Situazione energetica della Toscana in Consiglio regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2003 18:41
Situazione energetica della Toscana in Consiglio regionale

Firenze- L’assessore regionale Tommaso Franci ha risposto in aula a due interrogazioni sulla situazione energetica regionale e per tutelare dai rischi di black out, presentate da Erasmo D’Angelis (La Margherita) e dal gruppo di Forza Italia. Dopo un lungo dibattito, con numerosi interventi, sono state approvate due mozioni. La mozione “Iniziative sulla politica energetica regionale”, primo firmatario D’Angelis, approvata con voto unanime, chiede alla Giunta regionale che venga predisposta una proposta di legge in materia di energia; si aggiorni il Piano energetico regionale; l’Enel rispetti gli impegni assunti con gli enti locali per l’apertura dei cantieri delle centrali di Cavriglia e Livorno; si organizzi una conferenza regionale sulla politica energetica che consenta un ampio confronto con la società toscana su temi e problemi del settore.

La mozione “ Vulnerabilità del sistema elettrico italiano”, presentata da Giovanni Barbagli (Rifondazione Comunista), approvata con il voto contrario del centro destra, chiede che si faccia piena luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità che hanno portato all’interruzione di corrente del 28 settembre; che nella politica delle privatizzazioni di settori vitali si faccia riferimento alle ricadute effettive sui servizi; che sia istituito un organo tecnico a tutela dell’interesse pubblico; che sia potenziata la riserva di energia e la programmazione della domanda; che si tuteli gli interessi degli utenti predisponendo regole certe per superare l’attuale caos derivato dalla privatizzazione selvaggia.

L’assessore regionale Tommaso Franci nel suo intervento ha ricordato che il black out e la rete di trasporto energetico è di competenza nazionale, non c’è un ruolo regionale; l’errore di programmazione è a livello nazionale venendo a mancare il rifornimento dall’estero c’è stato un effetto a catena su tutto il territorio. C’è un deficit nazionale energetico preoccupante del 17% (quello toscano è del 8%), si supera con i decreti le competenze delle Regioni e giudizio negativo sul disegno di legge presentato dal ministro Marzano.

Secondo Franci occorre una maggiore disponibilità per un confronto aperto Stato/Regioni, la Giunta regionale è comunque disponibile a predisporre una nuova legge regionale, ad accelerare l’apertura dei cantieri dell’Enel, ad organizzare una conferenza regionale sull’energia. Per Erasmo D’Angelis (La Margherita) è grave il black out, ci vuole uno sforzo per rendere operativa l’agenzia regionale dell’energia, ammodernare gli impianti, puntare sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico; siamo di fronte ad un governo che non governa la materia.

Per Zirri (Forza Italia) dopo il black out ci sono soltanto attacchi strumentali al governo, ma non si parla seriamente degli errori e dei ritardi della Regione Toscana; inoltre l’assessore Franci non ha neppure risposto alle domande sollecitate con la nostra interrogazione, resta la necessità di una comunicazione più approfondita sul tema dell’energia. Per Franco Banchi (UDC) la crisi energetica grave è da imputare anche a scelte sbagliate di governi di centro sinistra e al processo di privatizzazione dell’Enel; pure in Toscana si sconta un deficit di strategia politica che porta ad un deficit di energia elettrica, pagando il fatto di non essere stati in grado di decidere e programmare potenziamenti e nuove costruzioni.

Per Fabio Roggiolani (Verdi) è grave che il mercato dell’energia e dell’Enel cerchi solo i profitti ed i costi minori, con effetti disastrosi; in realtà producendo energia pulita e riformando il sistema elettrico si può produrre di più rispettando l’ambiente ed il clima. Secondo Sirio Bussolotti (DS) Presidente Commissione Territorio un tema delicato e complesso quello dell’energia che si dovrebbe affrontare in modo più ampio e articolato, analizzando la situazione internazionale, europea, nazionale e toscana.

Scaricare le responsabilità su enti locali e regioni è una risposta semplicistica; c’è bisogno di più energia ma senza dimenticare politiche di risparmio e la ricerca di energia alternative, investire di più a livello nazionale su ricerca ed innovazione. Per Giovanni Barbagli (Rifondazione Comunista) sono stati fatti gravi errori a livello nazionale per gestire l’emergenza, dalla privatizzazione dell’Enel abbiamo visto solo costi e rischi, occorre un organo tecnico di garanzia regionale e puntare su energie alternative.

Secondo Maurizio Dinelli (Forza Italia) anche sulla questione energetica si prosegue nella delegittimazione reciproca tra Stato ed Enti Locali, un modo sbagliato di fare politica, senza rispettare le regole istituzionali e cercare soluzioni condivise. Si deve recuperare un gap energetico evidente e in Toscana è fondamentale arrivare ad una legge sui servizi pubblici e verificare seriamente le possibili fonti energetiche alternative.

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