Sciopero dei Vigili del Fuoco: ''Abbandonati dalla politica''

Da tempo abbiamo denunciato ai Vertici del Ministero dell’Interno, dell’Amministrazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco ed anche al Prefetto di Firenze, la situazione in regione; una nostra analisi dimostra come in Toscana mancano circa 140 unità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2012 15:13
Sciopero dei Vigili del Fuoco: ''Abbandonati dalla politica''

"Lo scorso 5 giugno la Politica ha assestato un ulteriore colpo basso ai Vigili del Fuoco, dichiarando inammissibili tutti gli emendamenti proposti al decreto legge di riforma della Protezione Civile, presentati alle Commissioni della Camera e che tendevano a dare risposte urgenti ad alcuni dei problemi aperti in Categoria" così Fabrizio Ciuffini segretario della categoria "Tra questi, e stato bocciato l’emendamento che recuperava le imperfezioni contenute nella norma attuale sui concorsi interni per i passaggi di qualifica a Capo Reparto e Capo Squadra.

Anche nella nostra Regione il problema è molto sentito tra il Personale ed è fonte di gravi difficoltà organizzative sulla composizione delle Squadre d’intervento, che sono costrette ad operare spesso senza nessuna figura professionale che possa svolgere funzioni di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, con le comprensibili ricadute, dirette e indirette, anche sulle successive attività al Soccorso che possono – talvolta – riguardare la Magistratura. E’ infatti chiaro che certi interventi richiedono la presenza indispensabile di una di quelle figure qualificate di cui parliamo. Da tempo abbiamo denunciato ai Vertici del Ministero dell’Interno, dell’Amministrazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco ed anche al Prefetto di Firenze, la situazione in regione; una nostra analisi dimostra come in Toscana mancano circa 140 unità del Corpo – in generale – ma che se l'analisi la concentriamo nel dettaglio delle diverse qualifiche, la stessa fa invece emergere come a fronte di un esubero nei ruoli di “Vigile” si registri invece una carenza di circa 360 unità nei ruoli dei “Qualificati”.

Per sopperire a ciò si obbligano i Vigili “più anziani di servizio” a svolgere impropriamente mansioni superiori, caricandoli di personali responsabilità, e senza riconoscergli né il ruolo né la corrispondente retribuzione. Paradossalmente accade anche che circa 10 unità toscane, che sono riuscite a passare alla qualifica di Capo Squadra, nonostante le nostre proteste sulle carenze di cui accennato, vengono poi trasferiti in altre regioni a seguito della promozione. Assistiamo con rabbia che mentre nelle piazze pubbliche e sui giornali la politica di ogni colore si spella le mani per applaudire il lavoro fatto quotidianamente dai Vigili del Fuoco, sia nelle piccole che nelle grandi emergenze nazionali, all’atto dei fatti dimostra una piena insensibilità nei confronti del personale operativo del CNVVF che attende da anni l’emanazione dei bandi di concorso dei passaggi per ottenere quanto spettante. Il ritardo con cui l’Amministrazione ha proceduto e sta procedendo sul terreno dei passaggi di qualifica penalizza fortemente il personale, il quale spinto anche dalle politiche pensionistiche scellerate di questo Governo lascia il servizio senza aver potuto accedere alla qualifica superiore prima della pensione.

Gli attendismi e le indecisioni dell’Amministrazione, la mancanza di attenzione da parte dell’attuale Governo su questo punto sono gli unici responsabili di un’inadeguata risposta al soccorso prestato al Paese. Ma è evidente come questo Governo tecnico voglia risparmiare anche sul Soccorso Urgente dei Vigili del Fuoco, tagliando servizi e specializzazioni quali quello degli elicotteri e del settore navale, tagliando anche i fondi per il lavoro straordinario necessario ai richiami in servizio di personale libero dal lavoro, pur di poter fronteggiare le emergenze in atto. Lo stesso vale per il problema dei mezzi a disposizione, spesso vecchi di 25 anni e più, senza le necessarie manutenzioni e con problemi di sostituzione per quelli resi ormai fuori uso. La FNS-CISL ritiene non si possa tagliare un solo euro alle già scarse economie del C.N.VV.F., pena il blocco totale dell’attività istituzionale su tutto il territorio.

Proprio per questo chiediamo che la politica si assuma la completa responsabilità nei confronti dei Cittadini e dica a chiare lettere che non ci sarà più nel prossimo futuro la possibilità di mantenere una macchina del soccorso professionale come quella conosciuta fino ad oggi e garantita dai Vigili del Fuoco. Per questi motivi la CISL FNS mobilita i Lavoratori e le Lavoratrici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed insieme a CGIL e UIL di Categoria (con la successiva adesione anche di altre OO.SS.) SCIOPEREMO il prossimo 18 giugno 2012, per affermare che in questo Paese deve essere mantenuta l’eccellenza del Soccorso Pubblico ai Cittadini, sempre dimostrata in ogni occasione dai Vigili del Fuoco" conclude il Segretario Generale Fabrizio Ciuffini

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