Denominazioni di origine comunali?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2000 13:45
Denominazioni di origine comunali?

L’amministrazione comunale di Campiglia Marittima invita a firmare la proposta di legge.
Le Denominazioni Comunali d’origine che potrebbero essere istituite grazie ad una legge d’iniziativa popolare promossa anche dall’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) e dall’Associazione Nazionale delle Città del Vino, sono un’ottima forma di valorizzazione e promozione del territorio. E’ ciò che sostengono il sindaco e la giunta municipale di Campiglia che invitano i cittadini ad approfondire la conoscenza della proposta di legge (la si può consultare e sottoscrivere in Comune all’Ufficio Segreteria).
Scopo della proposta di legge, è quello di consentire ai Comuni di disciplinare, in sintonia con il principio di decentramento amministrativo, la valorizzazione delle attività agro–alimentari tradizionali presenti nelle varie realtà locali e che non sono disciplinate dalla legislazione nazionale e comunitaria sulla protezione delle indicazioni geografiche, e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli ed alimentari. In pratica ogni Comune può individuare particolari prodotti da proteggere e valorizzare assegnando una Denominazione Comunale di Origine, detta De.C.O.
Il valore dell’iniziativa sta nel fatto che a livello locale si attivino strumenti e iniziative per dare valore a prodotti che sono frutto e testimonianza della tradizione locale e che rappresentano una tessera insostituibile del variegato mosaico del territorio. Insomma se la protezione di olio e vino passa attraverso disciplinari che interessano vasta aree e derivano da leggi nazionali e comunitarie, altri prodotti come, nel caso di Campiglia la famosa (almeno per la circoscritta esperienza locale) “schiaccia campigliese” potranno essere inseriti nei registri De.C.O.

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