Storia e Storie di Toscana: nuovo giornale in edicola

Presentato in Sala Montanelli il mensile diretto da Pierandrea Vanni, da giovedì 26 settembre in edicola. Il presidente Monaci: “Iniziativa di rilievo, libertà nasce da rispetto di tutti e corretta interpretazione dei fatti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2013 22:55
Storia e Storie di Toscana: nuovo giornale in edicola

Firenze – Quando i giornalisti si mettono a scandagliare la Storia, e quella Toscana in specie, succede di imbattersi nelle Storie. Allora il passo serrato e umile del cronista si sposa col racconto inedito e sfizioso, ricostruendo a beneficio di chi legge passato e presente. Così è stata salutata oggi, in palazzo Panciatichi, “Storia & Storie di Toscana”, rivista di storia locale e del territorio (Edizione Medicea), il mensile che sarà in edicola da giovedì 26 settembre.

A “raccontare” mission e spirito della testata il suo direttore, Pierandrea Vanni, giornalista di lunghissimo corso e scuola debitamente ricordata – “Quella, straordinaria, che è stata La Nazione” –: “E’ una piccola scommessa; siamo un gruppo di giornalisti uniti da entusiasmo e voglia di fare una nuova esperienza, e da una grande passione per la Toscana”. Nel comitato di redazione Carlo Baroni e Fiorenzo Bucci, Sergio di Battista e Raffaello Fabiani, Pino Miglino, Fabrizio Nucci, Luca Ravazzi, Alfredo Scanzani, Aldo Villani.

Arruolato anche Ugo Barlozzetti che, da storico, parteciperà alle riunioni di redazione per accompagnare scelta e approccio ai temi storici. Umiltà e rigore, quindi, ma senza pretese né didattiche né scientifiche. Dice Vanni: nessuna riserva al solo mondo degli adetti ai lavori, ma anzi “puntiamo al mondo dell’associazionismo”, alla trama vivissima che in Toscana unisce ricostruzione e rievocazione storica. Non a caso accanto ai temi storici di primo piano – nel primo numero i cavalieri di Santo Stefano che sconfissero i pirati (“I marò del Cinquecento”, per la penna di Pino Miglino) – la rivista sfodera i paginoni centrali dedicati alle iniziative e agli “appuntamenti col passato”, che animano rievocazioni, giochi e iniziative sui territori regionali.

Alla presentazione ha partecipato Alberto Monaci, presidente del Consiglio regionale. Premessa la lunga amicizia con Pierandrea Vanni, il presidente ha tra l’altro lodato “umiltà e spirito di sacrificio, che rasenta l’incoscienza”, dimostrati da vice sindaco e sindaco di Sorano. Vanni, ha continuato Monaci, ha affrontato i territori dove “chiudono gli ospedali e chiudono le aziende”, con “mitezza, dedizione, umiltà”, interpretando “il quotidiano di un sindaco che non si avventura nell’immaginare di fare il papa”, a differenza di tanti che invece “sfidano la realtà a suon di discorsi”. E così, continua Monaci, la Storia e le Storie della Toscana rispondono alla necessità di “coltivare e seguire” terra e genti, tornando all’orgoglio di quando la Toscana era parte integrante della comunità europea, “che oggi invece sembra in mano alle ragioni del capitale di corsari senza volto”.

Nasce oggi “un giornale libero e la libera stampa manca – continua il presidente –; la libertà nasce dal rispetto di tutti e dalla corretta interpretazione dei fatti”. Fatti di ieri e di oggi, ricordando che la storia può anche aprire nuove opportunità per il futuro aggiunge Paolo Ciampi, presidente dell’Associazione stampa toscana alle prese con la difficilissima situazione che attanaglia il mondo giornalistico e l’editoria anche nella nostra regione. Ciampi saluta l’iniziativa editoriale sottolineando il rapporto tra “storia e giornalismo di qualità”, ma soprattutto vede il germoglio della professione “al servizio della comunità, che mette insieme scuola e memoria”; una “presenza viva” che conferma come oggi “sia importante inventarsi qualcosa di nuovo”. (Cam)

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