Tutto l'abitato del Comune di Firenze sia dichiarato zona sensibile all'elettrosmog

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2002 15:52
Tutto l'abitato del Comune di Firenze sia dichiarato zona sensibile all'elettrosmog

Tutto l'abitato del Comune di Firenze sia dichiarato "zona sensibile" per gli impianti di telefonia cellulare. E' la proposta lanciata dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini che ha fatto propria la richiesta della sezione fiorentina del "Comitato nazionale campi elettromagnetici". «Visto il crescente allarme per l'installazione dei ripetitori - ha spiegato Papini - e la recente legge regionale che regola il settore chiediamo ora un intervento del Comune per far sì che nell'abitato abitato fiorentino il livello dei campi elettromagnetici sia il più basso possibile».

«Con questi criteri - ha aggiunto Papini - i ripetitori saranno così riposizionati in zone non abitate. Un esempio significativo è quello di via Ximenes dove tre ripetitori sono stati installati a poca distanza da un asilo nido e una scuola materna nonostante lì vicino ci siano ampi spazi disabitati».
«Sono d'accordo con la proposta del consigliere comunale dei Verdi Alessio Papini, da me già avanzata nel febbraio scorso: occorre applicare la recente normativa regionale sui campi elettromagnetici nella direzione più rigorosa, identificando in particolare quale "zona densamente abitata" l'intero abitato, come definito dal codice della strada».

E' quanto ha dichiarato Antongiulio Barbaro, consigliere comunale DS, membro della commissione ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio. «Nelle aree sensibili - ha aggiunto Barbaro - la Regione ha imposto il rispetto del limite di campo elettrico di 3 volt/metro entro un anno e di 0,5 volt/metro entro 3 anni, valori rispettivamente pari alla metà e ad un decimo di quello stabilito dalle norme nazionali del 1998, il quale continua ad essere in vigore fuori dalle aree sensibili. Non è possibile distinguere, a causa dell'estrema genericità del regolamento regionale, tra le varie zone della città: per tutte deve essere perciò assunta la denominazione di "aree densamente abitate" indicata dalla Regione come ambito in cui adottare tali nuovi limiti».

Secondo il consigliere diessino «occorre comunque chiarire bene che questa scelta non impedirà affatto di installare ripetitori per telefonia mobile: è sufficiente che questi rispettino il nuovo limite regionale, come peraltro pare già avvenire nel recente, contestato caso di via Ximenes». «E' quindi sbagliato creare false aspettative nei cittadini, spesso disinformati e allarmati ad arte - ha concluso Barbaro - la normativa regionale non imporrà necessariamente lo spostamento delle stazioni radio base, e potrebbe viceversa indurre i gestori, che sono titolari di concessioni legittimamente ottenute ed hanno quindi la necessità e l'obbligo di garantire il servizio pubblico di telefonia mobile, ad adottare in luogo di pochi impianti di maggior potenza un gran numero di piccoli impianti diffusi sul territorio».

In evidenza