Serie B durissima per tutte le squadre blasonate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 dicembre 2003 08:43
Serie B durissima per tutte le squadre blasonate

Un bel servizio di Stadio oggi in edicola offre alcuni spunti interessanti per capire i motivi di difficoltà delle cosiddette “grandi” di serie B. Torino, Genoa, Fiorentina, Napoli, Cagliari e Verona vantano 23 scudetti vinti ma, ad eccezione dei granata, attualmente stentano tutte nella parte bassa della classifica. Cagliari a 13 punti dal primo posto, Fiorentina a 16 punti, Napoli a 17, Genoa a 19 e Verona a 20 punti dalla testa della classifica. Si salva solo il Torino, a 9 lunghezze di distacco. I motivi? “In piazze importanti come Firenze, Genova, Torino, Napoli la pressione del pubblico è enorme perché le attese sono alte.

Come dev’essere in stadi che per numero di spettatori ogni domenica rappresentano la categoria superiore. Quando ci sono così tante attese è inevitabile che i giocatori avvertano una certa pressione.” dichiara Gigi De Canio, allenatore del Genoa. “La vera ragione di tutto ciò è che, oltre all’equilibrio tecnico e tattico di questi ultimi anni, è diminuita molto la disponibilità economica sulla quale possono contare le società di calcio e soprattutto quelle i serie B. E di questi tempi la disponibilità economico-finanziaria è direttamente proporzionale agli investimenti, cioè agli acquisti sul mercato.” precisa Ezio Rossi, tecnico dei granata. “La classifica parla chiaro: il Palermo ha speso come se fosse in A, l’Atalanta si basa sul suo storico vivaio e con elementi di classe superiore scesi in B.

Poi le stesse Messina e Ternana hanno fatto tesoro dell’esperienza e si sono rinforzate nei punti giusti. Il Livorno si è mosso molto bene.Poi arrivano le blasonate, che non sono decadute, ma che hanno dovuto adeguarsi ai tempi che non permettono spese folli o falsi in bilancio. Le scelta è: o fallire o arrabattarsi in qualche modo. Meglio vivacchiare che sparire.” conclude la sua analisi Ezio Rossi. Quindi lo spunto offerto mette in risalto una situazione inedita, almeno nel campionato cadetto, dove le blasonate stentano e fanno ingoiare bocconi amari alle proprie tifoserie.

Ne sanno qualcosa i tifosi viola e rossoblù, che domenica scorsa hanno visto le proprie amate tornare con 8 gol presi (4 per parte) dalle rispettive trasferte di Ascoli e Messina. Quindi il divario evidente in serie A si ribalta completamente nella serie cadetta. Dove la classifica più corta e le sorprese che ogni domenica si verificano, danno incertezza ed interesse a questa sorta di “A2”. Certo è vera una semplice motivazione per i calciatori che si trovano ogni domenica ad affrontare viola, granata, azzurri, gialloblù e rossoblù: centuplicare gli sforzi ed impegnarsi alla morte perché battere le blasonate è un doppio risultato.

Personale e per la propria società. Spesso nel preparare la partita in trasferta l'allenatore dei viola Alberto Cavasin richiama all'attenzione dei suoi giocatori queste motivazioni degli avversari. Che puntualmente si verificano e regolarmente vedono i viola il balia di se stessi, quasi ad attendere come vittime sacrificali la sconfitta. Ma non è una sorpresa dell'ultima ora:questo è un fatto scontato fin dall’inizio del torneo, in un campionato dove niente si acquisisce per diritto precostituito.

Se poi ci aggiungiamo che la “sudditanza psicologica” della classe arbitrale non è esplicitata come in serie A (e meno male….) ecco che tutto appare chiaro nella sua semplicità. Ma non basta a giustificare ripetute prestazioni a dir poco “ imbarazzanti” : vero, Fiorentina? Alessandro Signorini

In evidenza