“La mia Firenze - I ricordi di un figlio” Giorgio Albertazzi al Teatro Verdi

Il nuovo recital che fa parte del cartellone del Festival D’Europa 2013 è stato presentato stamani a Palazzo Vecchio insieme all'assessore alle politiche europee Cristina Giachi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2013 17:03
“La mia Firenze - I ricordi di un figlio” Giorgio Albertazzi al Teatro Verdi

Firenze, 7/5/2013_Presentato stamani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, alla presenza dell’assessore alle politiche europee del Comune di Firenze, Cristina Giachi e dell’attore e regista Giorgio Albertazzi, il nuovo recital che sarà messo in scena questo giovedì 9 maggio, alle 21 al Teatro Verdi, dal grande attore fiorentino. “La mia Firenze – I ricordi di un figlio”, è infatti il titolo di un spettacolo straordinario, che Albertazzi ha scritto appositamente per la sua città natale, come omaggio, non solo ai luoghi dell'infanzia e della prima giovinezza, ma anche alle persone e agli artisti con i quali ha condiviso gli anni più freschi della sua lunga vita.

Una sorta di dedica d’amore raccontando aneddoti, rivivendo emozioni, rimembrando Dannunzio e Dante, accompagnato dalle musiche live di Antonio Artese. “La presenza nella nostra città di un artista come Giorgio Albertazzi che ripercorre la 'sua' Firenze - ha sottolineato l'assessora alle politiche europee del Comune di Firenze, Cristina Giachi - rappresenta uno dei tasselli suggestivi del Festival d'Europa. Questo spettacolo ripercorre la vita di uno grande attore e si lega profondamente, sia per i temi trattati che per i toni, alla città che lo ha visto nascere, crescere e poi anche prendere le distanze.

È importante sottolineare - ha aggiunto l'assessora Giachi - che 'La mia Firenze. I ricordi di un figlio' riesce a coniugare l'arte con lo spirito filantropico. L'evento è promosso da Isi Florence, una scuola americana guidata da un intraprendente direttore che si è fatto carico dell'organizzazione dello spettacolo per uno scopo benefico, progetti di Oxfam contro la fame nel mondo. Senza però dimenticare che Isi Florence ha promosso, sempre in questigiorni, momenti di riflessione sull'arte e sul mecenatismo.

Con questo progetto, insomma, il Festival d'Europa mostra un'attenzione per la complessità della dimensione umana che ci pare veramente adeguata alla nostra città. Culla dell'umanesimo cinque secoli fa, Firenze può essere luogo di elaborazione di un nuovo pensiero sull'uomo, un umanesimo contemporaneo veramente necessario per l'Europa di oggi”. E’ stata quindi la volta del maestro Albertazzi, che naturalmente è entrato nella descrizione dello spettacolo in scena il 9 maggio, una visione della “sua Firenze” appunto: “Per me questa città è l’adolescenza della vita, il tempo della crescita, la pienezza. – ha spiegato Albertazzi - Io appartengo alla schiera dei fuggiaschi dalla più bella città del mondo in giro qua e là, esule e zingaro, il cui cuore sempre ha battuto e batte tra la Mensola e l'Affrico, i Tatti di Bernard Berenson e Poggio a Caiano, Settignano e Castel di Poggio, un fiorentino del contado, che cavalcava a pelo i ronzini bastardi e indimenticabili del contadino Landi, amico di Vaschino, pugile riccioluto che fu suo maestro dei primi pugni, che gli valsero comunque, come pugile, un titolo da vice-campione dei dilettanti.

Fui anche ala destra, con il numero 7 del mitico Hamrin nella squadra intitolata a Menti (altra favolosa ala della grande Fiorentina) nella squadra dei "primi calci", quando Valcareggi era quasi bambino e la squadra era di Befani presidente. Oltre a giocare leggevo l' "Avventuroso" di Nerbini Editore, le gesta di "Flash Gordon", "Jim della Jungla", "Cino e Franco" e soprattutto l'uomo mascherato "Mandrake", che noi si pronunciava proprio così com'è scritto, "mandrache". Alle medie insieme al compagno di banco Terenzi facevamo, in doppia copia, tutto a mano, un giornale a fumetti intitolato "Il coraggio", per farlo leggere ai compagni di classe previo pagamento.

Firenze è questo per me, ed è Miranda, sorella di Silvano, una ragazzina che nel ricordo è mitica, bellissima quasi come Leda che verrà più tardi. Su Miranda scrissi un racconto, "L'innocenza di Miranda", che fu segnalato al Premio Letterario Casentino, la cui giuria era presieduta da Leone Piccioni. Il teatro piomba nella mia vita come un fulmine a ciel sereno: Noris Miniati incontrata sull'autobus che da San Marco va a Settignano, mi propose di andare a recitare nel teatrino (un bel teatro del '500) proprio a Settignano, sotto la guida di Bianca Panciatici, prima attrice.

Che serate! Che amori! Che passeggiate su per via Gabriele d'Annunzio! Che notti di luna! Che furti di baccelli, sdraiati nel campo con un po' di sale in mano e il contadino una volta ci sorprese e ci inseguì e, diciamolo pure, ce la facemmo sotto! Il resto è storia: Athos Ori, Bianchina Toccafondi, Franco Zeffirelli, Alfredo Bianchini, insomma la città, insomma Giotto e il Battistero e l'Orcagna: l'Eldorado, la mia California!”. Ma quella del 9 maggio, oltre ad essere una serata di grande spettacolo, avrà anche un risvolto solidale.

Le donazioni e i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti verranno infatti devoluti a due importanti iniziative: il progetto "NEW RENAISSANCE PATRONAGE FUND", promosso dall'International Studies Institute Florence, che permetterà di fornire borse di studio per giovani talenti italiani e americani, e i progetti di lotta alla povertà sostenuti dalla campagna “COLTIVA. Il cibo. La vita. Il pianeta”, promossa da Oxfam Italia, affinché tutti nel mondo abbiano abbastanza cibo (http://www.oxfamitalia.org/coltiva/coltiva).

Prevendita biglietti su: www.teatroverdionline.it “Come Oxfam, vogliamo portare un caloroso ringraziamento al maestro Albertazzi e a tutti gli attori per averci coinvolto, – ha spiegato Lorenzo Ridi di Oxfam Italia – parte dei fondi raccolti con la serata del 9, andrà infatti a sostenere il nostro impegno contro la povertà, nei paesi del Sud del mondo e non solo”. Lo spettacolo, nel cartellone del Festival D’Europa 2013, è parte del Simposio Internazionale “Arti dello Spettacolo: Mecenatismo e Modelli per un Nuovo Rinascimento nel Terzo Millennio”, in programma fino al 9 maggio tra Palazzo Rucellai, Museo Marino Marini e il Teatro di Rifredi.

Una rassegna ricca di tantissimi appuntamenti, tra sessioni mattutine, con conferenze di docenti provenienti da prestigiose istituzioni accademiche internazionali, una tavola rotonda, con interventi di top manager di fondazioni ed enti, personalità istituzionali, giornalisti, sponsor e rappresentanti di importanti festival italiani e tre eventi serali da non perdere, con spettacoli teatrali, di danza e concerti aperti a tutti i fiorentini e non solo. Dopo il concerto in programma stasera 7 maggio alle 21 a Museo Marino Marini, assieme ai musicisti di ISI Florence e University of Colorado, la rassegna continuerà infatti domani, con due appuntamenti da non perdere.

Alle 15.30, presso la Sala Pegaso del Palazzo di Presidenza della Regione Toscana (in piazza Duomo 10), è infatti in programma la tavola rotonda dal titolo: Il mecenatismo nelle ‘performing arts’ oggi: tra pubblico e privato. Un incontro che avrà l’obiettivo di delineare lo stato del mecenatismo culturale oggi (tra fondazioni, enti pubblici e privati) e i possibili scenari futuri della produzione culturale. Intervengono: Sergio Givone, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Cristina Scaletti, Assessore alla Cultura della Regione Toscana, Daniele Chieffi dell’Università Cattolica di Milano, Giovanni Gentile della Fondazione Florens, Giampiero Ballotti della Fondazione Amici di Groppoli, Paolo Chiappini della Fondazione Sistema Toscana, Luca Dini della Fondazione Fabbrica Europa, Carlo Arborio Mella della CAM Arts Consulting, Piero Iacomoni della Fondazione Monnalisa Onlus, Giampiero Samorì, Moderati in Rivoluzione, Anna Mattirolo della Fondazione Maxxi Arte, Laura Manzi di Vernice Progetti, Antonio Artese e Stefano Baldassarri di Isi Florence.

Infine sempre l’8 maggio, alle 21, sarà di scena la grande danza al Teatro di Rifredi, con lo spettacolo dal titolo ARC: Featuring Danceworks con coreografie di danza contemporanea di Delila Mosely (University of California Dance Company). “Come istituzioni universitarie americane – ha spiegato Antonio Artese di Isi Florence – abbiamo sentito la necessità tramite il Simposio Internazionale in corso in questi giorni, di fare il punto della situazione, interrogandoci sul presente e il futuro del teatro e della danza.

Unendo momenti di riflessione e confronto di alto profilo durante il giorno, a tre serate di grande spettacolo e livello culturale per la città”. “Siamo davvero orgogliosi di aver riportato a Firenze il maestro Albertazzi – ha concluso Orazio Anania dell’associazione Divertiamoci Correndo - uno dei più grandi interpreti della storia del nostro teatro. Un ringraziamento particolare va quindi a tutti i partner che assieme a noi hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo evento: Oxfam Italia, Isi Florence, la Fondazione Monnalisa, Comune di Firenze e Festival D’Europa”. Per maggiori info sul programma del Simposio, i lavori della tavola rotonda e gli eventi serali: http://renaissancethenandnow.org Il Festival d’Europa 2013 vede coinvolti in prima linea le maggiori Istituzioni europee, nazionali e locali quali: il Ministero degli Affari Esteri, l’European University Institute, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, l’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo in Italia, il Dipartimento per le Politiche Europee, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, l’Agenzia LLP Italia/INDIRE, l’Università degli Studi di Firenze, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, la Camera di Commercio di Firenze, il Movimento Federalista Europeo, il Consiglio Italiano del Movimento Europeo, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana.

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