A Palazzo Strozzi “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”

Dal 7 luglio al 3 settembre 2023 la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese

Alessandro
Alessandro Lazzeri
06 luglio 2023 20:48
A Palazzo Strozzi “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”

Celebre per una profonda e appassionata riflessione sulla pittura nell’arte di oggi, nelle sue tele monumentali Yan Pei-Ming unisce storia e contemporaneità, celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi. A cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un dialogo tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente. Il suo stile figurativo riprende la tradizione pittorica occidentale declinandola in un formato monumentale e con una tavolozza quasi sempre bicolore per poi includere, in seguito il rosso fino a giungere a effetti policromatici.

In mostra si alternano ritratti di familiari o personaggi storici (per esempio quello di Mao Zedong), originali reinterpretazioni di opere d'arte famose come la Monna Lisa, riproduzioni di copertine di riviste famose come quelle del Time o fotografie che riproducono episodi della storia recente del nostro Paese.

L'esposizione è un viaggio davvero affascinante nelle icone della storia contemporanea. “Io racconto sia la storia antica sia quella contemporanea, due dimensioni profondamente legate tra loro. L’attualità che racconto diventerà un giorno pittura di storia”.Quest'affermazione dell'artista è un buon viatico per la lettura della mostra che inizia con uno straordinario autoritratto per proseguire con un ritratto della madre e per articolarsi in un percorso sorprendente.

Molte opere tutte di dimensione monumentale si fanno apprezzare per un sapiente uso del nero e del grigio che pur nel loro realismo suggeriscono una dimensione quasi onirica. “Non si può dipingere senza emozioni”. Dichiara l'artista e il lungo viaggio nelle trenta opere esposte è davvero un viaggio nelle emozioni dell'artista che entrano in immediato contatto con quelle dei visitatori che si sorprendono ad ammirare la sua visione e interpretazione d’icone e memorie storiche e artistiche della nostra contemporaneità. Straordinaria la rivisitazione di capolavori quali la “Monna Lisa”, l'assassinio di Marat di David e il “tre di maggio” di Goya. Altrettanto emozionanti le opere che riguardano fatti storici italiani come “Piazzale Loreto”, “Aldo Moro”, Pierpaolo Pasolini.

“La pittura di Yan Pei-Ming è potente e diretta, come dice lui stesso: “non è una carezza”, afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra. “Con questa mostra Palazzo Strozzi prosegue la sua missione nel creare un dialogo tra passato e presente, coinvolgendo artisti che sanno interpretare il nostro tempo. Yan Pei-Ming riflette sulla condizione umana, fondendo insieme fonti diverse tra realtà e immaginazione, vita privata e storia pubblica. È pittore di storie e non solo di Storia perché nella sua pittura si ritrovano immagini che hanno segnato il passato recente assieme a capolavori della storia dell’arte e al racconto intimo della propria vicenda personale. L’artista esplora le potenzialità della pittura e la capacità di questo mezzo di essere attuale, accessibile e coinvolgente per tutti”.

Yan Pei-Ming nasce a Shangai nel 1960 in una famiglia di operai e cresce durante la Rivoluzione culturale (1966-1976). Le sue doti artistiche lo fanno ben presto notare, ma viene respinto alla Shanghai Art & Design School e, ventenne, emigra in Francia iscrivendosi all’École des Beaux-Arts di Digione nel 1981 e frequentando in seguito l’Institut des Hautes études en Arts plastiques a Parigi. Vince un concorso per entrare all’antica e prestigiosa Accademia di Francia a Villa Medici a Roma, dove è borsista nel 1993-1994.

Lavora principalmente nel suo studio in un’ex fabbrica di Ivry-sur-Seine e vive tra Digione, Parigi e Shanghai.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi come parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Main supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze, MASSIMODECARLO e Galerie Thaddeus Ropac.

Da segnalare l'ottimo catalogo, curato da Arturo Galansino e edito da Marsilio Arte.

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