Oltre cento milioni di euro per migliorare le politiche sociali in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2003 19:41
Oltre cento milioni di euro per migliorare le politiche sociali in Toscana

Firenze – Via libera all’aggiornamento 2003 del piano integrato sociale 2002-04. Il testo, approvato a maggioranza col voto dei gruppi del Centrosinistra e di Rifondazione comunista, ma con l’astensione dei partiti del Centrodestra, riguarda l’aggiornamento del programma finanziario e del piano di indirizzo 2003 e prevede complessivamente l’impegno di oltre 101 milioni e 750 mila euro a favore delle politiche sociali in Toscana. Col dibattito seguito all’illustrazione del provvedimento è stata intesa come svolta l’interpellanza sulle povertà estreme presentata a suo tempo dal consigliere Pieraldo Ciucchi dei Socialisti democratici e rivolta all’assessore regionale Angelo Passaleva alle Politiche sociali.

Il testo approvato garantisce l’attuazione di azioni concrete in molti settori del sociale ed impegna la Giunta a destinare la quota di 3 milioni di euro del fondo sociale a favore degli interventi di carattere educativo, ma anche a stabilire che i citati 101 milioni e 754 mila euro fanno carico per oltre 45 milioni alle unità previsionali del programma straordinario per gli investimenti, per 56 milioni e 446 mila euro al fondo nazionale per le politiche sociali e per i restanti 216 mila euro alle disponibilità residue del fondo nazionale per le politiche sociali.

Infine il testo approvato dà anche incarico alla Giunta di attuare integrazioni, se necessario, nonché ad attivare il monitoraggio dei progetti approvati all’interno dell’aggiornamento dei piani zonali di assistenza sociale. Ad illustrare in aula il testo è stato il presidente della Quarta commissione alla Sanità e sicurezza sociale, Federico Gelli della Margherita, il quale spiegato che con questi soldi si metteranno in atto politiche in materia di assistenza sociosanitaria e socioeducativa favorendo l’integrazione di queste politiche con gli interventi più strettamente sanitari, quelli relativi alla casa, al lavoro, alla mobilità, alla formazione, all’istruzione, all’educazione, al diritto allo studio, alla cultura, alla ricerca, al tempo libero ed a tutti gli altri interventi finalizzati al benessere della persona ed alla prevenzione del disagio sociale.

Gelli ha inoltre sottolineato l’importanza di dar vita ad un vero e proprio monitoraggio dei progetti approvati nell’ambito dei piani zonali di assistenza sociale. Dopo l’intervento di Gelli si è sviluppato in aula un vivace dibattito. Parole di soddisfazione per quanto contenuto nell’atto sono state espresse da Filippo Fossati dei Democratici di sinistra che ha sottolineato il buon lavoro svolta sia dall’assessorato che dalla commissione che, pur nelle difficoltà economiche, sono riuscite ad aumentare l’apporto economico dato alle politiche sociali.

Il consigliere diessino ha evidenziato anche l’aiuto dato ai Comuni ed il mantenimento delle politiche sul territorio anche e soprattutto per quel che riguarda le giovani coppie. Giovanni Barbagli di Rifondazione comunista, dopo aver confermato l’intenzione del voto favorevole già espresso in commissione, ha detto che se c’è un settore che non rappresenta una variabile indipendente dal resto delle politiche regionali sono proprio le politiche sociali. Bargagli ha chiesto maggiore integrazione col resto delle politiche della Giunta, ha sottolineato che quanto stabilito dall’aggiornamento non rappresenta tutto quel che lui avrebbe voluto vedere attuato, ma ha anche detto che quanto fatto rappresenta un buon punto di partenza per il futuro.

Critico verso il piano portato al voto è stato invece Marco Carraresi dell’Unione democratica cristiana che, dopo aver affermato che l’aggiornamento di questo piano è stato concluso in fretta, ha chiesto maggiore attenzione alle politiche a sostegno delle famiglie non solo per quel che riguarda gli alloggi, ma anche e soprattutto per favorire la formazione di nuove famiglie attraverso l’erogazione di contributi ad hoc. Anche Annamaria Celesti di Forza Italia ha espresso critiche e perplessità su quanto portato in approvazione affermando che, nonostante alcuni sforzi siano accettabili e condivisibili, ancora non vengono adeguatamente tenute di conto le politiche di sostegno alla persona.

Soddisfazione per come sono andate le cose, infine, è stata espressa dall’assessore Passaleva che ha ricordato le difficoltà incontrate per avere dal Governo i fondi spettanti ed ha sottolineato che col programma 2003 si metterà mano agli interventi tesi a favorire l’integrazione delle politiche sociali con quelli più strettamente sanitari o relativi alla casa, al lavoro, alla mobilità, alla formazione, all’istruzione, all’educazione, al diritto allo studio, alla cultura, alla ricerca, al tempo libero ed a tutti gli altri finalizzati al benessere della persona ed al contrasto alle situazioni estreme e la povertà.

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