Un nuovo modello della ricerca e dell'innovazione del nostro territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2003 19:00
Un nuovo modello della ricerca e dell'innovazione del nostro territorio

"Voglio festeggiare questo inizio del 2003 come il momento della svolta per la quale abbiamo lavorato in questi ultimi anni -afferma Luca Mantellassi nel mensile della Camera di Commercio di Firenze- L'Istituto Nazionale per la Farmacogenomica è in grado di muoversi con le sue gambe, Protera Spa vede la luce il 16 febbraio. Sono loro i protagonisti di questa svolta: i due strumenti creati da un incontro originale fra pubblico e privato che si completano a vicenda e rendono possibile la traduzione della ricerca di base (Fiorgen) in ricerca applicata (Protera).

E' il modo che abbiamo scelto di comune accordo per elevare il tasso di innovazione di cui il nostro sistema economico ha urgente bisogno.
Due sono gli aspetti che vale la pena di ribadire. Innanzitutto viene a compimento il lavoro per la costruzione di un ruolo nuovo della Camera di Commercio, che stimola la nascita di modelli di "Università che fa impresa" e quindi di "impresa universitaria". Offre, in sostanza, il punto di collegamento, il link che finora mancava perché scatti il meccanismo virtuoso che genera innovazione.

In questo ruolo ha creduto tutto il sistema del credito che ha contribuito in modo molto rilevante all'avviamento di Protera. Questa società, fra l'altro, rappresenta il primo spin off che, contrariamente a quanto è avvenuto finora, comprende professori universitari fra i suoi azionisti.
Anche da un punto di vista più generale delle tendenze in atto nel Paese, tuttavia, la svolta fiorentina rappresenta un momento significativo. Il Fondo nazionale per la ricerca applicata sta procedendo verso un progressivo azzeramento.

Eppure - come hanno sottolineato nei discorsi tenuti in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico il Rettore Augusto Marinelli e il Presidente della Commissione di Bruxelles Romano Prodi - gli investimenti per la ricerca sono indispensabili per lo sviluppo di un Paese. Fiorgen inverte questa tendenza e rimette al centro la necessità della ricerca e dell'attività imprenditoriale nel campo della conoscenza.
In questo senso l'istituto al quale è affidato il compito di studiare le nuove frontiere del farmaco, rappresenta una sorta di Titolo V della Ricerca, simbolo di un cambiamento concettuale e geografico di prospettiva: si è partiti dalle autonomie funzionali, dalle autonomie locali dal sistema del credito e dal mondo della produzione, per stabilire una priorità.

Quella che permette di superare le sfide competitive".

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