Cutaia Commissario del Maggio, sì del ministro

Accolto l'appello di Nardella che oggi ha incontrato i sindacati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2023 14:26
Cutaia Commissario del Maggio, sì del ministro

Svolta per quanto riguarda la gestione del Maggio Musicale Fiorentino. "Il Ministero della cultura dopo aver raccolto i pareri tecnico-giuridici di varie istituzioni e dopo un’attenta analisi della situazione finanziaria e amministrativa del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - si legge in una nota - ha avviato le procedure previste dalla normativa per arrivare a un rapido commissariamento della fondazione lirico-sinfonica, indicando nel ruolo di commissario il direttore generale della direzione generale Creatività contemporanea, Onofrio Cutaia".

Accolta dunque la richiesta di Dario Nardella, presidente della Fondazione del Maggio. 

Tra i problemi sul tappeto, il pagamento degli stipendi dei dipendenti. 

Approfondimenti

Dunque per la terza volta in 17 anni il Teatro del Maggio Fiorentino è commissariato.

La Fondazione CR Firenze osserva con grande partecipazione quello che sta avvenendo e ringrazia il Presidente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, Dario Nardella, e il Comitato di Indirizzo della stessa Fondazione per la richiesta avanzata al Ministero della Cultura di procedere con il commissariamento del teatro. “Questa decisione, che deve necessariamente passare da una collaborazione istituzionale, appare in questo momento la soluzione migliore per superare la situazione di stallo in cui verte il teatro” afferma il Presidente Luigi Salvadori. Un riconoscimento e apprezzamento in particolare vanno al lavoro svolto dal Consiglio di Indirizzo che ha saputo individuare all’unanimità la figura di Onofrio Cutaia.

“L’affidamento della gestione del teatro a un commissario – continua Salvadori – permetterà di tutelare la reputazione dell’Istituzione del Maggio Musicale Fiorentino e ancora più in generale della città. È poi fondamentale per consentire il pagamento degli stipendi ai 300 lavoratori del teatro e quindi dare un futuro a questa eccellenza”.

Per UilCom si tratta di uno "schiaffo ai lavoratori, ancora una volta trattati come un danno collaterale. Ora volenti o nolenti una nuova pagina della storia del Maggio dovrà essere scritta. Può essere la solita pagina, ma in questo caso con tutta probabilità l’ultima, che ha portato Il Maggio in 20 anni ad avere 8 Sovrintendenti e, ora, 3 commissari, tutti pagati dai lavoratori; oppure una pagina realmente nuova che mette insieme le soluzioni necessarie per l’immediato ad una visione che finalmente risponda, a partire dalle responsabilità che ciascuno ha e che derivano dalla sua funzione, alla questione fondamentale sempre rimossa e che è appunto: ciò che deve essere il Maggio.

Noi come sempre, e oggi a maggior ragione per la grave crisi speriamo reversibile in cui il teatro versa, siamo disponibili a offrire le nostre idee e il nostro impegno al dialogo, anche a chi fino ad ora lo ha negato, perché crediamo che il bene di questa prestigiosa istituzione che è il Maggio Musicale Fiorentino, il bene del lavoro e dei lavoratori si può fare solo se lo si fa insieme. Offriamo questa disponibilità a tutti, prima di tutto alle istituzioni e al commissario governativo che ha ora il compito rimettere il teatro sui giusti binari senza che i lavoratori ne abbiano danno, affinché giorni come questi non abbiano più a ripetersi", conclude la Uil.

"Ipotizzare che il nostro gruppo consiliare abbia simpatie verso l'attuale governo delle destre - osservano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune - sarebbe ridicolo. Quindi con tranquillità vogliamo dire al Sindaco e alla Giunta che il commissariamento del Maggio non può essere una responsabilità "di Roma".

Dal 2019 abbiamo contestato le decisioni del nuovo Sovrintendente, voluto da questa maggioranza e difeso in tutte le Commissioni che si sono tenute, fino alla svolta delle ultime settimane, quando è stato scaricato, come se fosse "figlio di nessuno".In ognuno delle decine di atti abbiamo sempre detto che le lavoratrici e i lavoratori del Teatro avevano già dovuto affrontare tanti sacrifici negli anni, per venire incontro ai debiti e agli errori del passato.Il fatto che ora ci debbano rimettere loro è completamente inaccettabile, il segnale di una politica irresponsabile, capace solo di fare danni a chi vive del proprio salario.Leggiamo sulla stampa che è prevista la presenza del personale del Maggio.

Oggi in conferenza capigruppo chiederemo che abbiano il giusto spazio. Perché noi in Consiglio comunale abbiamo chiesto più volte di poter parlare del Teatro. Il Sindaco non è mai venuto e anche il Sovrintendente è stato invitato solo nelle Commissioni Controllo, non per sua indisponibilità", conclude SPC.

“Dobbiamo ammettere - questo l’intervento dei consiglieri di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi - che al nostro sindaco non manca la furbizia. Dopo aver scaricato il soprintendente Pereira, che lui stesso aveva fortemente voluto e difeso fino all’altro ieri, adesso che emerge con chiarezza il dissesto nel bilancio del teatro, Nardella fa spallucce e dice che a questo punto, se non si lascia in grado il nuovo soprintendente di poter mettere mano alle casse, tanto vale commissariare. Eh no, caro sindaco, questo si chiama girare le frittate: se il Maggio sarà commissariato non sarà certo perché il ministero è ‘brutto e cattivo’ e non vuole versare gli stipendi ai lavoratori, ma proprio perché la Sua gestione è stata fallimentare e Lei come presidente della fondazione si è dimostrato completamente inadeguato.

Se il commissario prenderà le redini del teatro e del suo disastrato bilancio, ciò non significa che i lavoratori resteranno senza paga. Piuttosto, si tratterà di capire come siano stati impiegati i fondi, dove siano andati a finire i soldi pubblici a sostegno del Maggio e come siano stati impiegati.

Basta giochetti, Nardella provi ad essere serio in questa incresciosa vicenda, e si assuma le proprie responsabilità”.

AGGIORNAMENTO 

"Le scriventi rappresentanze sindacali del Maggio musicale fiorentino nell’incontro con il Sindaco, Presidente della Fondazione, preso atto dell’avvio della procedura di commissariamento da parte del Ministero della cultura, hanno fatto presente la necessità che al Teatro del Maggio sia garantito con urgenza un governo stabile ed efficiente.

Perché ciò sia possibile, è stata sottolineato, vi è la necessità che tutti i soggetti istituzionali compiano ogni sforzo utile a superare lo stato di crisi attuale. Che Comune, Regione e Ministero cooperino perché sia garantita una prospettiva in cui si affermino la continuità produttiva e la qualità che il prestigio culturale della nostra Istituzione richiede.

Nell’immediato e con estrema urgenza si richiede un intervento che consenta la corresponsione degli stipendi ai lavoratori del Maggio.

Le lavoratrici e i lavoratori del Teatro hanno già pagato in passato un prezzo alto sia in ordine alla riduzione dell’organico che delle retribuzioni. Ogni ulteriore danno a chi ha svolto e svolge il proprio compito nel nostro Teatro, con diligenza e professionalità, sarebbe semplicemente intollerabile".

Firmato: Slc Cgil e Fistel Cgil, Rsa Slc Cgil e Rsa Fistel Cisl

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