Fallimento per il caffè Giubbe Rosse

La Filcams Cgil Firenze: “Mantenere l'occupazione e il proseguimento dell'attività”. Torselli (FdI): “Sopravvissuto a due guerre mondiali, all’alluvione e alla modernità, si è arreso a 5 anni di amministrazione Nardella”. Giorgetti (PD): “Strumentale l’attacco, se il caffè è fallito si deve a scelte imprenditoriali che non hanno pagato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2018 19:42
Fallimento per il caffè Giubbe Rosse

Ha avuto luogo nei giorni scorsi la dichiarazione di fallimento dello storico caffè delle Giubbe Rosse di Firenze. 

"Un altro pezzo di storia rischia di andarsene dalla città, insieme a tanti altri (per fare solo due esempi recenti, Giacosa e Hotel Tornabuoni Beacci). Così facendo la città perde i suoi tratti storici e culturali a tutto vantaggio di una vetrina a cielo aperto -dichiara il segretario generale Filcams Cgil Firenze Massimiliano Bianchi- Presso il tavolo di crisi della Città metropolitana è aperto un confronto e fino ad oggi, sulla vicenda Giubbe Rosse, vi è sempre stata una non chiarezza.

Quello che abbiamo appreso è che vi sono state operazioni finanziarie, la vendita del marchio, una ridda di voci su potenziali compratori, ma alla fine il fallimento è arrivato. Dentro quella realtà produttiva ci lavorano persone (circa 20) e queste ultime rischiano di andare a casa senza lavoro e reddito. Per queste ragioni, richiederemo subito l’attivazione del tavolo di crisi, affinché il curatore fallimentare venga a chiarire quali sono le intenzioni sulla prosecuzione della attività, poiché non possiamo pensare che la sola finalità della curatela, nell’esercizio provvisorio per tre mesi, possa essere quella del mantenimento dell’avviamento commerciale, pur importante. La finalità deve essere anche quella sociale, ovvero il mantenimento della occupazione e il proseguimento della attività, senza interruzioni.

La Filcams Cgil Firenze vigilerà affinché si mantenga la occupazione, si creino le condizioni perché una importante realtà storica possa proseguire".

“A leggere le parole dei gestori dello storico caffè letterario di Piazza della Repubblica, il primo pensiero che viene in mente è che Nardella e tutta la sua giunta, a cominciare dall’assessore allo sviluppo economico ed a quello ai lavori pubblici, dovrebbero avere il coraggio di rassegnare le proprie dimissioni oggi stesso, senza prolungare l’agonia di questa città a maggio del 2019. Invece, questi, mentre le Giubbe Rosse abbassavano per l’ultima volta il bandone, erano intenti a festeggiare l’approvazione di un bilancio che condanna Firenze ad altri 5 anni di cantierizzazione selvaggia, con danni irreparabili per chi lavora”.

Questo è il commento di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, alla notizia del fallimento delle Giubbe Rosse “Con le Giubbe Rosse - conclude Torselli - se ne va uno degli ultimi angoli di fiorentinità. Il caffè che fu il ritrovo di Soffici, di Marinetti, dei Futuristi e de La Voce, sopravvissuto a due guerre mondiali, all’alluvione del 1966 e all’avanzata spietata della modernità, alla quale Renzi e Nardella hanno svenduto, pezzo dopo pezzo, tutta Piazza della Repubblica, non è sopravvissuto a 5 anni di governo disastroso della città da parte di Dario Nardella ed ai suoi cantieri che, si sa quando aprono, ma non quando finiscono i lavori.

Mi chiedo, ma chi aveva promesso che il cantiere di Piazza della Repubblica sarebbe stato chiuso entro dicembre, e poi entro Natale, non si vergogna nemmeno un pochino?".

“L’attacco di Torselli sul fallimento del caffè Giubbe Rosse è del tutto strumentale e forse dettato da una logica elettorale fin troppo cinica. Se il caffè è fallito non è certo per presunte colpe dell’amministrazione comunale, ma per le conseguenze di scelte imprenditoriali che non hanno rispettato le previsioni, per ammissione della proprietà stessa”. Così Fabio Giorgetti, presidente della commissione Attività produttive, replica al capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli “Al contrario, l’amministrazione comunale è impegnata nel sostenere tutte le attività danneggiate dai cantieri, tanto che nel bilancio appena approvato, come già dal 2018, ci sono agevolazioni fino al 50% di Cosap e Tari per quegli esercizi commerciali vicini a cantieri che durino oltre i 180 giorni – aggiunge Giorgetti– Un bilancio, quello per il 2019, di cui il PD è orgoglioso e consapevole, ma per cui non ha certo – come altri – festeggiato, né si è affacciato a balconi”. “Ovvio che i lavori in piazza della Repubblica abbiano avuto un impatto sulle attività che hanno i dehors, ma i ritardi nella ripavimentazione sono dovuti unicamente alle ulteriori indagini ordinate dalla Soprintendenza, e non a questa amministrazione, che ha rispettato la promessa di concludere i lavori entro Natale, a eccezione della piccola porzione sotto la giostra.

Da parte nostra c’è grande dispiacere per il fallimento del caffè, ma anche riconoscenza per l’ottimo lavoro fatto per le attività del centro storico dall’assessore Bettarini prima e dall’assessore Del Re dopo” conclude il presidente Giorgetti

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