Streetfood 2015: gli appuntamenti in Toscana

Redazione Nove da Firenze

Centinaia di eventi in tutta Italia (in oltre 15 regioni). Oltre 300 mila persone raggiunte. Milioni di porzioni servite nelle piazze e nelle strade per avvicinare il grande pubblico al vero cibo di strada. Con questi presupposti l’Associazione Streetfood (www.streetfood.it), per il quinto anno, è ai nastri di partenza con il suo tour italiano dei cibi e cucine di strada. Dopo le trenta tappe del tour 2014, Streetfood supererà il record e arriverà quest’anno a casa di tutti gli italiani, con il suo villaggio di cibi di strada per rappresentare la tradizione italiana abbinata al design e all’innovazione nel settore.

Negli eventi targati Streetfood, oltre alla qualità dei prodotti realizzati da chef professionisti e artigiani del gusto, sono previste anche attivitàculturali, convegni, promozione turistica e intrattenimento con show cooking, street bands, dj-set e concerti di musica“live”. La partenza è a Novara dal 27 al 29 marzo in Piazza Puccini in contemporanea con l’evento di Ascom “Degusto Novara”.

In Toscana gli appuntamenti previsti toccheranno Dal 10 al 12 - CastelFiorentino (Fi) - "Castello Show" in Piazza Gramsci, secondo anno di collaborazione con Comune di Castelfiorentino e Centro Commerciale Naturale per la riqualificazione dei centri storici. Dal 24 al 26 - Via Aurelia (zona Portovecchio), Castiglioncello (LI) - Il "Foodies Festival". Dal 30 aprile al 3 maggio Castiglion Fiorentino (Ar), Piazza Garibaldi - Il celebre Maggio Castiglionese aprirà i battenti quest'anno ospitando il cibo di strada targato Streetfood. Dal 22 al 24 - Via Santa Trinita, Prato. Dal 12 al 14 - San Casciano in Val di Pesa (Fi) - Per il quinto anno il cibo di strada più genuino torna nel territorio del vino DOCG Chianti Classico per abbinare "Streetfood e Gallonero" e a settembre un appuntamento ad Arezzo.

«Lo street food è cultura e non si improvvisa e chi ha potuto partecipare agli eventi dello Streetfood Tour degli anni passati può confermare l’esperienza e la profonda conoscenza della storia, della tradizione e cultura del cibo di strada italiano oltre che mondiale – spiega Massimiliano Ricciarini, presidente dell’Associazione Streetfood – oggi il cibo di strada è divenuto una moda, ma è l’Associazione Streetfood che se ne occupa dal 2008, partendo nel 2010 con il primo evento dedicato a questo vero e proprio patrimonio nazionale».

L’Associazione Streetfood si compone di persone di esperienza ma anche di giovani che hanno creduto nel progetto e che oggi sono ripagati con occupazioni lavorative. «Negli anni abbiamo visto che le aziende partecipanti agli eventi possono garantire impiego a chi si è trovato in difficoltà per effetto di una crisi economica ancora in essere», aggiunge Ricciarini. Da questa riflessione, a fianco dell’Associazione, è sorta Streetfood Project, una realtà nata per lo start-up aziendale nel mondo delcibo di strada (www.streetfoodproject.it - pagina Streetfood Project su Facebook).

Sono molti i cibi di strada che negli anni l’Associazione ha portato alla ribalta. Tra questi la Farinata Piemontese, Pastin bellunese, Gnocco fritto emiliano, Pannocchie arrosto, Piada romagnola, Trippa e Lampredotto da Firenze, Pan co’ Grifi da Arezzo, Porchetta di Monte San Savino (Ar), Panigacci di Podenzana (Ms), Focacce liguri, Pesce fritto nel cono, Olive e fritto ascolano, Arrosticini abruzzesi, Bombette di Alberobello (Ba), Patata tornado e Caciocavallo impiccato, pizza fritta e pizza a portafoglio. Non può mancare lo street food palermitano come Pane ca’ Meusa, Pane e Panelle, Arancine, Cannoli e Cassatine. Oltre agli italiani, Streetfood ospita cibi di strada stranieri dalla Spagna, all’Argentina, alla Grecia e il Marocco.

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