Strade, Marrucci (Ali Toscana): 'Tagli inaccettabili'

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 22 maggio 2025. “Per la Toscana questi tagli sarebbero un colpo micidiale alla viabilità provinciale: 58 milioni di euro in meno in cinque anni per le strade, un vulnus impossibile da colmare con le risorse a disposizione di Province e Comuni. Così si mette a rischio la sicurezza e la mobilità quotidiana di migliaia di toscani”.

A dirlo è Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana – Autonomie locali italiane, commentando le notizie sui tagli ai fondi per la manutenzione per le strade provinciali e le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

“Non è accettabile che i fondi destinati ai territori – dice Marrucci - diventino la cassa da cui attingere per altre opere. Il Governo fa un errore se mette di fatto in contrapposizione progetti specifici e manutenzione del quotidiano. In tante aree della nostra regione, la viabilità provinciale è l’unica via di accesso".

Non si può fare cassa sempre sugli enti locali: questi tagli, oltre che una minaccia per la sicurezza della viabilità provinciale, in molti casi già precaria, sono anche un colpo micidiale alle già provate casse delle Province. Si mette a rischio la sicurezza di una rete provinciale già stressata, si fanno saltare tante manutenzioni straordinarie, alcune già in corso, con un metodo che è anche poco rispettoso dei rapporti tra vari livelli istituzionali dello Stato. Il Ministro Salvini dice che il Ponte sullo Stretto non c'entra nulla - conclude il presidente di Ali Toscana - ma purtroppo conferma i tagli. Per questo serve un ripensamento nell’interesse dei cittadini, pensando alla sicurezza stradale e al diritto alla mobilità di tutti".

“Il sistema degli enti locali non può accettare i tagli lineari sui fondi per la manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale e metropolitana, previsti dalla Legge di Bilancio e confermati dal Milleproroghe. E’ necessario e urgente un un incontro urgente con il ministero delle Infrastrutture, per ridiscutere una misura che mette a rischio la sicurezza e la libertà di movimento dei cittadini”. Anche dalla Toscana arriva forte e chiara la contestazione al provvedimento, da parte della presidente di Anci Toscana e sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni e del presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti.“Non è accettabile che ancora una volta a pagare siano le comunità locali – sottolinea Cenni – e che si voglia far cassa su Comuni metropolitani e Province.

Si stanno già bloccando opere e cantieri già programmati. Anche a livello locale siamo a disposizione per contribuire ad un confronto per il monitoraggio e la razionalizzazione delle spese, ma i tagli così concepiti non possono penalizzare gli enti locali in maniera indiscriminata e irragionevole”.“Solo per le province toscane – precisa Lorenzetti – i tagli previsti ammontano complessivamente a oltre 58 milioni di euro nel quinquennio 2025-2029, una riduzione che colpisce in modo uniforme tutte le Province.

Una penalizzazione inaccettabile, che colpisce in modo particolare le aree interne, dove la rete stradale provinciale rappresenta spesso l’unica infrastruttura di collegamento tra territori, piccoli centri e servizi essenziali. Tagliare in modo lineare significa ignorare le differenze territoriali e aggravare il divario tra aree urbane e periferiche. Non possiamo permettere che l’Italia dei territori venga messa in secondo piano: servono investimenti, non sottrazioni”.

"C'è sicuramente un errore, che mi auguro venga celermente corretto, nelle tabelle che circolano con i tagli alle Province per la gestione e manutenzione delle strade. I Sindaci sono molto preoccupati. Tanto più nei Comuni montani, dove la situazione è storicamente più complicata. Mi auguro si possano aumentare, non tagliare le risorse disponibili. Uncem è a fianco di UPI e sono certo che il Governo e il Parlamento correggeranno questo errore. Che spero tale. Manutenzione e interventi sulle strade vogliono dire sicurezza per chi viaggia e difesa dei versanti, dei territori. Un Paese come il nostro deve avere questo punto ben chiaro, aumentando di anno in anno le risorse" afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.