Anteprima cinema: “La bonne epouse” di Martin Prevost

Una bella commedia, presentata in anteprima a France Odeon. Un collegio in Alsazia dove si insegnava alle ragazze a diventare casalinghe perfette prima del maggio del 1968. Protagonista una straordinaria Juliette Binoche,

Alessandro
Alessandro Lazzeri
30 ottobre 2020 17:30
Anteprima cinema: “La bonne epouse” di Martin Prevost

Martin Prevost, regista spesso impegnato sul fronte femminista, induce con la commedia la Bonne epouse a riflettere sul condizionamento sociale delle donne in un tempo non troppo lontano. Il film racconta la storia di Paulette Van Der Beck (Juliette Binoche) proprietaria e direttrice, in un piccolo centro della provincia francese, di un’Ecole ménagére de Jeune Fille, un collegio di economia domestica per la perfetta sposa, una sorta di collegio dove s’insegnava alle ragazze come divenire mogli e madre perfette secondo una logica, oggi diremmo maschilista, ma che era allora, nei tardi anni Sessanta, una normale regola sociale condivisa che non ammetteva alcuna autonomia alle donne. Paulette, sempre rigidamente in tailleur rosa davanti a dieci rassegnate allieve, insegna sette regole di portamento e comportamento tutte riassumibili nella prima “La buona moglie è prima di tutto la compagna del marito, il che comporta oblio di sé, comprensione e buon umore”.

Diretto da Martin Provost e sceneggiato dallo stesso con Séverine Werba, “ La bonne epouse” è la storia di Paulette Van Der Beck, della sua scuola e delle sue ragazze. La capacità narrativa e l'ironia del regista ci fa entrare con leggerezza in questo mondo “antico” dove le regole educative che ci sembrano assurde e vessatorie sono narrate senza drammaticità e volgono verso un piacevole crescendo che sfocia in una gioiosa e pacifica rivoluzione. Paulette la donna che insegna alle giovani ragazze a divenire casalinghe perfette, entra in crisi quando si ritrova vedova e finanziariamente rovinata.

Il ritorno del suo primo amore e i venti di libertà del maggio 1968 la mettono in crisi, fanno vacillare le sue certezze. Un viaggio a Parigi per ritirare un premio assegnato alla scuola come migliore istituto per casalinghe, diviene un momento liberatorio per la maestra e le allieve, la scoperta e il desiderio di essere donne finalmente libere da ogni etichetta. Il film che trascorre leggero è un piacevole esempio di commedia che incontrerà sicuramente, dopo il successo in Francia, anche il favore del pubblico italiano.

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