Saldi estivi 2025 in Toscana, l'incognita turisti
I saldi estivi 2025 in Toscana (inizio fissato sabato 5 luglio) valgono circa 215 milioni di euro (214,7) secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio. Più di sei famiglie su dieci (63%) sono pronte a fare acquisti approfittando degli sconti, per un budget complessivo appena più alto rispetto al 2024 (+1 euro). La spesa media passa così dai 202 euro del 2024 ai 203 del 2025, 92 euro pro-capite.
Ma resta l’incognita “turisti”: sono loro, soprattutto quelli stranieri, che potranno ritoccare al rialzo le previsioni di vendita dei commercianti. A fare la parte del leone in Toscana sarà come sempre l’area metropolitana di Firenze, dove il giro d’affari dei saldi sarà pari a 59 milioni di euro solo stando alla spesa dei residenti.“Quest’anno il grande caldo potrebbe aiutarci a spingere le vendite, soprattutto di costumi, abiti leggeri e calzature sportive. Su tutto, le preferenze andranno alle fibre naturali, alla comodità e alla praticità d’uso: pochi pezzi passe-partout, da portare in tutte le stagioni e in più occasioni cambiando accessori e unendo un capospalla”, dice il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana Paolo Mantovani.
"Per i consumatori – commenta il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - le vendite di fine stagione offrono sempre buone occasioni per risparmiare e i nostri negozi sono pronti ad accoglierli al meglio. Speriamo che le tensioni economiche e politiche in atto a livello internazionale non spengano la voglia di stare bene e gratificarsi anche attraverso lo shopping. Di certo i consumi interni restano improntati alla cautela e la crisi del comparto moda riguarda tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione.
Anche i negozi hanno bisogno di attenzione e sostegno da parte del Governo. Urgente soprattutto definire con più chiarezza le regole della concorrenza leale con i colossi del web. Il retail si muove ormai su due binari, fisico e online, ma di fronte a potenze che investono milioni di euro nella promozione e pagano meno tasse, i piccoli commercianti hanno gioco molto difficile”.
Come ogni anno, Confcommercio Toscana ricorda le regole per un corretto svolgimento dei saldi:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: in Toscana è obbligatorio indicare il prezzo normale di vendita (il più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi) e la percentuale di sconto applicato.