Covid-19: continuano le donazioni da parte della comunità

dalla Fondazione Santa Maria Nuova ventilatori, ecografi e mascherine per gli ospedali della Usl Toscana Centro. Cinque ventilatori e mascherine da una cittadina di Scandicci per la terapia intensiva del San Giovanni di Dio. Edo.Mat ed Elys Color donano mascherine ad Anpas Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2020 14:06
Covid-19: continuano le donazioni da parte della comunità

Firenze, 26 marzo 2020- Sono davvero tanti i singoli cittadini, gli enti, le imprese, le associazioni che in questi giorni hanno scelto di donare agli ospedali della Toscana impegnati nel gestire l'emergenza Coronavirus. E in tanti continuano a farlo. E' un elenco lunghissimo da riportare, una testimonianza di vicinanza, aiuto e solidarietà concreta.

11 ventilatori, 5 ecografi, 10 letti di terapia subintensiva, 2 laringoscopi e dispositivi di protezione, quindi mascherine ffp2, tute protettive e soprascarpe. Sono le strumentazioni e i materiali acquistati fino ad ora dalla Fondazione Santa Maria Nuova e in gran parte già consegnati agli ospedali dell’azienda sanitaria Toscana Centro indispensabili nella lotta quotidiana al Coronavirus. A breve partiranno anche gli ordini per l’allestimento di nuovi reparti. Materiale urgente, indicato come prioritario dalle stesse strutture, e acquistato grazie a una raccolta fondi che ha già superato la cifra di 650 mila euro.

“Stiamo registrando una corsa alla solidarietà senza precedenti, che fa onore alla nostra comunità - commenta il presidente della Fondazione, Giancarlo Landini - Ci stiamo muovendo velocemente, raccogliamo le richieste e reperiamo strumentazioni e materiale in pronta consegna. In questa situazione, la velocità è tutto. Acquistiamo le attrezzature e le doniamo agli ospedali che ne hanno bisogno grazie al contributo di tutti, privati e aziende”

Tra i contributi più generosi spicca quello della Fiorentina, con i 125 mila euro donati dal patron Rocco Commisso. A questo si aggiunge la metà dei fondi raccolti attraverso il crowdfunding promosso sempre dalla squadra viola, che coinvolge anche l’ospedale di Careggi, che ha già toccato la cifra complessiva di 600 mila. Altri 150 mila euro sono stati donati da Paolo Fresco, presidente della Fondazione Fresco Parkinson Institute Italia Onlus.

Tantissime le aziende, con contributi anche generosi, come la Guidi 1896 Srl, azienda del pistoiese che ha donato 50 mila euro per l’ospedale di Pescia. C’è la raccolta fondi per Torregalli dell’associazione di Scandicci “La Melagrana” che ha già consegnato 60 mila euro alla Fondazione, a cui si aggiungeranno altri fondi per acquistare letti e strumentazioni in pronta consegna. Tra i crowdfunding aperti per permettere alla Fondazione Santa Maria Nuova di reperire materiale per le strutture ospedaliere c’è anche quello de “Il cuore di Firenze”, l’associazione che unisce le diverse istituzioni della carità fiorentina, tra le quali, oltre alla Fondazione stessa, Montedomini, la Misericordia di Firenze e l'Istituto degli Innocenti.

“C’è bisogno soprattutto di ecografi, fondamentali per diagnosticare la malattia, e di ventilatori, per aiutare la respirazione dei pazienti - spiega il presidente Landini - Ma ci stanno richiedendo anche letti per allestire nuove postazioni. Ne abbiamo già acquistati diversi e a breve partiranno gli ordini per i monitor e tutte le strumentazioni necessarie ad allestire nuovi reparti destinati ai pazienti affetti da Covid-19” Ad oggi, strumenti e materiali sono stati consegnati all’ospedale di Santa Maria Nuova.

Da domani le consegne toccheranno anche Ponte a Niccheri e Pescia. “Ma noi acquistiamo per tutte e 13 le strutture della Usl Toscana Centro che ci fanno richiesta, in un territorio ampio che comprende Firenze, Empoli, Pistoia e Prato - precisa Landini - Per questo è importante donare alla Fondazione: raccogliamo le esigenze di tutto il territorio e riusciamo ad acquistare secondo le priorità dei singoli gli ospedali”.

Ha sentito di voler fare una donazione che fosse da subito concreta, come se l’urgenza del fare e del rendersi immediatamente utile le imponesse di non aspettare. Così una cittadina residente a Scandicci è riuscita in poco tempo ad organizzarsi facendo tutti i passaggi necessari ed ha donato al reparto di terapia intensiva del San Giovanni di Dio cinque ventilatori polmonari carrellati, 50 circuiti pazienti e 50 maschere che saranno utilizzati nelle attività di contrasto al Covid-19.

“Ho sentito di voler guadagnare subito l’oggi rendendomi utile prima possibile – ha detto la donatrice – Siamo in emergenza ed io non ho voluto aspettare. Mi sono messa in contatto con l’Azienda sanitaria comunicando che a una donazione in soldi preferivo donare apparecchiature come i ventilatori che sono fondamentali in questo momento. Mi hanno detto come fare e l’ho fatto. Solo così ce la faremo, uniti facendo ciascuno la sua parte come e per quello che ognuno può. L’individualità non conta, oggi contiamo solo insieme”.

Dall’ospedale San Giovanni di Dio il ringraziamento per la donazione. “Siamo profondamente riconoscenti alla signora per questa generosa donazione – dice Simone Naldini, direttore del presidio ospedaliero - In questo momento di emergenza l’arrivo di queste apparecchiature darà un contributo di grande importanza al nostro reparto di terapia intensiva, dove ogni giorno medici e infermieri sono impegnati a fornire assistenza sanitaria e cure di emergenza”.

Per contribuire attivamente al contrasto dell’emergenza sanitaria Covid-19, per l’ospedale San Giovanni di Dio sono attive anche le raccolte fondi “Io dono, tu doni, noi vinciamo”, promossa dal Comune di Scandicci, dalle associazioni del Social Party cittadino ed attuata attraverso l’associazione La Melagrana. Tutti possono donare tramite bonifico all’Iban IT17Z0867338080023000234372, intestato a La Melagrana Associazione di promozione sociale Aps, causale “Emergenza Covid-19”. Altra raccolta fondi per il San Giovanni di Dio quella promossa dal Comune di Lastra a Signa in collaborazione all’associazionismo locale per aiutare medici e infermieri di Torregalli, ospedale di riferimento per il territorio di Lastra a Signa (Iban IT18P0832537922000000061152 intestato a Fondazione Misericordia di Lastra a Signa causale “emergenza Covid-19”).

"Un grazie sentito ai vescovi della Toscana per la donazione che ci consentirà di mettere in strada altre ambulanze nella lotta al Covid-19 e che rappresenta un segno tangibile di carità verso i bisognosi.” Ad inviarlo è il presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, dopo la donazione che la Conferenza Episcopale Toscana ha annunciato di voler destinare alle Misericordie della nostra regione per aiutarle a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Al fondo devoluto dalla Conferenza Episcopale Toscana, ogni vescovo contribuirà devolvendo un mese del proprio stipendio. In ciascun mezzo è stato allestito un letto mobile di rianimazione dotato di ventilatori polmonari, pompe ad infusione e defibrillatore, predisposto per il bio-contenimento ad alta intensità, come lo sono i letti di rianimazione presenti negli ospedali. Ciò consentirà di trasportare nella massima sicurezza i malati di coronavirus tra e verso i reparti di terapia intensiva della Toscana o da un pronto soccorso ad altri reparti.

Le pelletterie Edo.Mat ed Elys Color di Scandicci doneranno ad Anpas Toscana le mascherine autoprodotte. La consegna è prevista sabato 28 marzo alle ore 11 presso la sede delle aziende, a Scandicci in via VIII Marzo al civico 57. Saranno presenti Antonio Montagnani, titolare delle pelletterie Edo.Mat ed Elys Color, e Dimitri Bettini, presidente delle Pubbliche Assistenze Toscane.

Dopo soli nove giorni, la campagna di crowdfunding “#SOSTIENIUNINFERMIERE: a Firenze la solidarietà si diffonde più veloce del virus” termina con il raggiungimento di un grande obiettivo: 50 mila euro in donazioni per aiutare gli infermieri arrivati a Firenze per l’emergenza COVID-19. In soli quattro giorni sono stati raggiunti 20 mila euro nella piattaforma GoFundMe.com, soglia che ha fatto scattare il raddoppio della cifra raggiunta da parte di Fondazione CR Firenze.

L’iniziativa è stata ideata da Fondazione Claudio Ciai, promossa e sostenuta da Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Siamosolidali e Feel Crowd, con il patrocinio del Comune di Firenze. Una risposta all'appello, arrivato dall’Ordine Interprovinciale delle Professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia, per accogliere questi professionisti. Sono stati ben 553 i donatori a livello locale, nazionale ed internazionale. L’iniziativa è stata inoltre aperta alle associazioni della rete di Siamosolidali.

Alcune di queste hanno svolto una donazione all’iniziativa altre invece si sono rese disponibili a sostenere la campagna mettendosi in prima linea per la promozione e l’attivazione delle proprie comunità: Noi per Voi, Telefono Voce Amica Firenze, Pianeta Elisa Onlus, La Nuova Pippolese. La campagna ha inoltre beneficiato del coinvolgimento delle Orchestre della Città Incantata: Maggio Musicale Fiorentino, Scuola di Musica di Fiesole, Conservatorio Cherubini e Orchestra da Camera Fiorentina, che hanno sostenuto l’iniziativa con selfie e post sui social in occasione dei loro concerti da casa.

All’enorme catena social con l’hashtag #SostieniUnInfermiere hanno partecipato molte personalità note a livello locale e nazionale come: nel mondo della politica il sindaco Dario Nardella, il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, l’assessore al Walfare e Sanità Andrea Vannucci insieme ad altri assessori della giunta del Comune di Firenze, presidenti e i consiglieri dei Quartieri; alcuni sportivi come Elena Linari, Arianna Ferratti e Stéphanie Ohrstrom; fra i giornalisti Selvaggia Lucarelli, Francesca Tofanari, Matteo Dovellini e Leonardo Canestrelli; alcuni blogger e influencer fiorentini come Lorenzo Baglioni, Sara Gazzini e Elena Farinelli; dal mondo del sociale Zia Caterina, Padre Bernardo e Clara Woods; alcuni artisti come Gaia Nanni, Lorenzo Hugolini, Skim, Walter Savelli, Alessandro Riccio, la produttrice italiana Chiara Tilesi.

Grande supporto anche dall’estero grazie a influencer internazionali ed enti, ad esempio European University Institute.

“Un successo che è andato oltre le nostre aspettative – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – che dimostra quanto sia grande la voglia di poter contribuire ad obiettivi importanti come quello di offrire un aiuto agli infermieri in arrivo a Firenze per l’emergenza sanitaria. Il mio grazie va innanzitutto ai donatori che hanno reso possibile il raggiungimento della soglia prevista in così poco tempo. E va anche a tutti i sostenitori della campagna attraverso i social e altri mezzi. La Fondazione non si ferma e continuerà il suo sostegno per una battaglia che ci vede tutti protagonisti”.

“Con #SostieniUnInfermiere la Fondazione Claudio Ciai riafferma il suo impegno nell'aiutare gli altri in memoria di mio padre Claudio – aggiunge Francesco Ciai, Presidente Fondazione Claudio Ciai -. Sono felice di aver raggiunto l’obiettivo in nove giorni, con il supporto di molteplici organizzazioni e dei tantissimi donatori singoli. Questo aiuto concreto e immediato agli infermieri in trasferta nella nostra città sottolinea che a Firenze - e non solo - la solidarietà si diffonde più veloce del virus”.

“È una gioia immensa il successo avuto dalla campagna di crowdfunding #SostieniUnInfermere - afferma l’assessore a Welfare e Sanità Andrea Vannucci -. Firenze ha dimostrato ancora una volta di avere un grande cuore. I fiorentini non si tirano mai indietro nei momenti di bisogno e questa è l’ennesima dimostrazione. Sono orgoglioso di fare parte di questa comunità, in cui cittadini e Istituzioni collaborano e sono sempre pronti a schierarsi in prima linea sul fronte della solidarietà. Grazie alla Fondazione CR Firenze per il sostegno a questa iniziativa e per la grande sensibilità che mostra sui temi del sociale. E grazie alla Fondazione Ciai che con questa campagna dà un aiuto concreto agli infermieri che, insieme ai medici, stanno facendo un grandissimo servizio per Firenze e per l’intero Paese”.

"Ringraziamo di cuore la Fondazione CR Firenze e la Fondazione Ciai, insieme agli altri partner dell'iniziativa, per aver organizzato questa raccolta fondi - conclude il Presidente dell'Ordine interprovinciale delle professioni infiermieristiche di Firenze e Pistoia Danilo Massai -. Il loro impegno permetterà di dare sostegno a tanti infermieri che stanno arrivando qui per entrare a lavoro nei nostri ospedali. Un aiuto concreto ma anche un segnale importante per far sentire loro che non sono soli, ma che hanno il sostegno delle istituzioni e di tanti cittadini".

Tremila mascherina arriva dal New Generation Club, composto da giovani imprenditori che hanno aziende fra il Comune di Empoli e l’area di Sovigliana-Spicchio, si tratta di una ventina di realtà, l’associazione è presieduta da Zhaojie Zhu. Altre 2.500 mascherine sono arrivate dalla comunità cinese residente nell’Empolese Valdelsa, che hanno già elargito 10.000 mascherine monouso all’ospedale ‘San Giuseppe’.

Altre 500 mascherine sono state date alla Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa. Il loro intento è quello di aiutare Empoli e tutti gli italiani, ma anche di lanciare un forte messaggio positivo, di vicinanza e di reciproca integrazione fra le due comunità. Promettono che nei prossimo giorni le donazioni proseguiranno. Come detto altri 5.000 pezzi sono arrivati dal Retificio Nassi Srl. L’azienda, che ora ha sede al Terrafino, ha una storia di oltre un secolo, iniziate nel negozio di Via Chiarugi a Empoli.

Il vicepresidente Guido Brogi ha raccontato: «Producevano e tuttora facciamo reti per salumi, facevamo corde, funi e spaghi. Oggi, in questa emergenza, abbiamo riconvertito parte della produzione, anche di calze, in mascherine realizzate in poliammide ed elastomero. Al momento ne producono 15.000 al giorno, vendendo ad aziende e rivendite. Con questa donazione vogliamo essere vicini a tutta la popolazione empolese».

Sammontana Italia – azienda familiare italiana da settant’anni protagonista nel mondo del gelato e leader della pasticceria surgelata – si conferma vicina ai suoi lavoratori e al nostro Paese, in questo momento di emergenza nazionale e mette in campo una serie di iniziative volte a sostenere entrambi. Per testimoniare la propria vicinanza ai luoghi dove hanno sede gli stabilimenti produttivi dell’azienda, nei giorni scorsi ha deciso una donazione di 200.000 euro, la metà dei quali per potenziare i servizi di rianimazione delle strutture ospedaliere Misericordia di Empoli e l’altra metà alla Fondazione #aiutiAMOVerona, per fornire apparecchiature agli ospedali della città veneta e provincia.

Un appoggio concreto ai territori che ospitano l’azienda e dove vivono la maggior parte dei suoi lavoratori. E proprio per rafforzare la vicinanza e ringraziare i lavoratori - che continuano la produzione sulle linee del gelato in preparazione della stagione estiva e dell’auspicabile ritorno alla normalità - e le figure professionali in smart working, Sammontana ha deciso di accendere un’assicurazione sanitaria che indennizzerà tutti coloro che dovessero contrarre il Coronavirus e dovessero essere costretti a un’ospedalizzazione.

La polizza prevede anche un monte ore di assistenza alla famiglia (baby sitting, collaboratrice familiare, etc..) qualora necessario nel periodo di malattia.

Leonardo Bagnoli, Amministratore Delegato Sammontana afferma: “E’ il modo che la nostra famiglia ha per stare vicina alle nostre persone, il vero cuore dell’azienda, e per aiutare le comunità dove vivono. È un momento di grandi responsabilità ed è importante che tutti noi contribuiamo come possibile a dare sostegno al nostro Paese che ha bisogno della forza di tutti per gestire la contingenza e ancora di più ne avrà bisogno per gestire la ripartenza.”

Mascherine, tute protettive, materiale per la sanificazione anche a Prato. Questo il materiale donato questa mattina alla Protezione civile da parte dell'Associazione generale Ramunion Italia che già nei giorni passati aveva donato alla città materiale utile al contenimento del virus Covid-19. A consegnare il materiale erano presenti Luca Zhou Long, presidente dell'associazione e il vicepresidente Francesco Rotunno: "Questo per noi è un gesto concreto di vicinanza al sistema di protezione civile di Prato e a tutta la comunità cittadina - ha spiegato Luca Zhou Long -. Continueremo con questa collaborazione come abbiamo già fatto in passato e ancor di più in questo momento di estrema difficoltà".

A ricevere il materiale era presente anche il sindaco Matteo Biffoni: "Ringrazio Ramunion e le associazioni che in queste settimane stanno donando materiale alla Protezione civile e all'ospedale di Prato. Molti cittadini mi stanno scrivendo perché i vicini di origine cinese donano loro mascherine: anche questo è un bellissimo gesto di cittadinanza e comunità molto importante".

Facendo seguito alle iniziative dei colleghi Consiglieri Regionali incarica durante questo periodo di grave emergenza sanitaria, l’associazione dei Consiglieri Onorari della Toscana che hanno svolto il loro mandato nelle precedenti legislature, ha deciso di donare una somma di 10.000 euro all’Estar,la centrale per il Servizio Sanitario Regionale, per acquistare farmaci,dispositivi medici e di protezione individuale, nonché attrezzature sanitarie utili a fronteggiare il Covid19

Gli ex consiglieri regionali hanno ritenuto doveroso questo gesto di solidarietà che andrà a favore di quei concittadini che a, seguito di questa grave malattia, potrebbero trovarsi in grave pericolo per la loro sopravvivenza. Il materiale acquistato sarà distribuito alle Aziende Sanitarie secondo i fabbisogni e le indicazioni della Regione Toscana" spiega il presidente Angelo Passaleva.

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