Truffe e rapine in Toscana: attenzione ai falsi finanzieri

Redazione Nove da Firenze

Recenti episodi verificatisi in Toscana hanno riportato all’attenzione l’insidioso fenomeno delle attività fraudolente commesse da falsi appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza, particolarmente odioso quando i malviventi rivolgono le proprie “mire” criminali verso persone anziane, donne o comunque soggetti deboli della società civile.

Per tale motivo, al fine di evitare il ripetersi di tali episodi ai danni di privati o di imprese, e mettere in guardia l’opinione pubblica, si riportano le seguenti regole alla base del rapporto tra cittadini ed Istituzione: i militari della Guardia di Finanza, nello svolgimento delle loro funzioni, devono qualificarsi a mezzo della propria tessera personale di riconoscimento; la presentazione di militari della Guardia di Finanza, presso abitazioni private avviene solo in casi limitati (notifiche e/o inviti a presentarsi, esecuzione di ordini dell’Autorità Giudiziaria), giammai per assumere informazioni sensibili sulle condizioni patrimoniali e sulla consistenza dei propri averi custoditi in casa; le verifiche ed i controlli fiscali vengono eseguiti solo sulla base di ordini impartiti dai rispettivi Comandanti, sempre compendiati in apposito foglio di servizio, che i militari operanti devono sempre esibire al soggetto interessato; non compete ai militari del Corpo la riscossione di somme per la definizione di violazioni; nessun appartenente alla Guardia di Finanza è autorizzato a proporre abbonamenti a pubblicazioni di sorta; le sole riviste edite dal Corpo sono “Il Finanziere” e la “Rivista della Guardia di Finanza” che non vengono in alcun modo pubblicizzate e/o proposte al pubblico.

In caso di qualsiasi dubbio, i cittadini e gli esercenti, che ritengano di trovarsi di fronte a falsi appartenenti alla Guardia di Finanza, possono contattare immediatamente il numero di pubblica utilità “117” – attivo 24 ore su 24, per i riscontri del caso e le attivazioni conseguenti.