Saldi: partenza positiva, 10% in più rispetto al 2024

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 14 lug. – "I saldi di fine estate 2025 sono partiti con segnali incoraggianti – spiega Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze, facendo il punto sulla prima settimana di saldi -, trainati dal turismo, dal desiderio di risparmiare e da una rinnovata voglia di acquisti nei negozi tradizionali". Secondo i primi dati disponibili, si registra un aumento dal 6% al 10% rispetto allo stesso periodo 2024. A contribuire al buon avvio non è stata solo "la ricerca del prezzo conveniente", ma anche "il piacere di tornare a fare shopping in presenza".

"Le vendite – prosegue Gori – sono state sostenute da una maggiore disponibilità di promozioni mirate e da un uso sempre più efficace dei social media da parte dei piccoli commercianti, che hanno saputo attirare l'attenzione con offerte personalizzate e comunicazione diretta. Confidiamo che questo trend positivo si mantenga costante per tutta la durata del periodo dei saldi, portando benefici sia ai consumatori che agli esercenti".

“In Toscana continuano a crescere gli acquisti a rate, con ritmi tra i più alti d’Italia e sempre più spesso riguardano persone che hanno già affidamenti in corso e anziani. Un dato che non può non preoccupare e di fronte al quale anche le istituzioni devono fare la loro parte, perché c’è un rischio reale di sovraindebitamento e di una vera e propria criticità sociale.” A dirlo è il segretario generale della First Toscana, il sindacato dei lavoratori bancari e assicurativi della Cisl, Marco Lenzini, sulla base dell’analisi compiuta dalla Fondazione Fiba a livello nazionale.

Dal 2016 la First-Cisl, tramite la propria Fondazione Fiba, trimestralmente esamina i dati a livello nazionale sul credito al consumo e il fenomeno è in costante crescita. Secondo gli ultimi rilevamenti, al 31 marzo scorso, la Toscana si assesta come seconda a livello nazionale per incremento, facendo registrare un +1,4% rispetto a soli tre mesi prima (31 dicembre 2024). In valori assoluti i prestiti in questione, nella nostra regione, ammontano a 11,95 miliardi di euro. Tra le province che hanno avuto una crescita maggiore Lucca, Pistoia e Siena.

“Anche i dati di Bankitalia – dice il segretario First-Cisl Toscana - hanno confermato che nel 2024 la crescita di prestiti a famiglie consumatrici della Toscana si è rafforzata, in parte per la ripresa dei mutui, ma soprattutto per il credito al consumo. Il dato che ci preoccupa di più però è quello evidenziato dal Consorzio per la Tutela del Credito: la quota di credito al consumo è aumentata tra la clientela già affidata e più anziana.

”“La First-Cisl non vuole demonizzare questa tipologia di concessione creditizia – dice Lenzini - ma lanciare un ‘alert’ legato al fatto che una situazione di sovraindebitamento soprattutto per le classi più deboli e per gli anziani, in una società come la nostra con un’età media sempre più alta, possono creare delle vere e proprie tensioni e criticità sociali che porterebbero a disagi, emarginazione ed esclusione sociale.”

“Come First-Cisl sollecitiamo il sistema bancario a portare avanti un tipo di credito derivato da un’istruttoria basata su principi che valorizzino la persona, sia professionalmente interna alla Banca, sia esternamente per le esigenze reali della clientela. C’è bisogno di un ‘credito sartoriale’, attuando il ruolo sociale della banca e tutelando il risparmio, come previsto dalla nostra carta costituzionale, garantendo il principio fondamentale della prossimità verso la clientela.”

“Siamo un sindacato confederale – conclude Lenzini – dunque teniamo alta l’attenzione verso il settore e chi ci lavora, ma anche verso le ricadute sociali, per limitarne l’impatto negativo. Riteniamo che anche le istituzioni dovrebbero approfondire il dato e prestare attenzione al fenomeno per il futuro.”