​Chiavi della città a Michel Mayor, Premio Nobel per la fisica

Il sindaco Nardella: “Uno dei più grandi scienziati al mondo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2023 09:11
​Chiavi della città a Michel Mayor, Premio Nobel per la fisica

Chiavi della città al professor Michel Mayor, Premio Nobel per la fisica nel 2019. La cerimonia di consegna, da parte del sindaco Dario Nardella, della riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte della città si è tenuta in Sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio.

"Il professor Mayor è uno dei più grandi scienziati al mondo - ha sottolineato il sindaco - tra le tante importanti scoperte vi è stata quella del primo esopianeta, il sogno di trovare vita su qualche altro pianeta ha sempre fatto parte della ricerca dell'uomo e Mayor risveglia in noi questi desideri e sogni. Firenze è anche una grande capitale della scienza e dell'astronomia, pensiamo ad esempio a Margherita Hack o a Galileo Galilei che proprio nella nostra città scrisse alcune delle sue opere più importanti".Michel Mayor è professore emerito dell’Università di Ginevra (Svizzera) ed è stato insignito nel 2019 del Premio Nobel per la Fisica - insieme all'astrofisico svizzero Didier Queloz - per la rivelazione del primo pianeta extrasolare in orbita attorno a una stella simile al Sole, scoperta annunciata proprio a Firenze il 6 ottobre 1995.

Il professor Mayor è l’ospite d’onore del convegno scientifico internazionale “Spectral Fidelity”, in corso in questi giorni, organizzato dall’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, insieme all’ESO (European Southern Observatory) e all’Università di Ginevra.

Queste le motivazioni del riconoscimento:

“Al Professor Michel Mayor, per la sensazionale scoperta del primo pianeta extrasolare della storia, per gli eccezionali meriti scientifici e i risultati raggiunti nel suo pluriennale lavoro di ricerca che ha aperto nuove prospettive di ricerca e osservazione, cambiando per sempre il nostro modo di vedere il cosmo, con straordinarie implicazioni scientifiche e ricadute antropologiche”.

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