Pacini: "Lo scalo di Pisa un valore aggiunto per l'Area metropolitana"

Redazione Nove da Firenze
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14 aprile 2003 08:08
Pacini:

PISA, 14 APRILE 2003 L'economia pisana archivia il 2002 quasi in positivo, compensando i punti di crisi (settore moda e comparto delle due ruote) con le brillanti performance del settore turistico (+11,9% le presenze straniere negli alberghi) e del meccanico (+6% nella produzione). Tuttavia, si allontanano di almeno sei-nove mesi le prospettive di una generale ripresa, con gli effetti della guerra in Iraq che procureranno un'inevitabile contrazione del commercio mondiale, maggiori incertezze per consumatori ed imprese, ed una caduta del turismo internazionale.
Questo in sintesi il quadro che emerge dalla Relazione Annuale sull'economia provinciale, che presenterà oggi il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Piefrancesco Pacini, individuando nel potenziamento del turismo, delle infrastrutture e dell'aeroporto Galilei (1.654.570 passeggeri nel 2002), le aree strategiche sulle quali intervenire per garantire il rilancio delle attività produttive.
I risultati macroeconomici dell'economia provinciale sono stati, nel 2002, molto simili a quelli regionali, con analogie per quanto riguarda la contrazione registrata dall'export; la crisi del settore moda, in particolare del comparto pelli e cuoio (produzione -7%; fatturato - 6%, occupazione -1,3%); e la dinamica produttiva ed occupazionale del settore edilizia, che anche nella provincia di Pisa ha ottenuto buoni risultati (rispettivamente +3,7% e +5,4%).
Persistono, di contro, le difficoltà del settore mezzi di trasporto e sono in positivo gli andamenti del settore meccanico e del settore turistico, con un aumento dei turisti stranieri in tutte le aree principali (Pisa città, litorale e Casciana Terme), ad eccezione di Volterra che ha registrato una flessione dell'8%, dopo diversi anni di crescita.
"Nel breve termine - ha commentato Pacini - sarebbe già un ottimo risultato se potessimo fermare la crisi del settore moda e di quello delle due ruote, che sono ancora oggi i motori principali dell'industria locale e della sua capacità di esportare (insieme rappresentano quasi il 65% dell'export)".

Le prospettive al 2004, indicate dal presidente della Camera di commercio, fanno riferimento allo scenario nazionale per il quale, gli istituti di ricerca e gli organismi economici internazionali, prevedono una crescita molto limitata del PIL, compresa fra l'1% e l'1,5%, ed una sostanziale stabilità dell'occupazione e del tasso di inflazione.
"A nostro parere - spiega - sarebbe, comunque, auspicabile che nell'attuale situazione le autorità responsabili della politica economica europea, BCE, Commissione Europea e Ecofin, ed i Governi nazionali si occupassero un po' di più della crescita economica del vecchio continente e un po' meno dell'inflazione, ormai debellata, e dei conti pubblici".
Entrando nello specifico della realtà pisana, sono state individuate tre aree strategiche sulle quali concentrare gli sforzi, per il rilancio delle attività produttive ed incentivare così la competività della città: aeroporto Galilei, turismo, infrastrutture e sostegno all'innovazione.
L'aeroporto Galilei (di cui la Camera detiene oltre il 9% delle quote), ha segnato nel 2002 risultati record con un aumento del + 20% del traffico passeggeri, sotto l'impulso di un forte balzo in avanti del traffico internazionale (+41,1%), che copre il 70% del flusso complessivo.

"La brillante performance della nostra struttura aeroportuale - ha commentato- non è stata accolta con entusiasmo in tutti gli ambienti della nostra regione. Dobbiamo, per questo, rilanciare con forza la collaborazione con tutte le altre province dell'Area Vasta, che da alcuni anni sostengono il Galilei".
In sostanza lo scalo di Pisa dovrebbe essere considerato un valore aggiunto per l'intera regione (in particolare per l'Area metropolitana Firenze - Prato - Pistoia), non solo per la logistica e per le merci, ma anche per la sua grande capacità di affermazione e di crescita nel settore passeggeri.
Ed è in questa direzione che indubbiamente deve essere orientato il processo di privatizzazione dellíAeroporto Galilei attualmente in atto.
Processo nel quale il sistema toscano delle Camera di Commercio, con capofila quella di Pisa, svolgono un ruolo decisivo, avendo assunto l'impegno di continuare a rappresentare, ad avvenuta privatizzazione, l'unico azionista pubblico di riferimento.
Prospettive di sviluppo per il turismo, attraverso un programma di ampliamento delle strutture alberghiere.

Riguardo al capitolo delle infrastrutture, sono emerse forti perplessità sulla scelta dell'amministrazione provinciale e del Comune di Pisa di non realizzare la tangenziale nord-est. Le cose vanno meglio sul fronte del Canale dei Navicelli (a breve è previsto l'insediamento nella Darsena Pisana di venti nuove imprese), ma non decolla ancora il progetto del porto turistico di Marina di Pisa.
Per quanto riguarda il sostegno all'innovazione, la Camera di Commercio di Pisa, ha creato, prima in Italia, un fondo rotativo per favorire la creazione di imprese ad alta tecnologia.

"Dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa - ha concluso Pacini - con impegno e convinzione, ma occorre lo sforzo congiunto di tutte le istituzioni".

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