(Iniziativa Comunitaria "PMI" Azione A)
Piccole e medie imprese subfornitrici.
Per impresa subfornitrice si intende:
l'impresa che effettua lavorazioni per conto terzi su materiali o semilavorati eventualmente forniti dal committente;
l'impresa che effettua lavorazioni di prodotti generalmente intermedi (parti, componenti, insiemi o attrezzature, servizi) più o meno complessi, realizzate per conto di altre aziende, su disegni o su specifiche di fabbricazione stabilite dai committenti stessi.
Potranno essere coinvolte nel progetto anche imprese committenti con un massimo di 500 dipendenti e imprese aventi la sede operativa anche fuori delle aree ammesse (si veda la voce "Localizzazione").
Saranno considerati prioritari gli interventi nei seguenti settori: metallurgia, meccanica ordinaria e meccanica elettrica (codici ATECO 91: 27, 28, 29, 30).
E' considerata ammissibile l'acquisizione di consulenze esterne finalizzate a:
individuare le implicazioni dei mutamenti nella sfera di attività dell'impresa beneficiaria;
elaborare ed attuare strategie aziendali volte ad adottare un sistema di qualità e migliorare la gestione e l'organizzazione aziendale;
promuovere lo sviluppo della cooperazione tra le imprese e con le imprese committenti;
promuovere l'innovazione tecnologica, organizzativa e della commercializzazione.
Le spese ammissibili sono quelle sostenute per l'acquisizione dei seguenti servizi:
studi finalizzati all'innovazione tecnologica ed organizzativa;
studi sulle opportunità di mercato e indagini sulle tendenze delle domande;
ricerca di contatti mirati e informazioni su possibili collaborazioni;
promozioni commerciali su paesi extra Unione Europea, con esclusione della partecipazione a manifestazioni espositive;
uso di banche dati e repertori dell'offerta e della committenza;
ricerca di agenti / rappresentanti;
certificazione sistema qualità;
omologazione prodotti;
consulenza contrattuale;
incontri con la grande committenza;
supporti per la partecipazione a seminari, workshop, incontri, ecc.
Le voci di spesa possono essere relative a:
consulenti,
acquisto software (ad esclusione di programmi di natura meramente gestionale),
ricorso a laboratori esterni.
Le spese possono essere sostenute a partire dal 1/1/1997 e fino al 31/12/1998.
Le imprese beneficiarie devono avere la propria sede operativa nei comuni della regione interessati dagli obiettivi 2 o 5b dei Fondi Strutturali.
Saranno considerati prioritari i progetti che interessano le aree individuate dalla Regione come Distretti industriali (ai sensi della L. 317/91).
E' prevista la concessione di un contributo in misura non superiore al 50% della spesa globale ammissibile.
Il contributo verrà erogato per stati di avanzamento:
un anticipo del 40% dietro comunicazione dell'avvio dell'attività oggetto della sovvenzione;
una successiva quota del 40% a dimostrazione di aver sostenuto una spesa pari al 40% dell'importo globale del progetto;
il saldo a rendicontazione finale delle spese.