Uomini e no: in scena a San Casciano in Val di Pesa il primo romanzo della Resistenza

Redazione Nove da Firenze

SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, 25 luglio 2020- Sono i fogli manoscritti contenuti nei “tubetti, più di cento, sepolti sotto terra”, a raccontare la Resistenza, per la prima volta all’umanità, attraverso la penna di Elio Vittorini, tra la primavera e l’autunno del ’44, dopo che l’autore affrontò l’esperienza del carcere milanese e la fuga in montagna per sfuggire alla polizia tedesca. “Uomini e no” è il capolavoro letterario con il quale la comunità di San Casciano celebra il 76° anniversario della Liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista.

Domani, lunedì 27 luglio alle ore 21.30 nell’arena entro le mura, le vicende del romanzo e dell’amore impossibile che divampò nei mesi della lotta di Liberazione tra un partigiano e una borghese prendono vita nell’evento prodotto da Arca Azzurra nell’ambito del progetto regionale ‘Nuovi Pubblici’, teso ad ampliare l’interesse per il teatro attraverso il coinvolgimento diretto e consapevole delle comunità locali.

Lo spettacolo “Uomini e no” di Elio Vittorini è proposto in forma di lettura scenica e vede protagonisti i lettori-interpreti provenienti da Arca Azzurra Produzioni e dai corsi del Teatro Niccolini, accompagnati dalla musica del Corpo Musicale Oreste Carlini. La scrittura scenica è curata da Stefano De Martin e la regia è firmata da Massimo Salvianti, coinvolto in veste di narratore. Salvianti interpreta anche Vittorini che nel libro si riserva un ruolo di protagonista attivo, dialogando con i personaggi, mettendosi a disposizione anche per mutarne il corso degli eventi. La partitura musicale, creata per questo evento da giovani artisti del Corpo Musicale Oreste Carlini, punteggiano i cambi di atmosfera del racconto. Ingresso libero.

Il progetto è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di “NUOVI PUBBLICI”, il Bando tematico che la Fondazione dedica al sostegno di programmi di ampliamento e di sviluppo per lo spettacolo dal vivo. Uomini e no, primo romanzo della Resistenza, uscito qualche settimana dopo il 25 aprile, mentre ancora al nord partigiani e civili morivano ‘fuori tempo’. Scritto in gran parte tra la primavera e l’autunno del ’44, dopo che l’autore aveva conosciuto il carcere a Milano e si nascondeva in montagna braccato dalla polizia tedesca. Fogli vergati a mano, fitti, sofferti e corretti continuamente, conservati «in più di cento tubetti sepolti sotto terra».

I personaggi principali, interpretati dagli attori di Arca Azzurra Produzioni, sono quelli di ‘Uomini e no’: il partigiano enne2, colto in un momento di irrequietezza e ripensamento nel suo impegno di combattente in una Milano misteriosa. Il suo amore ‘impossibile’, Berta, sposata con un altro, sembra pronta per un amore finalmente vero e autentico, mentre si aprono per lei e per tutti occasioni potenti di consapevolezza sociale e politica. Altre due donne sono importanti in questa vicenda: l’anziana partigiana Selva che diventa la confidente di Berta nell’azione di avvicinamento al compagno della vita; e Lorena, la giovane ‘portatrice d’arma’ di enne2.

Intorno molti altri personaggi abitano il surriscaldato momento storico (partigiani da una parte, militi fascisti - potente qui la figura di Cane Nero - e comandanti nazisti dall’altra - il capitano Clemm e suoi cani come ‘armi da guerra’). La vicenda si snoda nell’arco di qualche giorno, intessuta di momenti di tensione e agitazione collettiva e momenti di intima e intensa riflessione.