Le novità della Firenze Marathon

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2001 16:03
Le novità della Firenze Marathon

Un percorso completamente ridisegnato sia per la maratona che per la mezza maratona, una scelta dettata dalla volontà di migliorare la corsa sia da un punto di vista estetico che tecnico, rendendola così più piacevole e veloce. E’ la grande novità della diciottesima edizione della Firenze Marathon che si correrà il 25 novembre prossimo. “La Firenze Marathon – ha detto l’assessore allo sport Eugenio Giani – è diventato l’appuntamento sportivo a scadenza annuale più importante per lo sport cittadino.

Anche quest’anno sarà l’evento clou della giornata dello sport che si terrà, appunto, il 25 novembre. Per questo invito fin d’ora i fiorentini a lasciare a casa l’auto e partecipare a una delle numerose iniziative che verranno proposte in quella giornata. Per quanto riguarda il versante tecnico il nuovo percorso spero possa consentire di battere il record della maratona stabilito due anni or sono da Michele Gamba con 2, 11e 56”. L’assessore Giani confessa anche un sogno: “Spero che entro la fine del mio mandato, di poter ospitare il campionato italiano di maratona.

Sarebbe un grande riconoscimento per la città di Firenze e per gli organizzatori che si prodigano per far crescere ogni anno qualitativamente e quantitativamente questa manifestazione”. Le due corse partono insieme dal Piazzale Michelangelo e scendono verso la città attraversando il piazzale di Porta Romana; varcano poi l’Arno sul ponte Vespucci per arrivare in piazza San Giovanni e, con un giro che abbraccia piazza San Marco e Piazza della Libertà, dirigersi successivamente verso il Parco delle Cascine.

Ed è proprio qui che le due corse si dividono: mentre la mezza si indirizza verso il centro storico, la Maratona continua in direzione Porta San Frediano, percorre via Romana e si inverte solo dopo aver toccato piazza Badia a Ripoli; da lì i maratoneti si avvieranno verso l’arrivo, lasciandosi dietro le spalle Piazza Ferrucci e Ponte San Niccolò e procedendo lungo il fiume Arno. Le tappe finali di entrambe le gare sono piazza della Repubblica, piazza della Signoria e piazza Duomo, mentre il traguardo potrà essere tagliato solo in piazza Santa Croce.

Le distanze di 42.195 km per la maratona e 21.097 km per la mezza, sono state omologate e certificate da Massimo Grandi, misuratore ufficiale dell’Aims. (Association of International Marathons and Road Races) e testate in prima persona da Giacomo Leone, che di maratone se ne intende. Ha giudicato il nuovo percorso “più scorrevole e veloce, adatto per conseguire tempi di valore. Inoltre lo scenario è ancora più bello e suggestivo del precedente, e sicuramente uno dei più belli al mondo.” Giacomo Leone è il primatista italiano sulla distanza di 42 km (2h.07’52’’ il 4 marzo scorso in Giappone); originario di Francavilla Fontana (Brindisi) e portacolori della Polizia di Stato, ha vinto nel ’96 la Maratona di New York e si è classificato quinto agli ultimi giochi olimpici di Sidney (unico italiano giunto al termine).

Sarà anche lui al via al Piazzale Michelangelo il 25 novembre e correrà al fianco delle altre migliaia di maratoneti. Importante novità quest’anno anche per tutti gli appassionati, che pur rimanendosene a casa seduti in poltrona, potranno godere dello spettacolo offerto da questa maratona in una città unica al mondo: infatti la Rai riprenderà lo svolgimento della gara e la trasmetterà con una diretta di tre ore su uno dei suoi canali nazionali, suggellandone l’ingresso a pieno titolo nel novero delle grandi maratone d’Italia.

Per quanto riguarda i numeri di questa XVIII edizione, a due mesi dalla gara si contano già più di mille iscritti, in gran parte stranieri. Ma mentre non sembra che i tragici fatti di New York dell’11 settembre abbiano svigorito le iscrizioni provenienti dai Paesi Comunitari, si è inevitabilmente registrato un calo di richieste dagli Stati Uniti, da sempre componente importante all’interno della compagine dei maratoneti. La Maratona di Firenze non ha voluto rimanere impassibile di fronte all’accaduto e in segno di solidarietà con il popolo americano ha intrapreso due significative iniziative: innanzitutto ha deciso di partecipare con una sua delegazione alla Maratona di New York del prossimo 4 novembre, gesto tanto simbolico quanto importante per sostenere un Paese moralmente ed economicamente in crisi.

In secondo luogo ha stabilito un contatto con la Oklahoma City Memorial Marathon, che dedicherà la sua prossima edizione (Aprile 2002) alla commemorazione delle vittime degli attacchi terroristici di New York e Washington, oltre che a quella delle stragi di Oklahoma City. Il materiale relativo a tale maratona sarà inserito nelle sacche gara di tutti i partecipanti e distribuito presso il Firenze Marathon Expò.

PROFILO DI GIACOMO LEONE
Giacomo Leone è nato il 10 aprile 1971 a Francavilla Fontana (Brindisi), 40mila abitanti a metà strada tra Brindisi e Taranto, tra il mare Adriatico e il mare Jonio.

Tesserato dal 1991 con il G.S. Fiamme Oro di Padova ha corso 12 maratone, la prima nel ‘91 l’ultima il 4 marzo 2001 in Giappone a Otse dove secondo dietro lo spagnolo Pena con 2.07.52 ha fatto il primato italiano di 5” che era di Stefano Baldini. Atleta di temperamento è seguito da Massimo Magnani tecnico di Ferrara che ha fatto negli anni 70/80 due olimpiadi sulla maratona. Leone è sposato da un anno con Tiziana, in procinto di dare alla luce un bambino. E’ stato otto volte in nazionale.

Ha vinto la maratona di Nuova York nel ’96, andando ad unirsi alle vittorie degli anni 80 di Orlando Pizzolato e Gianni Poli, e si è classificato quarto ancora a Nuova York nel ‘99. Ha corso in tutto il mondo tra europei, mondiali e altro. Lo conoscono a Tokyo come a Nuova York, a Rotterdam e a Buffalo. In Italia si è fatto conoscere per i piazzamenti a Venezia, Roma, Carpi. Ai mondiali ha ottenuto il miglior piazzamento ad Atene nel ‘97 con il settimo posto. Atleta riservato, educato, intelligente è un grande combattente in gara preferendo le gare di testa e cercando di dare sempre tutto fino in fondo.

Un atleta che non molla mai. Il suo traguardo è la maratona olimpica di Atene del 2004, dove spera di ottenere la rivincita di Sydney: lì infatti, come lui stesso dice ,“ meritava di più di un pur sempre prestigioso quinto posto”.

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