I pendolari toscani chiedono sanzioni per Trenitalia

Chieste modifiche al contratto di servizio Regione-Trenitalia, durante l'audizione al Consiglio Regionale «Ridicola la sanzione di 80 euro per un treno in ritardo di oltre 15 minuti in orario di punta».

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2012 14:08
I pendolari toscani chiedono sanzioni per Trenitalia

«Sanzioni e penalità più pesanti a Trenitalia per i continui disservizi ai pendolari e impegni concreti per mantenere l'uso della linea Direttissima per i treni del Valdarno, evitando le ormai quotidiane deviazioni sulla linea lenta dovute alle interferenze dei treni Frecciarossa». E' questa la principale richiesta avanzata dal portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, durante l'audizione sul contratto di servizio di Trenitalia presso la commissione trasporti del Consiglio Regionale della Toscana.

«Le deviazioni sulla linea lenta dei treni dei pendolari, per far spazio sulla Direttissima all'alta velocità, non comportano sanzioni a Trenitalia da parte della Regione Toscana - ha affermato Da Re durante l'audizione - perciò i pendolari chiedono forti sanzioni con la modifica del contratto di servizio in vigore e un accordo specifico fra Regione e Rete Ferroviaria Italiana competente per la gestione del traffico ferroviario». Penalità più pesanti sono state richieste dai pendolari anche per altri disservizi, come l'inefficiente aria condizionata in estate o lo scarso riscaldamento in inverno, così come per la puntualità e il sovraffollamento dei treni.

«E' ridicolo che nell'orario di punta un treno in ritardo di oltre 15 minuti sia sanzionato con soli 80 euro - spiega il portavoce dei pendolari del Valdarno Da Re - quando i tempi di percorrenza sono spesso larghi e permettono il recupero, almeno parziale, dei ritardi. Ed è assurdo che un treno diventi sovraffollato solo perchè ha un numero ridotto di carrozze - continua Da Re - e venga multato con soli 200 euro». Il portavoce dei pendolari del Valdarno ha anche richiesto che la Regione effettui un numero maggiore di ispezioni, da cui dipendono le sanzioni a Trenitalia, e un monitoraggio della puntualità dei treni non solo nelle stazioni di arrivo, ma anche in quelle intermedie e più significative.

«Nel Valdarno i treni sono spesso in ritardo ma vengono monitorati a Chiusi o a Roma - ha concluso Da Re - invece sarebbe importante verificarli anche in una stazione significativa del Valdarno!».

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