Bolletta telefonica di Palazzo vecchio: ma quanto mi costi?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2000 23:16
Bolletta telefonica di Palazzo vecchio: ma quanto mi costi?

Una interrogazione per sapere come l’amministrazione comunale intende risparmiare sulle spese telefoniche è stata presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.
«Nella relazione previsionale e programmatica di accompagnamento al bilancio - scrive la Checcucci - si fa riferimento alla necessità di contenere le spese generali di funzionamento delle direzioni sia per quanto riguarda l’acquisto di beni, sia per quanto riguarda le spese per utenze telefoniche». Secondo la Checcucci «la concorrenza nella telefonia e la conseguente nascita di gestori come Infostrada, Wind ed Albacom consente di scegliere sulla base delle reali esigenze dell’utente facendo proprio riferimento alla fasce orarie ed alla destinazione delle chiamate».


«A differenza di prima - sottolinea la consigliera di AN - vi sono le condizioni ottimali per scegliere operatori alternativi per l’intero traffico o, a seconda delle necessità, per stipulare contratti diversificati, e anche per il traffico locale vi è ad oggi maggior chiarezza nelle offerte». Inoltre, si legge nell’interrogazione «esiste la possibilità di stipulare più contratti, spesso gratuiti, con più gestori e, attraverso apparecchiature ad hoc, è possibile una scelta automatica della linea con la tariffa più conveniente in quella fascia oraria».


Per questo la Checcucci chiede di sapere dal Sindaco «se non ritenga utile effettuare una seria ed accurata verifica da un lato delle offerte provenienti dai diversi gestori, e, dall’altro, delle reali necessità delle singole direzioni e degli uffici, tenendo presente anche i contratti dei cellulari che l’Amministrazione mette a disposizione, per poter avere un quadro complessivo e scegliere motivatamente le soluzioni che, caso per caso, consentano di effettuare quei risparmi a cui si fa riferimento nel bilancio».


In secondo luogo la consigliera di Alleanza Nazionale chiede di conoscere se l’amministrazione «non ritenga opportuno fornire la documentazione a sostegno delle scelte che si intendono effettuare per dimostrare fondatamente il perseguimento dell’obiettivo del risparmio sopra ricordato».

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