Personale di Luca Alinari a Palazzo Medici Riccardi, dal 30 Settembre al 12 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2000 15:39
Personale di Luca Alinari a Palazzo Medici Riccardi, dal 30 Settembre al 12 novembre

Dopo molti anni, Firenze torna a riservare una sede di gran prestigio all’opera di Luca Alinari, pittore fiorentino tra i più fecondi e innovativi del nostro tempo, artista difficilmente riconducibile a movimenti estetici o correnti intellettuali definiti, ma certamente originale, inconfondibile e, per di più, d’inesauribile vitalità poetica.
Promossa dall’Amministrazione Provinciale (Assessorato alla Cultura) e da Menhir Arte Contemporanea con la preziosa collaborazione del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Toscana, la mostra è allestita a Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 3) e raccoglie oltre cinquanta opere che riassumono trent’anni d’ininterrotta attività artistica documentata dal bel catalogo edito da Giorgio Mondadori in vendita anche in libreria.
E’ un percorso pittorico che si snoda a partire da una serie di tele degli anni Settanta, inedite e da poco avventurosamente ritrovate, e approda alle ultime acrobazie cromatiche in cui il rosso è il colore dominante e il videotape lo strumento che documenta ogni nuovo quadro, insieme testimone d’archivio e lui stesso opera d’arte. “Questa personale di Luca Alinari”, ricorda l’assessore provinciale alla cultura, Elisabetta Del Lungo, “è un evento di prestigio che consolida la tradizione di Palazzo Medici Riccardi come luogo aperto alle più diverse esperienze artistiche.

Uno spirito che ritroviamo nello stesso progetto di rilancio del Palazzo nato per riorganizzarne il percorso museale, riconquistare spazi e ospitare anche iniziative in cui anche il contemporaneo possa dialogare con il Rinascimento”.
“Una pittura avvincente, unica, in sottile equilibrio tra raffinato classicismo e lucida bizzarria”. Così, molti anni fa, un critico di fama descrisse il lavoro di Alinari. Il quale possiede la capacità miracolosa di far rivivere l’arte rinascimentale e gli autori toscani, anche recenti, come frutti di una memoria culturale insopprimibile, come un’eredità del sangue che rimanda alle prospettive di Piero della Francesca, ai paesaggi leonardeschi, ai colori del Pontormo fino alle slanciate figure di Modigliani e alle mute case di Rosai.

Alinari sembra vivere in un continuo colloquio creativo con i maestri del colore. Un rapporto spesso sofferto e controverso, ma sempre capace di liberarsi verso una personalissima produzione, in perfetta sintonia coi tempi d’oggi, la realtà virtuale, l’era telematica. Come sempre, l’artista dipinge su stoffe colorate traendo dalla contaminazione tra colori industriali e tinte a olio sfumature particolarissime legate a un mondo poetico tutto suo. Le tele rosse sono appunto il suo ultimo rifugio, il marchio di questi intensi mesi a cavallo del terzo millennio, la spia di un’esigenza interiore forte, rimasta a lungo compressa e ora finalmente inarrestabile e gridata.

L’universo stilizzato del paesaggio toscano resta, come sempre, ricco di sogni, misteri, segreti, ma guizza di tratti sconosciuti, sanguigni, tormentati.
Alinari documenta questa nuova produzione con i videotape su cui filma ogni fase del lavoro, dal disegno di base all’ultimo tocco di pennello. E’ evidentemente un modo nuovo di intendere il rapporto con l’opera. Il supporto elettronico diventa diario di bordo sul quale ritrovare attimo per attimo l’intera evoluzione creativa, le sensazioni, le incertezze, la voce stessa dell’artista mentre dedica questo o quel quadro a un poeta particolarmente amato, Campana, Montale, Rebora, Sanguineti, Onofri.

Un documento che si presenta, a suo modo, come opera d’arte conclamata.
Dopo Firenze, la mostra si trasferirà in Portogallo, prima tappa di un tour europeo ricco di aspettative.
Ingresso: Lit 8.000, comprensive della visita del percorso museale
Orario: 9 – 19 Chiusura: mercoledì. Per informazioni: 055.2760340

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