Il governo non ha rispettato gli impegni per la “Due Mari”
L’accusa in una interrogazione parlamentare presentata dai deputati de L’Ulivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2005 23:21
Il governo non ha rispettato gli impegni per la “Due Mari”<BR>L’accusa in una interrogazione parlamentare presentata dai deputati de L’Ulivo

“Il Governo aveva sottoscritto impegni precisi per completare la ‘Due Mari’. Entro il 2004 avrebbe dovuto appaltare tutti i tratti ancora mancanti. Perché non ha rispettato gli impegni? Perché in quattro anni non ha stanziato un solo euro per le nostre strade?”. L’accusa dei parlamentari de L’Ulivo è dura e circostanziata. In una interrogazione presentata alla Camera dai deputati Vigni, Franci, Bindi, Fanfani e Nannicini vengono ricostruite nei minimi particolari le responsabilità del governo.

“I lavori realizzati o in corso sul tratto toscano della Grosseto - Fano (sull’intera Siena – Bettolle, su alcuni lotti della Siena – Grosseto ed in altri tratti nella parte aretina) sono esclusivamente quelli finanziati ed appaltati dal precedente Governo – ricordano i deputati del centrosinistra –.

Il 18 aprile 2003 il governo aveva firmato una intesa con la regione Toscana che prevedeva impegni precisi per il completamento della infrastruttura viaria. Entro il 2003 doveva essere completata la progettazione definitiva per i tratti ancora mancanti. Entro il 2004 dovevano partire invece i lavori nei lotti ancora da realizzare. Il governo si era anche impegnato a stanziare cinquecentonovantasei milioni di euro, di cui almeno centotrentanove entro il 2004. Nessuno di questi impegni è stato rispettato: non è stata completata la progettazione definitiva, non sono stati appaltati ed avviati i lavori ancora mancanti, non sono state stanziate le risorse finanziare previste”.

“Le responsabilità del governo sono clamorosamente evidenti – denuncia Fabrizio Vigni –.

Vogliamo ricevere spiegazioni sui motivi reali per cui l’attuale esecutivo non non ha rispettato nessuno degli impegni che aveva sottoscritto”. Si attende ora la risposta del governo, che dovrebbe arrivare entro la fine di gennaio in Commissione Lavori Pubblici alla Camera.

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