Nasce il Comitato dei Comitati per difendere Ataf dalla privatizzazione

Movimenti, sociali, politici, culturali hanno dato vita al “Comitato contro la privatizzazione dell’Ataf – Trasporto pubblico bene comune”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2011 16:35
Nasce il Comitato dei Comitati per difendere Ataf dalla privatizzazione

Oggi a Firenze alla presentazione del comitato contro la privatizzazione di Ataf e per il trasporto pubblico come bene comune erano presenti, tra gli altri, il Consigliere Regionale Mauro Romanelli (FdS/Verdi) e il Consigliere Comunale Tommaso Grassi (Sinistra e Cittadinanza). “Una giornata importante – dichiarano i due Consiglieri – in cui un ampio schieramento di associazioni, soggetti politici e sociali, singoli cittadini, si sono riuniti per rilanciare il dibattito e proporre alternative all’affrettata e strampalata idea di privatizzare Ataf, la più grande azienda pubblica di trasporto locale della Toscana”.

“Registriamo con piacere l’adesione anche di due partiti che in Comune sono in maggioranza, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori: una scelta così importante va oltre le collocazioni politiche nelle Istituzioni, riguarda il futuro della nostra città, la qualità degli spostamenti al suo interno, il rispetto dell’ambiente e dei diritti di lavoratori e cittadini”. “Con la privatizzazione della società, iniziata in maneira poco trasparente con la gara per l'advisor nascosta a tutti, evitando sistematicamente il dibattito in Consiglio Comunale, penalizzando il passaggio dei bus nelle aree pedonali, tagliando frequenze e corse, il Sindaco Renzi sta creando e creerà un enorme danno a Firenze, ai cittadini più deboli e all'ambiente, incrementando i livelli di smog già pericolosamente alti in questa città”. “Con il grande impegno dei lavoratori il bilancio è stato quest’anno in pareggio e i Sindacati stanno avanzando importanti proposte alternative alla privatizzazione, come la costituzione di un'azienda unica trasporto – parcheggi – rimozione: ci sono tutti i motivi per bloccare questa svendita di un patrimonio pubblico e per realizzare un approfondito dibattito nel Consiglio comunale di Firenze e dei Comuni soci dell’azienda e di quei territori che giornalmente sono serviti dai mezzi Ataf”. "Il 95% dei fiorentini ha detto basta alle privatizzazioni dei servizi pubblici locali.

Basta quindi con la mistificazione del risultato referendario che permette alla giunta comunale di Firenze di insistere con la privatizzazione dell'Ataf. Questo motivo, sommato alla cultura del bene comune che contraddistingue perUnaltracittà sin dalla sua nascita, rende scontato per la nostra lista di cittadinanza far parte del Comitato contro la privatizzazione di Ataf presentato oggi alla stampa." Lo ha detto Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà, che poi ha continuato con le proposte per un trasporto pubblico efficace ed efficiente: "Le perdite di una azienda come Ataf possono essere colmate solo con una gestione unica con il sistema di parcheggi, come da tempo andiamo dicendo; in alternativa si pensi a una modalità in cui il servizio gravi in modo rigorosamente progressivo per fasce di reddito sulla fiscalità generale".

"Altrimenti - ha concluso - si abbia il coraggio di dire che i Comuni vogliono far cassa con la vendita delle quote e tanti saluti alla qualità del servizio; a rimetterci saranno come sempre le fasce più deboli che si troveranno tagli alle linee meno affollate ma essenziali per raggiungere luoghi di lavoro, dovranno fronteggiare la riduzione degli autobus notturni e altre forme di risparmio che il proprietario privato attiverà per far quadrare i suoi conti." L’Italia dei Valori, da tempo schierata contro la privatizzazione dell’Ataf, ha aderito al comitato cittadino allargato che si batte affinché il trasporto locale rimanga pubblico.

“Il rispetto del pronunciamento del popolo sovrano sul primo quesito referendario del 12 e 13 giugno scorsi è la strada maestra che intendiamo seguire per quanto riguarda il trasporto pubblico”, ha dichiarato Alessandro Cresci, coordinatore provinciale di IdV Firenze. “Ci preme porre al primo posto la finalità sociale e il diritto alla mobilità del cittadino, in luogo del profitto, in modo che Firenze possa diventare un modello di città accessibile a tutti i suoi abitanti, ottenendo nel tempo la riduzione del traffico e dell'inquinamento” aggiungono i coordinatori cittadini di Idv Firenze, Cinzia Niccolai e Nicola Rotondaro. Per questi motivi insieme a un ampio panorama di realtà locali, di movimenti, sociali, politiche, culturali, Italia dei Valori aderisce al “Comitato contro la privatizzazione dell’Ataf – Trasporto pubblico bene comune”. I soggetti promotori del Comitato sono: Comitato Acqua Bene Comune Firenze, RSU Ataf e Progetto Conciatori, Ass.

x sinistra unita e plurale - Rete @sinistra, Centro Popolare Autogestito Firenze-sud (CPA), Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos-Campi Bisenzio, Cooperativa politica fiorentina, Medicina Democratica-sez.Pietro Mirabelli-Firenze, Straffichiamo Firenze, Italia Nostra Firenze, Confederazione COBAS Firenze, USB Firenze, Movimento 5 Stelle Firenze, PerUnaltracittà-Firenze, Per un'altra Cittadinanza Attiva - Bagno a Ripoli, Sinistra e Cittadinanza e Federazione dei Verdi, Federazione della Sinistra, PRC, Sinistra Critica Firenze, Sinistra Ecologia e Libertà, Idv Firenze, Idv provincia di Firenze.

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