Kurt Weill nel concerto diretto da Pesko con il violinista Cristiano Rossi

Redazione Nove da Firenze
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21 ottobre 2000 14:15
Kurt Weill nel concerto diretto da Pesko con il violinista Cristiano Rossi

Quando, nel 1925, il Concerto per violino e orchestra di fiati op.12 fu eseguito per la prima volta a Parigi, il suo autore, Kurt Weill, era ancora solo uno dei più promettenti allievi di Ferruccio Busoni, un "piccolo ebreo molto intelligente che certamente farà strada", come ne scrisse il maestro: tre anni dopo Weill troverà la sua strada nel sodalizio con Bertolt Brecht e "L'opera da tre soldi" interpretata da Lotte Lenya, che nel frattempo aveva sposato. Ma se la collaborazione non fu duratura, e Weill fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti dove divenne musicista per film e musicals, il suo nome resta indissolubilmente legato alle fortune di quel titolo, di "Mahagonny" e dei "Sette peccati capitali", incarnazione sonora degli anni della Repubblica di Weimar.
Di Kurt Weill ricorre quest'anno il centenario della nascita e il cinquantesimo anniversario della morte, e il Teatro del Maggio gli rende omaggio nel concerto sinfonico che Zoltan Pesko dirige al Teatro Comunale di Firenze mercoledì 25 ottobre, con l'esecuzione di un suo lavoro meno conosciuto, il Concerto per violino affidato ai virtuosismi di Cristiano Rossi e del suo violino Montagnana del 1725, incastonato fra due altri capisaldi della musica del Novecento pressoché coevi come la Suite dal balletto "Il mandarino meraviglioso" di Bartok e la "Sinfonietta" di Janacek, entrambi scritti nel 1926: un concerto-ritratto del secolo appena trascorso, fra il crollo dell'impero austro-ungarico e il Terzo Reich, passando per l’”immoralità” cruda del balletto di Bartok, per un concerto a data unica - che verrà registrato e trasmesso in differita da RAI RadioTre - con gli ultimi biglietti rimasti disponibili dai due turni di abbonamento ai quali é destinato.

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