Da oggi al 17 novembre a Siena in mostra la storia della fotografia stenopeica con macchine fotografiche uniche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2002 07:00
Da oggi  al 17 novembre a Siena in mostra la storia della fotografia stenopeica con macchine fotografiche uniche

Una grande mostra internazionale dedicata ad un aspetto molto particolare della ricerca fotografica, quello cioè che realizza immagini attraverso l¹uso di camere oscure nelle quali è praticato un foro piccolissimo. Il progetto di Visionaria con il partenariato dell¹Istituzione del Santa Maria della Scala e del Comune di Siena, inaugura oggi alle ore 18,00, presso il Santa Maria della Scala, (fino al 17 novembre) una mostra sul mondo della fotografia stenopeica attraverso l¹esposizione di un buon numero di fotografie e di macchine quasi sempre fatte a mano e nei materiali più disparati: cartone, legno, lattine di birra ecc.


30 artisti di tutto il mondo saranno presenti con le loro opere e con le loro ³macchine fotografiche². Com¹è noto, il principio stesso della fotografia nasce con l¹osservazione, evidentemente casuale, che se la luce attraversa un foro di piccole dimensioni, ad esempio in una stanza oscurata, riproduce sulla parete opposta la stessa immagine capovolta, più o meno nitida a seconda delle dimensioni del foro.
Dagli arabi, a cui si attribuisce la prima osservazione stenopeica della storia della fotografia, alla prima riproduzione su lastra impregnata di bitume di giudea del francese Nicephore Niepce, molti sono stati coloro che hanno riprodotto in legno macchine stenopeiche per poter disegnare paesaggi ed oggetti dal vero, sfruttando la possibilità di ³ricopiare² la prospettiva reale, appoggiando un foglio sullo specchio ove si riproduceva l¹immagine proveniente dal foro.
I quasi due secoli che ci separano da Niepce sono stati un susseguirsi di perfezionamenti: le lenti (peraltro già usate nel Medioevo) hanno sostituito il foro, i sali d¹argento hanno reso possibile esposizioni di luce di millesimi di secondo, sono nate le pellicole sensibili e le macchine sono diventate strumenti di estrema precisione, ma il principio su cui si basa la fotografia era e resta lo stesso, anche oggi che si utilizzano i bit di memoria e la pellicola rischia di andare in pensione dopo anni di onorata carriera.
Fotografare attraverso un semplice foro costituisce in sé una riscoperta dell¹immagine in quanto tale che modifica il nostro rapporto con la realtà e con l¹immagine e crediamo che in epoca digitale ciò rappresenti un¹interessante riflessione non solo sui principi stessi della creazione fotografica ma di come tali principi possano ancora mostrare significati sconosciuti a chi utilizza le più recenti macchine fotografiche digitali.


La mostra sta già suscitando una vasta eco internazionale anche in considerazione del fatto che per la prima volta in Europa viene organizzata una così grande rassegna. Per la mostra, prodotta dall¹Istituzione Santa Maria della Scala e da Visionaria, all¹interno delle iniziative del Festival Internazionale del cortometraggio a Siena, sarà editato un catalogo specifico.
Ingresso: orario fino al 3 novembre 10 ­ 18 dal 4 novembre 10,30 ­ 16,30
Curatori della mostra: Alessandro Mlach e Mauro Tozzi Info 0577/330098.

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