Sul velodromo dei lungarni sprint tra antiche biciclette

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2004 17:19
Sul velodromo dei lungarni sprint tra antiche biciclette

Firenze – Da una mostra storico scientifica a una gara su strada con tanto di arbitri, tv, fotografi, traguardo, premi e bacio della miss. Non era mai accaduto, accadrà domenica 25 aprile a Firenze in occasione della giornata della bicicletta proclamata dal Comune. Clonate direttamente dalla mostra Pedalando nel tempo in corso fino a fine anno al Museo di Storia della Scienza, si cimenteranno lungo un circuito sui lungarni dodici antiche draisine, ovvero le nonne dei nostri moderni velocipedi.
È un’iniziativa che il Museo di Storia della Scienza organizza insieme al Comune di Firenze e con la collaborazione della Camera di Commercio, di Fiorentina Gas e del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, che avrà sul posto un inviato tutto speciale, vale a dire un fotografo armato di camera a soffietto, cavalletto e lampo al magnesio.
Speaker d’eccezione l’attore Carlo Monni, che insieme ad Alessandra Maggio di Lady Radio commenterà la gara da un palco in piazza dei Giudici, dove sarà collocata la linea di partenza e d’arrivo.

Ovvio il titolo della manifestazione: Pedalando nel tempo. Il via è alle 11.
Ed ecco il percorso da compiere due volte: piazza dei Giudici, lungarno Diaz, ponte alle Grazie, lungarno Torrigiani, piazza S. Maria Soprarno, via de’ Bardi, borgo S. Jacopo, piazza Frescobaldi, ponte S. Trinita, lungarno Acciauoli, piazza del Pesce, lungarno Archibugieri, lungarno de’ Medici e di nuovo piazza dei Giudici. In totale una gara di poco superiore ai quattro-cinque chilometri che saranno percorsi da dodici giovani atleti in un tempo stimabile in 15/20 minuti.

A garantire il rispetto delle regole due giudici ufficiali della Uisp. E come è d’uso per ogni gara ciclistica degna del nome, ci sono anche gli sponsor: Il Rifugio Sport, Shilling, Star Trac.
Le draisine (da Karl von Drais, l’aristocratico tedesco che le inventò nel 1817) sono state realizzate da Opera Laboratori Fiorentini e sono copie fedeli dell’esemplare originale in mostra a Palazzo Castellani insieme ad altre antiche biciclette. Si tratta di macchine assai spartane, al punto da esser battezzate, ai loro tempi, “spaccaossa”.

Sono costituite da due ruote di legno cerchiate di ferro e unite longitudinalmente da una lunga tavola che sorregge uno snodo sul quale è innestato il manubrio. Non solo mancano i freni, ma anche i pedali. Il moto, dunque, si crea facendo leva a terra con i piedi.
Drais le battezzò Laufmaschinen, macchine da corsa, e considerato che non consumavano biada, né avevano bisogno di particolari cure, immaginò di offrire un’alternativa democratica all’aristocratico cavallo per la borghesia di allora.

La biciclettà iniziò così l’avventura di successo che tutt’oggi constatiamo. Nei primi anni dell’800 le draisine divennero peraltro giocattoli alla moda e alimentarono anche iniziative stravaganti (gare contro cavalli, per esempio), finendo per conquistare l’Europa.
Il Museo di Storia della Scienza punta per certi aspetti a ricreare il clima dell’epoca con un evento divertente e spettacolare. In premio al vincitore una bicicletta di lattine d’alluminio riciclate (offerta dal Comune) e per i due piazzati buoni acquisto offerti dal Rifugio Sport.

L’evento è peraltro destinato a promuovere l’esposizione, che per la circostanza offrirà un’apertura straordinaria, dalle 10 alle 13, al prezzo ridottissimo di 3 Euro. Si potrà così visitare anche la mostra su L’“automobile” di Leonardo, aperta al pubblico da sabato prossimo.
Nel pomeriggio, infine, dalle 17,30 alle 19, manifestazione di Spinning in piazza Santa Croce con 100 bikes a disposizione grazie alla collaborazione delle palestre Ricciardi, Shilling e Olimpus (info: 339.4237089).

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