Terremoto in Emilia: 15 le vittime e nuova forte scossa alle 13:00

Stamani è stata sentita in tutta la Toscana. Tanta paura, ma nessun danno, anche se nel Comune di Massa la caduta di qualche calcinaccio ha provocato la chiusura precauzionale di una scuola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2012 12:27
Terremoto in Emilia: 15 le vittime e nuova forte scossa alle 13:00

Nuovo sisma alle 9.00 di stamani, con epicentro nei comuni emiliani di Medolla, Mirandola e Cavezzo, coinvolto anche il vicino Comune di San Possidonio (MO), che si trova solo a una decina di chilomentri, dove è attivo il campo della protezione civile allestito dalla Toscana.. A questa hanno fatto seguito altri tre eventi di significativa intensità, alle 10:25, con magnitudo 4.7, alle 10:40 con la stessa intensità, alle 12:55 magnitudo 5.7 e alle 13:00 5.1, con epicentro tra Carpi, Cavezzo e Moglia, sempre in provincia di Modena.

Il terremoto ha provocato molti crolli, tra i quali anche il campanile della locale chiesa, e molte persone hanno cercato rifugio proprio al campo allestito dalla Colonna mobile della Regione Toscana. Due di esse, dopo le prime cure al presidio infermieristico, sono state ricoverate all’ospedale locale. Altre decine di persone sono in questo momento accolte nelle due grandi tende sociali allestite all’interno del campo dove, nelle prossime ore, riceveranno anche un pasto caldo. Il sisma ha provocato un fortissimo panico anche tra i circa 200 ospiti che già trovavano ristoro nelle tende pneumatiche toscane.

La forte scossa di terremoto è stata sentita in tutta la Toscana tranne che nella provincia di Grosseto.

Tanta paura ma nessun danno anche se nel Comune di Massa la caduta di qualche calcinaccio ha provocato la chiusura precauzionale di una scuola per le verifiche sismiche del caso. La forte scossa di terremoto di magnitudo 5.8 con epicentro in provincia di Modena, è stata avvertita distintamente anche in Mugello, dove sono state immediatamente evacuate scuole ed edifici comunali. Le verifiche della Sala Operativa provinciale della Protezione Civile non hanno al momento registrato danni a persone o cose nel territorio. La situazione è costantemente monitorata da parte dell’Ufficio Associato di Protezione Civile del Mugello, che ha allertato tutta la macchina volontariato. Alla prima scossa sono seguite repliche di magnitudo superiore a 3 e 4.

Dopo le verifiche, per alunni e dipendenti è stato disposto il rientro nelle rispettive sedi. Traffico ferroviario regolare in Toscana su tutte le linee regionali ad eccezione della tratta Firenze-Bologna, dove il traffico è rallentato. La scossa sismica di questa mattina non ha, dunque, compromesso i collegamenti ferroviari nella regione. Critica, invece, la situazione del traffico ferroviario nelle regioni del nord Italia. Ritardi anche nei treni di lunga percorrenza diretti a Roma.

Riaperta la sala operativa nazionale di Protezione Civile delle Pubbliche Assistenze. Dopo la scossa di questa mattina, e in vista di un possibile invio di nuovo personale nei campi presidiati da Anpas, i volontari sono tornati in via Pio Fedi per monitorare la situazione e attendere le indicazioni della Regione Toscana e del Dipartimento nazionale.

Intanto 28 volontari formati alle tecniche di protezione civile e del soccorso che arrivano da tutta la Regione, sono impegnati nei campi di Anpas Nazionale e della Regione Toscana in provincia di Modena rispettivamente a Mirandola e in località San Possidonio. Un impegno che durerà ancora del tempo, almeno fino a quando ci sarà popolazione da assistere e il dipartimento nazionale non riterrà indispensabile la presenza dei militi delle Pubbliche Assistenze con il loro bagaglio di esperienze e di umanità.

Testimonianza di Vincenzo Donvito, presidente di ADUC: "Alle 9,03 la sede dell'Aduc, al piano terra di un palazzo di tre piani nella centrale via Cavour ha ballato, coi lampadari che ondulavano e il moto sussultorio del ballatoio che divide la grande e alta stanza centrale.

Il primo pensiero e' stato quello verso mia figlia a scuola, ma ho cercato di non crearmi inutili agitazioni. I moti sussultori sono durati poco ed ho subito cominciato a leggere i primi lanci di agenzia che arrivavano sul computer, individuando l'epicentro nella provincia di Modena. Ma dopo un mezzoretta, con le notizie che arrivavano da tutte le citta' del nord Italia, ne ho letto una che informava sull'evacuazione di alcune scuole fiorentine. Inutile telefonare. Ho inforcato di corsa la bicicletta e sono andato alla scuola elementare di mia figlia, la Battisti, vicino a piazza della Vittoria.

Qualche genitore impaurito era gia' la fuori e le brave bidelle ci hanno raccontato che tutti i bambini sono stati fatti scendere i cortile (la classe di mia figlia e' al terzo piano), tutti bravi che rispettavano le direttive di maestri e bidelli. Dopo un po' i bimbi sono stati riportati nelle loro classi perche' i moti sussultori erano ormai lontani. “Abbiamo controllato e tutto e' a posto” hanno detto le solerte bidelle, “i bambini lo hanno anche preso come un gioco”. Certamente non sono le bidelle che devono verificare la situazione strutturale degli edifici, per cui, nonostante la loro buona volonta', facciamo appello pressante alle autorita' (Comune e vigili del fuoco nella fattispecie), perche' in tutte le scuole in cui i bimbi sono stati evacuati, siano fatti controlli minuziosi.

Non credo di essere il solo a pensare una cosa del genere e spero proprio che tutto il fattibile sia fatto".

I confratelli delle Misericordie d’Italia stanno lavorando a San Felice sul Panaro (Modena) per montare altre tende e rafforzare così il campo che gestiscono da venerdì scorso e in cui, a stamani, erano alloggiate 250 persone in 30 tende. Su input del Dipartimento di protezione civile vengono montate in queste ore altre 20 tende.

52 i confratelli già sul posto e al lavoro. Altri 20 stanno partendo in questi minuti per l’Emilia. La colonna nazionale delle Misericordie era stata attivata alle 19 di giovedì scorso ed aveva allestito un campo a San Felice sul Panaro. Le Misericordie gestiscono l’attività del campo, dai pasti alle pulizie. “Stiamo operando dal primo terremoto di 10 giorni fa, con la Misericordia di Modena con quelle dell’Emilia –dice il presidente delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi- e con la colonna nazionale da venerdì scorso.

Dopo la nuova scossa di stamani stiamo rafforzando l’impegno e siamo pronti a mettere in campo altri aiuti. Sto ricevendo la disponibilità ad intervenire da tantissime Misericordie di tutta Italia. Non lasceremo soli gli emiliani.” Sulle zone terremotate sono presenti anche 6 confratelli all’interno della colonna della Protezione civile della Toscana. A Livorno le scuole hanno seguito correttamente i singoli piani di sicurezza di cui sono responsabili i dirigenti scolastici; tante scuole sono state dunque evacuate ma successivamente gli studenti sono rientrati in aula (solo i genitori delle scuole Modigliani hanno preferito che i bambini tornassero a casa).

Regolare il servizio mensa che ha fornito pasti in tutte le scuole. Tantissime le segnalazioni e numerosi i sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco tesi a garantire la massima sicurezza. Controllati gli edifici scolastici, specie quelli del centro città. “ Quelle che la città ha avvertito – sottolinea il vicesindaco Bruno Picchi – sono solo un riflesso del forte terremoto che ha colpito l’Emilia; può darsi anche che possano verificarsi altri episodi ma non dobbiamo per questo allarmarci.

Occorre tranquillità, prudenza e attenersi a quelle semplici regole indicate dalla Protezione Civile “. A tale proposito si ricorda che la Protezione Civile – che in queste ore ha attivato il livello di attenzione – ha distribuito dal 2010 in tutte le scuole della città un depliant informativo sul rischio sismico di cui alleghiamo copia.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza