" e non solo. La vicenda del cosiddetto "Mostro di Firenze", o "l'omicida delle coppiette" tiene ancora alta l'attenzione a distanza di anni e nel 2017 l'ennesima svolta sul caso si è registrata sull'asse Prato - Vicchio, con la notizia di una nuova indagine volta a valutare altre persone ed altri aspetti.Il caso ha così saggiato anche l'era dei Social Network che non esistevano negli anni '80 quando si discuteva nei bar e nei circoli o successivamente quando con i primi pc e le net-community a parlare erano le chat ed i forum.

Ma come mai tanto interesse per una puntata di un programma Rai di 30 anni fa? A risponderci è Giuseppe Di Bernardo, fumettista italiano ed autore di romanzi noir che spiega "Erano anni che la comunità dei "mostrologi" cercava questa puntata di Telefono Giallo, così quando è apparsa sul sito della Rai si è immediatamente scatenato l'entusiasmo degli appassionati. La trasmissione è del 1987 e, proprio in questo, sta il grande interesse, perché è coeva ai fatti e soprattutto, a mio parere, libera dalle contaminazioni del processo Pacciani, della vicenda dei compagni di merende e degli improbabili mandanti".Telefono Giallo condotto da Corrado Augias e Donatella Raffai ospita nel 1987 il Procuratore Pier Luigi Vigna, Sandro Federico, capo della Squadra Mobile di Firenze e della Squadra Anti-Mostro, l' avvocato Antonino Filastò ed altri esperti del caso tra cui psicologi, sessuologi e periti balistici."Nella trasmissione - spiega Di Bernardo - sentiamo Pier Luigi Vigna sostenere con convinzione la tesi che vedeva il killer come un uomo molto alto, immagine che stride con quella di Pietro Pacciani.

Poi c'è un'altra curiosità. Si fa riferimento ad una videocassetta recapitata agli inquirenti che conteneva una o più trasmissioni dell'epoca dedicate al Mostro e un elenco che sottolineava le imprecisioni, fino a indicarne con esattezza una, nota soltanto a una ristretta cerchia di inquirenti. Ma qual è questo dettaglio mai rivelato alla stampa? Potrebbe forse riguardare la discussa data dell'ultimo delitto? E infine, di particolare interesse è la dichiarazione del dottor Giorgio Abraham, che descrive il Mostro di Firenze, non come un lust murder che ha come unica modalità di soddisfazione sessuale quella di uccidere, ma di uno psicopatico che si è auto costruito un personaggio di tipo quasi letterario o cinematografico, che non uccide per il gusto di farlo, ma con un'altra precisa e misteriosa motivazione".

 Giuseppe Di Bernardo ha studiato a lungo i singoli omicidi ed il quadro accusatorio, non solo perché toscano ed appassionato di storia del crimine, ma perché sta lavorando ad una graphic novel che verrà pubblicata nel 2019 per le Edizioni Inkiostro e che, attraverso una storia di fantasia, propone un inedito quadro dei delitti del Mostro di Firenze aggiornato alle ultime indagini svolte nel filone d'inchiesta mai realmente interrotto. Telefono Giallo, oltre a ricostruire gli omicidi con alcuni filmati, adottando quella docu-fiction ancora oggi sotto la lente della polemica per la spettacolarizzazione della cronaca nera, si caratterizzava per la partecipazione del pubblico invitato a telefonare per effettuare segnalazioni.Durante quella lunga notte arriva esplicito l'invito rivolto all'autore degli omicidi a chiamare in diretta per "firmare l'opera realizzata", attribuendo dunque al soggetto un profilo da artista.

Un escamotage per "stanarlo" che non convince molto i presenti, ma che attira centinaia di telefonate tra le quali anche alcuni fiorentini che dichiarano di essersi trovati a tu per tu con il mostro e di averlo anche visto bene in volto, a San Miniato al Monte sopra al piazzale Michelangelo in una calda notte del 1985, tanto da aver poi partecipato alla creazione di un identikit molto simile a quello già realizzato nel 1983. Il Mostro non telefona, ma quel numero da poter chiamare esiste ancora, lo 06 8262 è infatti oggi la linea diretta di Chi l'ha Visto? il programma Rai che sarà condotto da Donatella Raffai e poi da Federica Sciarelli ed è ancora tra le trasmissioni più seguite della TV di Stato.

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