Turismo, Federalberghi Toscana soddisfatta dopo la sentenza
Firenze, 16 dicembre 2025 – Il presidente di Federalberghi Toscana–Confcommercio Daniele Barbetti interviene in merito alla sentenza n. 186 della Corte costituzionale, depositata oggi, che ha dichiarato infondate le questioni di legittimità sollevate dal Governo contro la legge regionale toscana n. 61/2024 (Testo unico del turismo), confermando la legittimità delle misure regionali come quella sugli affitti brevi.
«Accogliamo con favore questa decisione – dichiara Barbetti – perché rappresenta un elemento di chiarezza per tutto il sistema delle imprese turistico-ricettive. La Corte ha riconosciuto la bontà complessiva dell’impianto normativo della Regione Toscana e siamo lieti che la norma sia stata salvata nella sua interezza, confermandone la solidità giuridica e l’equilibrio tra interessi pubblici e attività economiche».
«La sentenza – conclude Barbetti – pone la legge toscana come punto di riferimento per la normativa turistico-ricettiva in Italia. Un modello innovativo che, pur tra alcune criticità che potranno comunque essere superate, coniuga sostenibilità economica, tutela dei territori e competitività delle imprese sul mercato. È auspicabile che questa impostazione venga replicata anche in altre regioni, per governare in modo equilibrato i fenomeni turistici e contrastare gli effetti negativi dell’overtourism, senza rinunciare allo sviluppo».
Federalberghi Toscana–Confcommercio continuerà a collaborare con le istituzioni regionali e locali affinché le regole trovino piena e coerente applicazione sul territorio, a beneficio delle imprese e delle comunità ospitanti.
“Accogliamo con soddisfazione la decisione che accoglie la volontà della Regione Toscana e dell’assessore Marras di mettere ordine su un tema spinoso e fino adesso non normato come quello degli affitti brevi che di fatto ha trasformato le grandi città in “alberghi a cielo aperto” dichiarano congiuntamente Fabio Cenni, presidente Assohotel Toscana, e Francesco Giannerini, presidente Assoturismo Confesercenti Toscana, commentando la decisione della Corte Costituzionale "Ci sono alcuni aspetti della norma che non condividiamo, per i quali confidiamo di rimetterci al tavolo con l’assessore Marras. Ora comunque - concludono Cenni e Giannerini - la Legge Regionale Toscana 61/2024 potrà fare scuola anche per le altre Regioni che vorranno porre ordine su una questione così dirimente per le nostre città”.
“Immagino che la potente lobby degli albergatori stia festeggiando. La decisione della Corte Costituzionale di bocciare il ricorso del Governo contro il nuovo Testo unico del Turismo della Toscana consolida un impianto normativo che penalizza di fatto le forme di ricettività non tradizionali” Così Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, commenta la decisione della Corte costituzionale “Il giudizio della Corte riguarda la correttezza costituzionale delle norme e il riparto delle competenze tra Stato e Regioni, non la loro opportunità né la loro efficacia. La stessa Consulta – osserva Fagnoni – riconosce che le norme toscane sono una ‘ingerenza’ nelle libere scelte dei proprietari, ritenendola però giustificata”.
“L'altra questione che desta grande preoccupazione è che la decisione della Consulta rischia di diventare un precedente per altre Regioni, con una stretta normativa che avrebbe un impatto molto pesante sull’organizzazione delle imprese, sull’occupazione e sulla tenuta di un comparto che ha garantito investimenti e lavoro diffusi sui territori. Un effetto-slavina sull' intero settore”, conclude Fagnoni.