Architettura e archeologia nei labirinti di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2000 15:59
Architettura e archeologia nei labirinti di Siena

Sabato 16 dicembre, alle ore 10.00, nel Pellegrinaio del Santa Maria della Scala, verrà presentato il restauro dei locali posti lungo il Chiasso di Sant’Ansano, destinati ad ospitare le collezioni archeologiche, a cui farà seguito una visita guidata.
Da oltre tre anni infatti il Comune di Siena e il Santa Maria della Scala, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena e la Soprintendenza Archeologica della Toscana, stanno procedendo al pieno recupero delle aree più suggestive del complesso, situate lungo il versante meridionale della collina del Duomo.
Il Santa Maria della Scala sorge in una delle aree più antiche di Siena e rappresenta, di per sè, un manufatto di immenso valore storico e artistico.

Le recenti campagne di scavo hanno portato alla luce abbondanti testimonianze del passato della città, eccezionalmente conservate e preservate dall’usura dei secoli al di sotto delle moderne pavimentazioni.
Anche se i contesti di scavo e i materiali rinvenuto sono ancora in corso di studio, è già possibile tracciare una prima panoramica delle principali fasi di frequentazione e di occupazione della collina. Dall’età etrusca, attraverso l’età romana, il Medioevo e l’età moderna, al di sotto del Santa Maria sono state individuate tracce di insediamenti di diverso tipo ed estensione.

Impronte in negativo di pali di legno che definivano capanne o palizzate, strutture in muratura talvolta riutilizzate nell’alzato dei muri dell’ospedale e una grande quantità di strati di terra, macerie e spazzatura che ci forniscono preziosi indizi per la ricostruzione della vita che si svolgeva nell’area. Lo scavo archeologico, oltrechè la corretta lettura stratigrafica degli elevati e dei piani orizzontali, ha consentito il recupero di una eccezionale quantità di reperti di estremo interesse storico: ceramiche, vetri, metalli, monete, ossa, frammenti di intonaco, tessere di mosaico, frammenti di sculture, permettono di fare luce su orizzonti cronologici e culturali che fino ad oggi erano rimasti in ombra.
Gli scavi sono stati affiancati poi dall’analisi stratigrafica delle strutture in muratura, che ha permesso di ricostruire l’evoluzione architettonica del complesso edilizio, consentendo di ipotizzare le originarie funzioni degli ambienti destinati oggi ad ospitare le collezioni archeologiche.
Le indagini si sono svolte congiuntamente all’intervento di restauro e recupero, che ha interessato alcuni tra gli spazi più suggestivi del complesso.
Una sequenza di vani ipogei, ramificati in cunicoli scavati nel tufo sotto la Piazza del Duomo, si sviluppa lungo il Chiasso di Sant’Ansano.

Tali spazi, adibiti nel tempo a depositi, magazzini e vani tecnici, soffocati e interclusi da sovrastrutture recenti, che precludevano, in alcuni casi, le percezioni dei caratteri spaziali. I vani si presentavano organizzati a quote differenti, l’uno separato dall’altro.
L’intervento di restauro è stato orientato al recupero dei caratteri di stratificazione, lasciando a vista tutte le tracce che nel corso dei secoli hanno segnato paramenti murari e superfici in tufo, non escluse le tracce novecentesche.
La scelta di un rispetto filologico del testo, unita al recupero di una spazialità inedita, consente oggi di percorrere tali spazi in una sequenza continua di grande suggestione. La particolare consonanza tra i caratteri ipogei del sito e quelli degli insediamenti antichi amplifica la risonanza di questi spazi che ospiteranno le collezioni archeologiche. Le visite guidate ai locali proseguiranno domenica 17, sabato 23 e sabato 30 dicembre, sempre alle ore 11,00.
Per informazioni e prenotazioni:
Santa Maria della Scala
Tel.

n. 0577-224811/224835
Fax n. 0577-224829
e-mail: infoscala@comune.siena.it

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