Scambi internazionali, adeguamento dei percorsi formativi, e-learning e formazione continua nel futuro dei corsi di ingegneria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2004 13:00
Scambi internazionali, adeguamento dei percorsi formativi, e-learning e formazione continua nel futuro dei corsi di ingegneria

Professione: ingegneri europei. Questo l’obiettivo di un progetto finanziato dall’Unione Europea - nell’ambito del programma Socrates – che ha impegnato un nutrito gruppo di docenti universitari, in rappresentanza di 27 paesi del continente, al lavoro per tre anni per definire le linee principali dell’evoluzione di questa professione nella prospettiva dell’integrazione europea.
I risultati della rete tematica degli esperti – intitolata “Enhancing engineer education in Europe” – sotto la presidenza di Claudio Borri dell’Università di Firenze, con il coordinamento scientifico di Francesco Maffioli del Politecnico di Milano, sono raccolti ora in sei volumi appena pubblicati dalla Firenze University Press, che saranno presentati lunedì 2 febbraio, in Rettorato.
Dalla ricerca emerge la necessità di aumentare la compatibilità dei diversi percorsi formativi che portano alla professione di ingegnere e il loro riconoscimento attraverso procedure di accreditamento che possano anche favorire la mobilità all’interno dell’Europa di studenti e professori.

A tal proposito si riscontra ancora un ritardo nella consapevolezza della necessità di una dimensione europea per la formazione degli studenti di ingegneria. Occorre – a detta degli esperti – facilitare anche la mobilità studentesca: il gruppo di ricerca ha analizzato sotto questa ottica le richieste del mercato del lavoro in Europa, le modalità per introdurre una componente internazionale nei curricula, gli ostacoli e i problemi riguardanti le idoneità per esercitare la professione fuori dal proprio paese.

La rete tematica E4 ha promosso uno speciale osservatorio europeo sul processo di accreditamento, ESOEPE (European Standing Observatory for the Engineering Profession and Education).
Risulta strategica e fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’industria e dell’economia europea la comunicazione e lo scambio fra il mondo accademico, i professionisti e le imprese. In questa direzione si muovono l’introduzione di nuove materie nei piani di studio, l’affermarsi della formazione permanente e l’utilizzo della tecnologia informatica nelle metodologie di insegnamento e di apprendimento.
“La Commissione Europea è soddisfatta del lavoro svolto, in particolare per ciò che riguarda il processo di integrazione e di networking, tanto che la proposta iniziale per una rete tematica successiva a quella in atto è già stata approvata – ha annunciato Claudio Borri – Il progetto triennale, chiamato TREE (Teaching and Researching in Engineering in Europe), partirà a settembre 2004 e riguarderà i problemi dell’insegnamento e della ricerca in ingegneria.”

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