Piano Strutturale: perUnaltracittà, SeL e Spini per Firenzei si coordinano

Eros Cruccolini, Ornella De Zordo e Tommaso Grassi dopo aver organizzato oggi un convegno in Palazzo Vecchio hanno espresso la volontà di proseguire il lavoro comune anche all’interno del Consiglio comunale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2010 19:33
Piano Strutturale: perUnaltracittà, SeL e Spini per Firenzei si coordinano

Al Convegno odierno, organizzato in Palazzo vecchio da perUnaltracittà, SeL e Spini per Firenze, e coordinato da Serena Jaff, hanno partecipato studiosi quali Francesco Indovina, Mariella Zoppi, Giorgio Pizziolo, Manlio Marchetta, Carlo Carbone e Ilaria Agostini. Sono stati analizzati i tratti salienti dei materiali finora disponibili relativi al nuovo Piano Strutturale, del quale si sono evidenziate alcune carenze di fondo. E’ stata sottolineata da tutti i relatori la mancanza - nei documenti di Piano - di una visione metropolitana, l’unica che in un’ottica più ampia permetterebbe una soluzione moderna sia sul piano infrastrutturale che di pianificazione del territorio.

Anche lo strumento dei crediti edilizi – a cui si fa ripetuto riferimento nelle linee guida del Piano – sono state giudicate una modalità poco trasparente di possibile contrattazione tra pubblico e privato, oltre che un pericoloso veicolo di consumo di suolo. Anche la rinuncia alla tutela dei luoghi pare un azzardo non accettabile: manca infatti sia lo Statuto dei luoghi che l’identificazione delle invarianti strutturali, con il rischio che ogni scelta sia accettabile e il comune non svolga il suo ruolo di pianificazione per l’interesse della collettività. I consiglieri presenti, Eros Cruccolini, Ornella De Zordo e Tommaso Grassi, hanno messo in rilievo anche l’assenza di un’idea complessiva di Firenze del futuro, col rischio che si prosegua a privilegiare la sola vocazione turistica di un territorio che ha altre e interessanti potenzialità.

I consiglieri hanno infine espresso la volontà di proseguire il lavoro comune anche all’interno del Consiglio comunale.

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