Fest@internet

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2001 09:01
Fest@internet

Fest@internet 2001 è la terza edizione dell’iniziativa organizzata dall’Associazione per Internet con il patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione della Cassa di Risparmio di Firenze. Dal 15 al 18 marzo, quattro giorni di convegni, spettacoli, incontri. “Un programma fitto di iniziative – ha detto ieri l'assessore comunale Ceccarelli durante la presentazione– che farà il punto sulla rete, su come e quanto è cambiata, sul futuro delle nuove tecnologie: legate allo sviluppo dei servizi, al territorio, alla formazione, al marketing e quest’anno anche al terzo settore, ovvero al mondo legato al volontariato, che ha grandi possibilità di sviluppo e che si affaccia ora su Internet”.

Uno degli eventi della festa, che si svolgerà in massima parte alla stazione Leopolda, si terrà venerdì 16 marzo nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio: “Si parlerà di ‘Punto Internet: la società, il capitale intellettuale e l’Arno Valley’ – ha spiegato l’assessore alla new economy Simone Tani – e sarà l’occasione per parlare delle prospettive che le nuove tecnologie aprono alle imprese, con un preciso riferimento all’esperienza toscana, nella prospettiva di lanciare un vero e proprio distretto della net-economy, aperto al contributi di tutti i soggetti interessati”.


Un invito a tutti gli operatori del settore ad incontrarsi "per portare il proprio contributo a sviluppare il progetto in vista del convegno su Arno Valley": è quello dell'assessore alla New economy Simone Tani. L'appuntamento con l'assessore e con gli operatori è per giovedì 15 marzo, alle ore 18 alla stazione Leopolda.
Per l'Anfov, associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione, nel suo settimo rapporto sull'andamento dei settori di nuove tecnologia, i navigatori italiani in Internet nel 2000, sono stati 6 milioni (1,8 milioni quelli business, e 4,2 milioni quelli residenziali).

La stessa associazione prevede per il 2001 una crescita fino a 7,5 milioni (2,3 business e 5,2 residenziali.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito: "Dati decisamente stridenti con i numeri (10 milioni nel 2000) che l'Autorita' per le Telecomunicazioni aveva portato lo scorso 10 gennaio in un'audizione al Parlamento, e che prontamente contestammo come per niente credibili e chiedendo spiegazioni sul loro sistema di rilevamento (che non ci sono state fornite), ipotizzando che si trattava del numero degli abbonati ai vari provider, quando e' piu' che notorio che ogni navigatore medio -vista la diffusione degli accessi gratuiti- ha almeno un paio di indirizzi E-mail.

E' probabile che non ci sbagliavamo e che non eravamo eccessivamente prudenti (un quinto della popolazione italiana -compresi anziani e bimbi- che navigava in Internet gia' nel 2000, secondo il prof.Enzo Cheli). Come e' probabile che la preoccupazione espressa avesse colto nel segno: voler accreditare l'Italia nel novero di quei Paesi ad alto livello di tecnologia di grande consumo, in modo da rendere molto piu' pregiate le aziende del settore e le prime avventure economiche e commerciali attraverso la Rete.

Per noi, accreditarsi su dati di partenza falsati, e' il metodo peggiore che ci sia, perche' fa indirizzare le politiche e gli investimenti li' dove il consumo non c'e', o c'e' in modo piu' moderato rispetto a quanto prospettato, creando le premesse per grandi delusioni. Non e' un caso che, con dati cosi' dati gonfiati, siano seguite sull'onda dell'emergenza e dell'urgenza (che numeri cosi' grandi accreditavano) proposte di legge per il controllo politico e governativo di Internet che, per il momento, sono solo sospese grazie allo scioglimento del Parlamento.

Non vogliamo sminuire il fenomeno -tutt'altro- ma e' meglio che le cose siano presentate e conosciute nelle loro reali dimensioni, senza creare facili entusiasmi che, di solito, sono forieri di grandi delusioni".

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