Linee extraurbane fermate alle porte di Firenze, il no dei pendolari

A proporre lo stop è la Provincia, ma i comuni dell'hinterland non ci stanno a far scendere i concittadini per poi vederli proseguire il viaggio con i mezzi urbani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2011 15:00
Linee extraurbane fermate alle porte di Firenze, il no dei pendolari

Non attestare le linee extraurbane alle porte di Firenze. A chiederlo in una lettera sono il Presidente dell’Unione Comuni Valdarno Valdisieve Alessandro Manni e l’Assessore ai Trasporti Aleandro Murras. La proposta di far fermare i bus provenienti da Valdarno e Valdisieve nella zona di Rovezzano o Viale Europa, che costringerebbe, poi i pendolari a prendere le linee di bus urbani, è stata fatta dalla Provincia di Firenze e non piace per niente all’Unione di Comuni perché porterebbe enormi disagi ai cittadini. Secondo Manni e Murras così si diminuirà i chilometri di percorrenza delle linee extraurbane, ma i risparmi per le aziende saranno bassissimi perché i bus dovranno comunque andare in deposito (sono situati di solito in centro) per pulizie e manutenzione.

Inoltre le corse urbane nelle ore di punta, già normalmente molto affollate, lo saranno ancora di più dovendo essere utilizzate da circa 600 persone in più. Oltre a questo ai pendolari che utilizzano questi mezzi diverrà più difficile raggiungere i treni a lunga percorrenza e gli aeroporti presenti in regione. “Questa riorganizzazione – spiegano Manni e Murras – porta svantaggi a chi vive fuori dalla città ed ha deciso di utilizzare il trasporto pubblico, inoltre non diminuirebbe i disagi di chi vive in città perché i bus extraurbani che vi circolano sono solo alcune decine.

Tutto questo alla fine penalizza chi usa il trasporto pubblico ed avvantaggia chi utilizza il mezzo privato”. Manni e Murras chiedono pertanto di rivedere tale proposta, mantenendo l’attestazione attuale dei bus e comunque fanno controproposte precise alla Provincia. Per prima cosa chiedono di realizzare punti di attestazione presso le Stazioni Ferroviarie di Campo Marte e Santa Maria Novella, facendo transitare là i bus in particolar modo nelle ore di punta. Oltre a questo la proposta è quella di differenziare le missioni dei bus extraurbani rafforzando o creando collegamenti diretti con i poli attrattori della città in periferia, come ad esempio il Polo Universitario di Novoli ed il Policlinico di Careggi.

Oltre a questo nelle ore non di punta si potrebbe utilizzare dei bus che portano i pendolari nelle principali stazioni ferroviarie, per permettergli di usare il treno fino alla stazione centrale. Una serie di proposte importanti, per continuare il trasporto pubblico locale ed evitare che i cittadini decidano di usare il mezzo privato fonte di inquinamento e di disagi per la città

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