I diritti di bambini e ragazzi a vent'anni dalla Convenzione Onu

Domani, oltre all'incontro su "I diritti di bambini e ragazzi a vent'anni dalla Convenzione Onu", si svolgerà la cerimonia di intitolazione della Biblioteca ad Alfredo Carlo Moro, una delle figure più significative tra i giuristi degli ultimi decenni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2009 20:11
I diritti di bambini e ragazzi a vent'anni dalla Convenzione Onu

Domani, martedì 24 novembre 2009 alle ore 9:30, presso il Salone Brunelleschi dell'Istituto degli Innocenti di Firenze, in piazza Santissima Annunziata, si terrà l'incontro "I diritti di bambini e ragazzi a vent'anni dalla Convenzione Onu", in occasione della cerimonia di intitolazione della Biblioteca ad Alfredo Carlo Moro, che si svolgerà alle ore 11:30 alla presenza delle autorità regionali e nazionali. L'intitolazione della Biblioteca a Moro vuole essere un omaggio alla figura dello studioso e magistrato minorile, che tanto ha contribuito all'affermazione dei diritti dei bambini in Italia e alla creazione della Biblioteca. Creatore e primo presidente del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza, Alfredo Carlo Moro è stato una delle figure più significative tra i giuristi degli ultimi decenni, maestro di intere generazioni di magistrati e operatori sociali. Scomparso nel novembre del 2005, Moro è stato autore di testi giuridici fondamentali per lo studio della condizione minorile e di numerosissimi scritti ed articoli di argomento sociale, pedagogico e giuridico di grande rilevanza e lungimiranza. L'evento propone un momento di riflessione sull'applicazione della Convenzione dei diritti dei bambini e sull'eredità culturale lasciata da Moro e dagli studi di Angelo Saporiti, eredità di cui la Biblioteca intende farsi portatrice. Così commentava Moro, nel 1996, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo: "Il bambino reale è divenuto un bambino declamato: una mera risorsa per i mass media; per la pubblicità; per il mercato del lavoro; per la criminalità organizzata; per gli appetiti sessuali di certi adulti.

C'è dunque bisogno di una nuova cultura dell'infanzia e dell'adolescenza, una cultura dell'attenzione e del rispetto, una cultura della solidarietà e di un rapporto positivo fra le generazioni. Ogni adulto che viene a contatto con un bambino deve saper contribuire al suo difficile itinerario di crescita [...] con disponibilità non invadente e con capacità di ascolto[...]" In questa occasione verranno presentati anche i fondi librari dei due studiosi, che sono stati donati dalle famiglie alla Biblioteca.

Le famiglie Moro e Saporiti saranno presenti all'evento. Nella foto, d'archivio, bimbi del Burkina Faso, troppo spesso sono costretti a diventare adulti.

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